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Andrich R, Gower V, Milo A,
Alberto, 23 anni: autonomia nella scrittura e nella comunicazione
Dati editoriali: Portale SIVA Fondazione Don Gnocchi - Banca Dati dei Casi di Studio
Abstract: Alberto è un giovane di 23 anni, con un quadro clinico complesso. Nel corso del programma riabilitativo presso il nostro Centro affrontiamo con un team interdiscisplinare le sue principali esigenze di autonomia nella mobilità e nella scrittura, comunicazione e controllo dell'ambiente. Grazie agli ausili presenti nell'ausilioteca del Centro, opportunamente configurati in base alle sue abilità motorie e cognitive, Alberto gradualmente sviluppa le abilità e le competenze necessarie al loro uso. Nel frattempo il suo progetto di vita cambia per circostanze esterne, essendosi aperta la possibilità di iniziare a frequentare un Centro Diurno e di trascorrere quindi gran parte del suo tempo fuori casa. Alla fine del percorso suggeriamo un elenco di ausili e delle relative personalizzazioni, che la famiglia decide di acquistare per collocarli nel Centro Diurno. Un successivo nostro sopralluogo in loco ci permette di correggere alcuni errori e disattenzioni fatti nella fase di installazione e di confrontarsi con la famiglia e il personale del Centro per sfruttare al meglio le potenzialità di tali ausili per un più soddisfacente autonomia di ausili. Nella valutazione finale del percorso tutti gli attori coinvolti (Alberto, famiglia, educatori) hanno espresso buona soddisfazione per il lavoro svolto e le scelte effettuate.
Anno di pubblicazione: 2015
Tipo di documento: Casi di studio/esperienze
Data ultima modifica: marzo 2016
Baroni K
Marisa, 76 anni. Autonomia nella vita quotidiana per una persona con esiti di ischemia cerebrale
Dati editoriali: Portale SIVA Fondazione Don Carlo Gnocchi
Abstract: Marisa ha 76 anni, pensionata, vedova, prima dell’evento patologico viveva da sola. In seguito a lesioni ischemiche cerebrali nel territorio dell’arteria cerebrale media di destra presenta un’emisindrome piramidale sinistra con un’importante compromissione della funzionalità all’arto superiore. Figlio e nipoti non comprendono la necessità di un recupero dell’autonomia in quanto vogliono prendersi pieno carico assistenziale di Marisa non permettendole, perciò, di rientrare nella sua adorata casa in collina dove vivrebbe da sola. Concretamente le soluzioni adottate sono state finalizzate all’organizzazione dell’ambiente di vita, alla cura della propria persona ed alle attività della vita quotidiana che richiedono manipolazioni bimanuali. Nello specifico sono state adottate strategie sostitutive, ausili tecnici a bassa tecnologia (pettine ergonomico, limetta per unghie con impugnatura adattata, infila calze, tagliere multiuso, carrello portavivande, etc etc…), ed infine è stato effettuato un parziale adattamento della casa cambiando l’arredamento della cucina (per creare un ambiente il più ergonomico possibile) ed apportando lievi modifiche al bagno (specchio a filo lavabo con aggiunta di specchio avvicinabile e con ingrandimento, maniglione a muro sulla parete della vasca). Il progetto vuole inoltre mettere in evidenza come la motivazione psicologica dell’individuo sia di fondamentale importanza nel percorso riabilitativo.
Anno di pubblicazione: 2009
Tipo di documento: Casi di studio/esperienze
Data ultima modifica: maggio 2013
Beltrami L
Nataly, 56 anni, disabilità motoria: autonomia nella propria casa
Dati editoriali: Portale SIVA Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus
Abstract: Intervento complessivo per mantenere la migliore autonomia possibile in presenza di una grave disabilità progressiva, utilizzando ausili per la mobilità,per la postura seduta, per il bagno e per la comunicazione interpersonale.
