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Lazzarich C
Emanuele, 10 anni. Autonomia nella vita quotidiana per una persona con Distrofia Muscolare Duchenne
Dati editoriali: Portale SIVA Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus
Abstract: Emanuele è un bambino di 10 anni, affetto da Distrofia Muscolare progressiva tipo Duchenne; vive con la mamma, fisioterapista, che fino ad oggi ha coordinato tutti gli interventi specialistici (fisiatri, neuropsichiatria infantile, pneumologo, cardiologo, tecnici ortopedici,ecc.) da sola, valutando lei di volta in volta i bisogni del suo bambino e proponendo lei, ad ogni controllo, le questioni da affrontare; ora le problematiche sono diventate maggiori, sia per numero che per importanza, e la mamma non riesce più a gestirle tutte autonomamente, dunque si è cercato di affiancarla e supportarla nel focalizzare ed affrontare cinque grandi temi relativi all’autonomia del suo bambino: la carrozzina elettronica, la ristrutturazione del bagno di casa, l’accessibilità del giardino di casa, il controllo ambiente e l’accesso al personal computer. Per ogni tema è stato formulato un progetto articolato in quattro fasi, dall’identificazione del bisogno, alla formulazione di un obiettivo, alla definizione di un progetto fino alla realizzazione del progetto. La consulenza tecnica è stata preziosa per questa mamma. Altrettanto importante è stato il percorso che l’ha portata a prendere atto sia dei problemi emergenti che dell’urgenza di affrontarli, grazie al suggerimento di soluzioni rispettose del “modus vivendi di madre e figlio, il loro sentire emotivo e il senso di smarrimento che è subentrato con il progredire della malattia.
Anno di pubblicazione: 2006
Tipo di documento: Casi di studio/esperienze
Data ultima modifica: maggio 2016
Montrucchio L
Marco, 53 anni, disabilità motoria: autonomia nella propria casa e nel proprio ambiente di vita
Dati editoriali: Portale SIVA Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus
Abstract: Nonostante la presenza di una patologia evolutiva e gravemente invalidante si è potuto, grazie all'utilizzo di idonei ausili, garantire un buon grado di autonomia sia all'interno dell'abitazione che al suo esterno consentendo il mantenimento di rapporti sociali e familiari.
Anno di pubblicazione: 2003
Tipo di documento: Casi di studio/esperienze
Data ultima modifica: maggio 2003
Rescigno L
Elena, 15 anni. Autonomia nella vita quotidiana per una persona con esiti di grave trauma cranico
Dati editoriali: Portale SIVA Fondazione Don Carlo Gnocchi
Abstract: L’elaborato presenta la storia di una ragazzina di 15 anni che in un giorno, apparentemente simile ad un altro, all’uscita da scuola ha un incidente stradale. Il risveglio dai quattro lunghi e agonizzanti giorni di coma è per la famiglia la quiete dopo la tempesta, ma per Elena rappresenta solo l’inizio di un lungo percorso pieno di trasformazioni, di presa di coscienza e di situazioni nelle quali è dura riconoscersi, in una realtà ed un corpo che non riconosce come suo e in situazioni che vede insormontabili. L’intento della tesi è quello di descrivere passo dopo passo, attimo dopo attimo, soluzione dopo soluzione il ritorno di Elena ad una vita ancora tutta da vivere ed al sentirsi parte attiva di una realtà che lei vive, nonostante tutto. Nello specifico si descriveranno le soluzioni scelte per gli spostamenti, per il rientro al domicilio, per l’autonomia personale e per la comunicazione, nella fattispecie la carrozzina con il sistema di postura, le soluzioni per l’eliminazione delle barriere architettoniche al domicilio e gli ausili per la comunicazione: il comunicatore alfabetico, in un primo momento, ed il software in un seguito.
Anno di pubblicazione: 2009
Tipo di documento: Casi di studio/esperienze
Data ultima modifica: maggio 2013
Buttè M
Piccola guida per il superamento delle barriere architettoniche verticali
Dati editoriali: Tesi Corso di Perfezionamento "Tecnologie per l'Autonomia". Università Cattolica Milano e Fondazione Don Gnocchi, a.a. 2011-2012
Abstract: Il superamento delle barriere architettoniche verticali per accedere alle abitazioni è un tema ricorrente particolarmente sentito dalla persona con disabilità e dai suoi familiari. Poter entrare ed uscire di casa in autonomia o agevolmente rappresenta un'esigenza fondamentale per la realizzazione della vita sociale, lavorativa e scolastica. Vi sono diverse soluzioni per superare le barriere verticali: soluzioni che possono essere orientate alla persona con disabilità per renderla più autosufficiente, al caregiver per facilitarne il compito o allo spazio costruito per renderlo più fruibile. La scelta parte da una attenta valutazione del tipo di barriera, del tipo di esigenza espressa dalle persone interessate, delle potenzialità e dei limiti della persona con disabilità, del tipo di mobilità e degli ausili impiegati). Ogni dispositivo presenta pro e contro: sono molti i fattori da considerare ed è la personalizzazione ciò che realmente fa la differenza nel processo di scelta.
Anno di pubblicazione: 2012
Tipo di documento: Tesi
Data ultima modifica: dicembre 2012
Montrucchio L
E ora che sono rimasto solo?! Il caso di Marco
Dati editoriali: Tesi Corso di Perfezionamento "Tecnologie per l'Autonomia". Università Cattolica Milano e Fondazione Don Gnocchi, a.a. 2000-2001
Abstract: Marco 53 anni, affetto da sclerosi multipla dall’età di 32 anni, si muove quasi esclusivamente in carrozzina avendo una quasi completa assenza di movimenti volontari agli arti inferiori. Dopo la scomparsa della moglie che lo aiutava nelle varie attività è aumentata in lui la necessità di un maggiore affrancamento dalla dipendenza; ora è solo e dovrà essere il più possibile indipendente. Si esaminano le attività della vita quotidiana e si propongono alcune soluzioni per ottenere il massimo grado di autonomia possibile sia dentro, sia fuori casa. L’obiettivo sarà quello di rendere Marco completamente indipendente nella cura e igiene della propria persona (con conseguenti adattamenti al bagno), più sicuro nei trasferimenti (grazie alla installazione di punti di appoggio fissi e all’uso di un deambulatore) e autonomo nella mobilità esterna con l’uso di uno scooter (per consentirgli di raggiungere il bar e la chiesa del paese). Grazie alla tecnologia, Marco potrà sfruttare al massimo le proprie capacità residue, conquistando un alto livello di autonomia con un minimo aiuto assistenziale.
Anno di pubblicazione: 2001
Tipo di documento: Tesi
Data ultima modifica: maggio 2003
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