Anno di pubblicazione: 2003
Tipo di documento: Casi di studio/esperienze
Data ultima modifica: aprile 2003
Betto A
Francesco, 9 anni, disabilità motoria: autonomia nella propria casa e inserimento a scuola
Dati editoriali: Portale SIVA Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus
Abstract: Francesco è un bambino come tanti, la sua una famiglia come tante. L’ho scelto come protagonista di questo elaborato perché nonostante la pesante diagnosi che l’accompagna e che potrebbe far pensare all’inutilità di qualsiasi obiettivo, dimostra come sia importante nei suoi confronti che tutte le persone coinvolte continuino a pensare alla realizzazione di interventi che aiutino la famiglia nelle fatiche quotidiane e che favoriscano in lui l’affiorare delle capacità residue di relazionarsi con l’ambiente circostante e con gli altri. Attraverso la ricostruzione dell’itinerario percorso dalla famiglia e dai tanti operatori coinvolti, attraverso l’elenco delle soluzioni che sono state adottate, si intravede come sia possibile influire positivamente sui vissuti personali e sulle motivazioni che aiutano a ricercare con caparbietà dei risultati che per quanto piccoli possono cambiare la propria visione della vita futura. Una carrozzina posturale che oltre ad offrirgli una posizione confortevole gli permette di esplorare con lo sguardo e di osservare lo spazio circostante, un deambulatore che lo facilita nell’esplorazione dell’ambiente, un progetto studiato per eliminare le barriere architettoniche dell’abitazione, una sedia da doccia che rende meno faticosa alla mamma la cura della sua persona, una sedia ed un tavolo che gli permettono di stare seduto a scuola come gli altri compagni sono ausili di semplice reperibilità ma che si rilevano importanti per raggiungere obiettivi di vita comuni a tutti noi.
Anno di pubblicazione: 2005
Tipo di documento: Casi di studio/esperienze
Data ultima modifica: maggio 2013
Castellano G
Alessio, 33 anni. Autonomia nella vita quotidiana per una persona con tetraparesi spastica
Dati editoriali: Portale SIVA Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus
Abstract: Alessio è un giovane di 33 anni con grave tetraparesi spastica, afasia espressiva, nistagmo, quali esiti di danno perinatale. Questo studio intende documentare il percorso compiuto dal giovane e dagli operatori che lo hanno seguito; l’esperienza vissuta con Alessio ha coinvolto l’equipe del Centro, i genitori e l’assistente domiciliare che segue il giovane da sei anni. Era necessario un impegno multiprofessionale per affrontare l’insieme delle problematiche di vita di Alessio, costruendo una solida rete e un’alleanza terapeutica prima di tutto con i familiari, tale che permettesse quelle azioni volte a far evolvere la situazione del giovane, nonostante la severità del quadro clinico stabilizzato, da una situazione di dipendenza anche sul piano della comunicazione alla sua partecipazione attiva. Alessio ha conservato un buon livello cognitivo con capacità simboliche lievemente al disotto della norma: pur non potendo utilizzare il linguaggio verbale ha una elevata comprensione e complessivamente un buon funzionamento cognitivo. Il suo carattere, la sua disponibilità e la sua volontà lo hanno reso via via protagonista nella scelta non solo di soluzioni tecnologiche, ma anche riguardanti il suo futuro in generale.
Anno di pubblicazione: 2006
Tipo di documento: Casi di studio/esperienze
Data ultima modifica: luglio 2011
Ciot C
Pietro, 7 anni, disabilità motoria: autonomia nella comunicazione
Dati editoriali: Portale SIVA Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus
Abstract: Pietro ha sei anni e mezzo ed una diagnosi di tetraparesi distonica ed anartria, una funzionalità ridotta agli arti superiori e riesce ad articolare solo alcune parole, ma dimostra buona capacità di comprensione. Il presente elaborato ricostruisce l’itinerario verso l’autonomia percorso dal bambino, insieme ai suoi familiari ed agli operatori del Centro di riabilitazione che lo ha in carico. Un’esperienza segnata inizialmente dalla fatica di separarsi dalla madre che si esprimeva col rifiutare ogni persona ed ambiente non familiari. Poi, lentamente, l’instabilità emotiva si è ridotta, Pietro ha iniziato a percepirsi come capace di fare, ha conosciuto la gratificazione che ne deriva, i suoi interessi si sono ampliati. Da qui ha preso avvio il progetto finalizzato a definire le modalità per individuare gli ausili che permettessero a Pietro di interagire con l’ambiente circostante e di partecipare attivamente alle attività didattiche. Una volta verificato che, pur compromesso, l’arto superiore destro era il segmento corporeo più funzionale, a Pietro è stata prescritta un’ortesi per mantenere l’allineamento del polso e del dito indice. In questo modo egli, che già era in grado di gestire un dispositivo a scansione automatica, può ora utilizzare un comunicatore con uscita in voce azionabile mediante la selezione diretta dei tasti. Inoltre per la realizzazione di unità didattiche personalizzate è stato individuato un software “aperto” multimediale. Infine è stata proposta una carrozzina posturale che, fra le altre cose, gli permetterà di portare con sé il comunicatore nonché di svolgere l’attività al computer evitando affaticanti spostamenti dal passeggino alla sedia come accadeva in precedenza.
Anno di pubblicazione: 2005
Tipo di documento: Casi di studio/esperienze
Data ultima modifica: febbraio 2005
De Lauso L
Alberto, 72 anni, disabilità motoria: autonomia nella propria casa
Dati editoriali: Portale SIVA Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus
Abstract: Identificazione degli ausili più idonei per consentire un reinserimento presso il proprio domicilio mantenendo un buon grado di autonomia così da poter mantenere le attività quotidiane e i rapporti sociali.
Anno di pubblicazione: 2003
Tipo di documento: Casi di studio/esperienze
Data ultima modifica: maggio 2003
Dibenedetto M
Franco, 16 anni, disabilità motoria: autonomia nella mobilità e nella comunicazione
Dati editoriali: Portale SIVA Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus
Abstract: Francesco è un ragazzo di sedici anni con esiti di Paralisi Cerebrale Infantile e con notevoli problemi visivi, situazione che ha influito in maniera decisiva nello sviluppo delle sue capacità cognitive. È’ dotato di notevole voglia di vivere e relazionarsi con gli altri. Ha raggiunto attualmente una discreta autonomia deambulatoria. In questo periodo è inserito in una prima superiore e frequenta un Centro Socio Educativo. Il progetto mira alla conquista di una maggiore autonomia, prevede l’uso di ausili atti a rendergli la vita più soddisfacente in tre settori: 1) mobilità esterna attraverso l’individuazione di una carrozzina maneggevole per lui, per i familiari e gli operatori.. Compiuta un’analisi dettagliata della numerose proposte offerte, aventi ognuna notevoli vantaggi in un senso o nell’altro, è stata operata una scelta oculata tenendo d’occhio anche il risvolto economico.
Anno di pubblicazione: 2005
Tipo di documento: Casi di studio/esperienze
Data ultima modifica: febbraio 2005
Ferraro M
Paolo, 23 anni, disabilità motoria; autonomia nella propria casa e reinserimento al lavoro
Dati editoriali: Portale SIVA Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus
Abstract: A causa di un incidente sul lavoro, che ha causato l'amputazione di ambedue gli arti superiori, si sono dovuti affrontare i problemi relativi a come permettere, con l'utilizzo di protesi ed ausili adeguati, un reinserimento socio/lavorativo.
Anno di pubblicazione: 2003
Tipo di documento: Casi di studio/esperienze
Data ultima modifica: maggio 2003
Festi C
Roberta, 43 anni. Autonomia nella vita quotidiana per una persona con Sclerosi Multipla
Dati editoriali: Portale SIVA Fondazione Don Carlo Gnocchi
Abstract: Roberta è una giovane donna, affetta da Sclerosi Multipla, caratterizzata da una forte impronta ipertonica, con tetraparesi, disartria e disfagia. Da alcuni mesi, Roberta si esprime a fatica e i familiari hanno preso in considerazione la proposta di un’eventuale programma di potenziamento del linguaggio: abbiamo così intrapreso in collaborazione con il Centro di competenza territoriale per gli Ausili un percorso finalizzato alla valutazione di un sistema di comunicazione alternativo. Parallelamente l’ambito di intervento si è progressivamente allargato anche alla mobilità ed alla postura, al fine di ricercare soluzioni assistive volte ad alleggerire il carico assistenziale e migliorare il comfort. Roberta attualmente è dipendente in tutte le attività della vita quotidiana e non è più in grado di collaborare alle sequenze di trasferimento che sono a carico totale del marito e dell’assistente personale. Anche il sistema di postura non appare più idoneo e Roberta preferisce rimanere sdraiata nel divano per gran parte della giornata. Obiettivo di questo elaborato è illustrare il percorso intrapreso con Roberta per potenziare la sua partecipazione nell’ambito delle relazioni e, se possibile, prevenire il rischio dell’isolamento. Attraverso l’integrazione delle diverse professionalità e la rete dei Servizi, vorremmo proporre un approccio globale non più orientato alla sola erogazione di prestazioni, ma al raggiungimento della massima autonomia possibile.
Anno di pubblicazione: 2008
Tipo di documento: Casi di studio/esperienze
Data ultima modifica: maggio 2013
Gilardi A
Tiresia, 70 anni. Autonomia nella vita quotidiana per una persona anziana ipovedente
Dati editoriali: Portale SIVA FondazioneDon Carlo Gnocchi
Abstract: Tiresia è un uomo di settant’anni, che ben rappresenta tutti gli anziani che trascorrono parte della loro vita con le difficoltà dovute al decadimento della funzione visiva. I costi sociali delle disabilità visive in Italia ammontano a circa 12,069 milioni di euro l’anno. Dopo consulenza oftalmologica sono stati analizzati i bisogni dell’utente attraverso lo strumento IPPA, che ci ha permesso di definire gli obiettivi dell’intervento: permettere a Tiresia di mantenere il codice alfabetico nella letto-scrittura, in tutte quelle attività in casa e fuori, che lui riteneva importanti. Abbiamo studiato soluzioni originali, utilizzando sia tecnologie Hardware (HW) e Software (SW) commerciali, con prodotti “a scaffale”, sia dedicate per l’ipovisione. In particolare si sono trovate soluzioni nel “Modding” dell’interfaccia utente, attraverso adattamenti nel Sistema Operativo (OS) o con SW di terze parti. Abbiamo così ottenuto una soluzione molto personalizzata e funzionale, individuando uno spazio ed una metodologia per queste consulenze ad alto contenuto tecnologico. L’analisi dei costi utilizzando lo strumento SCAI ha permesso di evidenziare il risparmio sui costi sociali utilizzando la soluzione assistiva proposta. I risultati a livello utente e network primario hanno fatto emergere come fondamentale l’alleanza della famiglia nella condivisione delle scelte.
Anno di pubblicazione: 2007
Tipo di documento: Casi di studio/esperienze
Data ultima modifica: luglio 2011
Lazzarich C
Emanuele, 10 anni. Autonomia nella vita quotidiana per una persona con Distrofia Muscolare Duchenne
Dati editoriali: Portale SIVA Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus
Abstract: Emanuele è un bambino di 10 anni, affetto da Distrofia Muscolare progressiva tipo Duchenne; vive con la mamma, fisioterapista, che fino ad oggi ha coordinato tutti gli interventi specialistici (fisiatri, neuropsichiatria infantile, pneumologo, cardiologo, tecnici ortopedici,ecc.) da sola, valutando lei di volta in volta i bisogni del suo bambino e proponendo lei, ad ogni controllo, le questioni da affrontare; ora le problematiche sono diventate maggiori, sia per numero che per importanza, e la mamma non riesce più a gestirle tutte autonomamente, dunque si è cercato di affiancarla e supportarla nel focalizzare ed affrontare cinque grandi temi relativi all’autonomia del suo bambino: la carrozzina elettronica, la ristrutturazione del bagno di casa, l’accessibilità del giardino di casa, il controllo ambiente e l’accesso al personal computer. Per ogni tema è stato formulato un progetto articolato in quattro fasi, dall’identificazione del bisogno, alla formulazione di un obiettivo, alla definizione di un progetto fino alla realizzazione del progetto. La consulenza tecnica è stata preziosa per questa mamma. Altrettanto importante è stato il percorso che l’ha portata a prendere atto sia dei problemi emergenti che dell’urgenza di affrontarli, grazie al suggerimento di soluzioni rispettose del “modus vivendi di madre e figlio, il loro sentire emotivo e il senso di smarrimento che è subentrato con il progredire della malattia.
Anno di pubblicazione: 2006
Tipo di documento: Casi di studio/esperienze
Data ultima modifica: maggio 2016
Pigini L, Liverani G
Antonietta, 46 anni. Riadattamento del posto di lavoro per una persona impiegata in banca, con esiti di poliomelite infantile
Dati editoriali: Portale SIVA Fondazione Don Carlo Gnocchi
Abstract: Antonietta è una donna di 46 anni con invalidità riconosciuta del 74% dovuta a poliomielite in età infantile. E’ affetta inoltre da tunnel carpale bilaterale. Attualmente utilizza un paio di stampelle per gli spostamenti e due tutori esterni che sostenendo le gambe sgravano le ginocchia del carico sopportato. Antonietta lavora come impiegata presso un istituto di credito. In questa breve presentazione vengono messi in luce i potenziali rischi derivanti dallo svolgimento della particolare attività lavorativa e viene presentata la soluzione progettuale atta alla resa del luogo di lavoro in esame più sicuro e tutelativo.
Anno di pubblicazione: 2009
Tipo di documento: Casi di studio/esperienze
Data ultima modifica: maggio 2013
Pigini L, Liverani G
Bruno, 52 anni. Riadattamento del posto di lavoro per un insegnante di inglese, con mielopatia.
Dati editoriali: Portale SIVA Fondazione Don Carlo Gnocchi
Abstract: Bruno è un uomo di 52 anni affetto da mielopatia con invalidità riconosciuta del 100%. Ad oggi Bruno utilizza una carrozzina manuale ad autospinta. Bruno è professore di inglese, lavora presso un’importante istituto linguistico internazionale; attualmente però a causa della patologia che lo costringe a rimanere in casa per molto tempo, impartisce lezioni di inglese nel suo domicilio insegnando teoria e tecniche del colloquio. La tipologia di mansione svolta, di per sé non è caratterizzata da un elevato livello di rischio lavorativo ma il caso evidenzia alcuni aspetti tipici del problema del riadattamento domiciliare dovuto all’incombenza di una situazione di disabilità. In questa breve presentazione vengono messi in luce i rischi e le inadeguatezze inerenti l’accessibilità del domicilio e viene presentata la soluzione progettuale atta alla resa dell’abitazione utilizzata anche come luogo di lavoro più sicura e tutelativa.
Anno di pubblicazione: 2009
Tipo di documento: Casi di studio/esperienze
Data ultima modifica: maggio 2013
Pigini L, Liverani G
Mauro, 50 anni. Riadattamento del posto di lavoro per un sistemista con tetra paresi spastica
Dati editoriali: Portale SIVA Fondazione Don Carlo Gnocchi
Abstract: Mauro è un uomo di 50 anni affetto da tetraparesi spastica con disabilità riconosciuta del 67%. In anamnesi patologica prossima riferisce di aver sofferto di seri problemi al rachide dovuti a problemi di spondilolistesi per i quali, lo scorso anno, è stato sottoposto a intervento chirurgico. A seguito dell’operazione sono sorte delle complicazioni a causa di un’infezione contratta in sala operatoria. Per questo motivo è stato costretto a rimanere a casa per sei mesi, dopo i quali è tornato a lavorare. Oltre al problema al rachide, nel 2000, è stato operato di tunnel carpale. Mauro lavora come sistemista main-frame all’interno dello staff dei servizi informativi presso un importante istituto di credito italiano. Durante la settimana Mauro lavora tre giorni in ufficio e i restanti due giorni lavora da casa. In questa breve presentazione vengono messi in luce i rischi e le inadeguatezze inerenti l’accessibilità del domicilio e viene presentata la soluzione progettuale atta alla resa dell’abitazione utilizzata anche come luogo di lavoro più sicura e tutelativa.
Anno di pubblicazione: 2009
Tipo di documento: Casi di studio/esperienze
Data ultima modifica: maggio 2013
Porcella B
Gabriele, 56 anni, disabilità motoria: autonomia nella comunicazione tramite lo sguardo
Dati editoriali: Portale SIVA Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus
Abstract: Lo sguardo rivolto verso l’alto per comunicare un assenso, le palpebre semi chiuse per esprimere un no, la mente lucida ed acuta imprigionata in un corpo che non risponde ai suoi comandi, una tabella di carta con 21 lettere gialle e verdi e Gabriele diventa “tiratore scelto dell’alfabeto”. Un ictus l’ha colpito relegandolo nell’immobilità ed in un silenzio ostinato dal quale vuole uscire per rimpossessarsi almeno della possibilità di soddisfare quel bisogno fondamentale per l’essere umano di comunicare, interagire con il mondo, esprimere sentimenti, idee, pensieri e rabbia. Può farlo solo con le palpebre, unica parte del corpo, sfuggita all’ammutinamento dopo la lesione.
Anno di pubblicazione: 2005
Tipo di documento: Casi di studio/esperienze
Data ultima modifica: febbraio 2005
Restano Magazzini L
Nazzareno, 52 anni. Autonomia nella vita quotidiana per una persona con Sclerosi Laterale Amiotrofica
Dati editoriali: Portale SIVA FondazioneDon Carlo Gnocchi
Abstract: Nazzareno è un uomo di 52 anni al quale nel 2004 è stata fatta diagnosi di Sclerosi Laterale Amiotrofica. Portatore dal 2006 di gastrostomia percutanea endoscopica (PEG), dal 2007 è tracheostomizzato e sottoposto a ventilazione meccanica invasiva (VMI). Conosciuto dai servizi territoriali, che intervengono giornalmente per supportare il nucleo familiare nelle necessità socio sanitarie, è fortemente motivato a mantenere capacità comunicative con familiari, amici e operatori. Nel maggio 2005 è stato valutato presso il Laboratorio Aziendale Ausili per l’Apprendimento e la Comunicazione dell’Azienda USL di residenza, su richiesta del fisiatra della riabilitazione territoriale, per l’individuazione di ausili per la comunicazione. Il Laboratorio è divenuto punto di riferimento nei momenti critici (PEG,VMI) della malattia garantendo il coordinamento della presa in carico multidisciplinare e la gestione delle problematiche importanti che si sono via via presentate. Quando Nazzareno è arrivato al laboratorio comunicava usando ausili a bassa tecnologia e riferiva di disporre di Personal Computer (PC) che precedentemente utilizzava sia per la scrittura che per navigare in internet. Numerosissimi e costanti sono stati gli interventi prescrittivi di inserimento e di sostituzione di tecnologie software e hardware contestualmente al variare delle capacità motorie per la progressione della patologia.
Anno di pubblicazione: 2009
Tipo di documento: Casi di studio/esperienze
Data ultima modifica: luglio 2011
Tonussi E
Clemy, 52 anni, disabilità motoria: autonomia nella mobilità e nella comunicazione
Dati editoriali: Portale SIVA Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus
Abstract: Clemy è una donna di 52 anni affetta da tetraparesi spastico-distonica in esiti di sofferenza perinatale. Per il quadro motorio che presenta, è completamente dipendente nelle attività di cura di sé, nei trasferimenti, negli spostamenti, nell’alimentarsi. Fin da piccola Clemy ha sempre ricercato autonomia: negli spostamenti, nelle scelte, ma soprattutto nella comunicazione con gli altri. Da circa due anni, in seguito ad un improvviso peggioramento del quadro motorio, Clemy non è più in grado di gestire la carrozzina elettronica, fa fatica ad utilizzare il PC (con il quale interagisce con un puntale in metallo applicato al piede sinistro, una normale tastiera con scudo, accesso facilitato di Windows), presenta difficoltà nel mantenimento della postura seduta con conseguente dolore diffuso. Clemy vorrebbe,inoltre, poter chiamare aiuto in ogni momento in caso di bisogno, e agevolare ulteriormente la mamma che l’assiste nei trasferimenti e nella gestione del bagno.
Anno di pubblicazione: 2005
Tipo di documento: Casi di studio/esperienze
Data ultima modifica: febbraio 2005
Tovo B
Roberta, 61 anni, disabilità motoria: mobilità e postura
Dati editoriali: Portale SIVA Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus
Abstract: L’adozione di ausili idonei ha consentito, nonostante le gravi difficoltà motorie, di mantenere un buon livello di autonomia e di prevenire l’insorgenza di piaghe da decubito. Gli ausili hanno anche permesso di ridurre il livelli di assistenza.
Anno di pubblicazione: 2003
Tipo di documento: Casi di studio/esperienze
Data ultima modifica: luglio 2003
Vannini R
Nicoletta, 20 anni, disabilità motoria: autonomia nella propria casa
Dati editoriali: Portale SIVA Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus
Abstract: Un incidente stradale causa una tetraplegia e l’amputazione di ambedue gli arti inferiori. E’ necessario un intervento globale, dal punto di vista riabilitativo, per consentire un reinserimento domiciliare ed un discreto grado di autonomia nella gestione delle attività della vita quotidiana. Fondamentale si è rivelata la corretta e attenta valutazione degli ausili e delle protesi più idonee per garantire una valida domiciliazione con un livello assistenziale non particolarmente elevato
Anno di pubblicazione: 2003
Tipo di documento: Casi di studio/esperienze
Data ultima modifica: luglio 2003
AAATE
Tecnologie e Disabilità: Scenario 2003. Il punto di vista dell'AAATE
Dati editoriali: AAATE
Abstract: Questo documento presenta un punto di vista ufficiale dell’AAATE (Association for the Advancement of Assistive Technology in Europe) sulla situazione attuale della ricerca, dello sviluppo e della disponibilità delle tecnologie di ausilio. Esso identifica una serie di priorità di intervento per i vari attori coinvolti nel settore: da coloro cui spettano le decisioni a livello politico ai gestori di finanziamenti, ai ricercatori, agli operatori dell’industria, agli amministratori dei servizi socio sanitari. Il documento analizza anche le nuove sfide poste dalla velocità dello sviluppo tecnologico che caratterizza la società odierna, e che andando ad incidere sui comportamenti e sugli stili di vita delle persone richiederà a breve una ri-definizione del concetto stesso di tecnologie di ausilio. Il documento è suddiviso in 6 capitoli: 1) introduzione 2) Ruolo e importanza delle tecnologie assistive 3) Temi prioritari nell’ambito delle tecnologie assistive 4) Nuove sfide per il futuro 5) Un attore-chiave: l’industria 6) L’AAATE in sintesi. L’AAATE è la Società Scientifica interdisciplinare europea specificamente dedicata alle tecnologie di ausilio.
Anno di pubblicazione: 2003
Tipo di documento: Documenti non pubblicati
Data ultima modifica: maggio 2013
AAATE
Analisi socio economica delle tecnologie assistive nel quadro dell'assistenza protesica
Dati editoriali: Proceedings of the AAATE 2008 International Workshop (Milano, 25-26/09/2008)
Abstract: Nowadays, there is an increasing demand for evidence of the cost-effectiveness of assistive technologies. Policy makers and financing agencies need such information to properly allocate resources, control how efficiently they are used, stimulate the market, identify priority areas for research, understand possible wider implications at an overall societal level; professionals working in health care and social services – within today’s climate of accountability calling for evidence based practice - need to know whether their AT choices have proved effective within the rehabilitation programme, useful for the client, and efficient in using resources; industrialists need evidence of the added value their products or services may offer in comparison to those of other competitors; users and user organisations require to be fully involved in decision making processes and bring their expertise in this discussion. Studies on this subject started to appear in literature quite recently. Most of them are still struggling with fundamental research questions; others work at developing, field-testing and validating specific instruments or methodologies; overall, knowledge has greatly advanced on this topic in the recent years. However, it seems that transfer of such knowledge into policy development and service delivery practice is still in the early stages. The AAATE 2008 International Workshop offered a significant contribution on this issue. It brought together experts from all over the world that have developed expertise in this subject or are carrying out significant field experiences. The workshop included invited speakers, round table and discussion sessions. It gave the opportunity to all participants to learn from each other’s experience, to investigate how socio-economic assessment mechanisms could be integrated into service delivery practice, and discuss possible roadmaps for all actors involved, including the AAATE, to promote advancement on this topic.
Anno di pubblicazione: 2008
Tipo di documento: Documenti non pubblicati
Data ultima modifica: maggio 2013
AAATE, EASTIN
Sistemi di Assistenza Protesica in Europa: indicazioni e proposte. Documento programmatico (Position Paper 2013)
Dati editoriali: AAATE (Association for the Advancement of Assistive Technology in Europe), EASTIN (European Assistive Technology Information Network)
Abstract: Questo documento propone un quadro di riferimento per meglio valorizzare il ruolo delle tecnologie assistive (ausili tecnici) al servizio dell’assistenza, dell’autonomia e della partecipazione delle persone con disabilità, attraverso appropriati sistemi pubblici di assistenza protesica. Il primo capitolo (Introduzione) esamina le ragioni per le quali la Società Scientifica AAATE e l’Associazione europea EASTIN hanno ritenuto utile elaborare questo documento, sviluppando i temi emersi in un apposito Workshop internazionale tenuto a Copenhagen nel 2012. Il secondo capitolo (Ambito di intervento dei sistemi di assistenza protesica) approfondisce il concetto di soluzione assistiva – intervento individualizzato di fornitura di appropriati facilitatori ambientali (ausili tecnici, adattamenti ambientali personalizzati, assistenza personale) – e precisa lo scopo di un sistema di assistenza protesica, che è quello di assicurare a tutte le persone con disabilità le soluzioni assistive più adeguate per sostenere l’autonomia nel proprio ambiente di vita. Mette anche in luce come le politiche di assistenza protesica debbano essere coordinate con quelle dell’accessibilità (insieme degli interventi infrastrutturali atti a rendere fruibile a tutta la popolazione ambienti, prodotti e servizi di uso comune). Il terzo capitolo (Caratteristiche basilari di un sistema di assistenza protesica) illustra perché siano necessari sistemi pubblici di assistenza protesica, e analizza le varie componenti di ciascun sistema proponendo opportuni criteri di controllo di qualità. L’ultimo capitolo (Raccomandazioni) fornisce un elenco di suggerimenti utili a chi è coinvolto ai più vari livelli nella progettazione, nello sviluppo e nell’implementazione di politiche di assistenza protesica. Le raccomandazioni sono organizzate secondo i 6 indicatori di qualità proposti dallo Studio europeo HEART: accessibilità, competenza, coordinamento, efficienza, flessibilità, influenza dell’utente.
Anno di pubblicazione: 2012
Tipo di documento: Documenti non pubblicati
Data ultima modifica: maggio 2013
Andrich R
Analisi dei costi degli ausili e di altri facilitatori ambientali: lo strumento SCAI (Siva Cost Analysis Instrument)
Dati editoriali: Milano: Fondazione Don Carlo Gnocchi
Abstract: Lo strumento SCAI è stato concepito per aiutare gli operatori socio sanitari a stimare gli aspetti economici connessi alla fornitura di ausili tecnici a persona con disabilità. Lo strumento procede in tre passi: 1) esplicitazione degli obiettivi del programma 2) definizione della sequenza e della tempistica dei singoli interventi che lo compongono 3) compilazione della tabella dei costi di ciascuna soluzione scelta Questa distingue tra i costi sociali (ammontare complessivo delle risorse umane e materiali mobilitate per l'intervento) e il piano finanziario (il concreto esborso di denaro da parte dei vari attori coinvolti dal programma). L'indicatore economico principale è il costo sociale. Lo SCAI non va inteso come strumento decisionale, ma come uno strumento informativo che si affianca alle valutazioni cliniche, tecniche e sociali necessarie caso per caso consentendo una migliore consapevolezza delle conseguenze economiche di ogni decisione.
Anno di pubblicazione: 2011
Tipo di documento: Documenti non pubblicati
Data ultima modifica: novembre 2011
Andrich R
Ausili per la relazione e la comunicazione
Dati editoriali: Portale SIVA Fondazione Don Carlo Gnocchi
Abstract: L’articolo contiene un’ampia introduzione agli ausili per la relazione e la comunicazione. Vengono descritte le principali tipologie di ausili per la comunicazione, la scrittura, la conversazione e il controllo dell’ambiente.
Anno di pubblicazione: 2006
Tipo di documento: Documenti non pubblicati
Data ultima modifica: maggio 2013
Andrich R
Concetti generali sugli ausili
Dati editoriali: Portale SIVA
Abstract: Partendo dalla definizione dei concetti di ausilio tecnico e di accessibilità, si propone una classificazione degli ausili in base al loro ruolo nel processo di riabilitazione e di inclusione sociale della persona con disabilità, distinguendoli tra ausili protesici, ortesici, adattativi, ambientali, assistenziali, terapeutici e cognitivi. Si analizzano quindi gli aspetti da considerare per una corretta valutazione dei bisogni individuali della persona, in relazione alla scelta delle soluzioni tecnologiche più appropriate per l’autonomia personale e per il supporto assistenziale, in relazione agli obiettivi da perseguire (attività della vita quotidiana, scuola, lavoro, tempo libero ecc…), al contesto familiare e all’ambiente fisico ove la persona vive. Da questa analisi scaturiscono proposte metodologiche e strumenti di lavoro su come organizzare il lavoro di valutazione, scelta e prescrizione degli ausili nell’ambito del processo riabilitativo.
Anno di pubblicazione: 2011
Tipo di documento: Documenti non pubblicati
Data ultima modifica: settembre 2011
Andrich R
Elementi di misura dell'outcome degli ausili
Dati editoriali: Portale SIVA Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus
Abstract: L’articolo passa in rassegna i principali strumenti validati a livello internazionale e disponibili in lingua italiana per la misura dell’outcome degli ausili, tra cui il QUEST, il PIADS e l’IPPA. Di ciascuno l’articolo sintetizza i fondamenti, la modalità di somministrazione e l’interpretazione dei risultati, riportando poi in appendice la relativa modulistica. Facendo riferimento al modello concettuale dell’ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute) l’articolo approfondisce la questione dell’appropriatezza dell’ausilio, declinata in base alla sua efficacia (conseguimento degli obiettivi prefissati), utilità (rispondenza ad un bisogno realmente percepito) ed efficienza (uso ottimale delle risorse). L’articolo infine accenna ad altri strumenti che possono essere utili al proposito, quali il COPM, le schede EUSTAT e MPT, e indaga su come un adeguato monitoraggio dell’outcome possa prevenire o limitare il fenomeno dell’abbandono degli ausili.
Anno di pubblicazione: 2008
Tipo di documento: Documenti non pubblicati
Data ultima modifica: aprile 2013
Andrich R, Bucciarelli P, Liverani G, Occhipinti E, Pigini L
Disabilità e lavoro: un binomio possibile. Metodi ed esperienze di progettazione di ambienti e processi di lavoro per lavoratori con limitazioni motorie
Dati editoriali: Milano, Fondazione Don Carlo Gnocchi
Abstract: Non basta garantire l’accesso al posto di lavoro e adattarne spazi e strumentazione per far sì che il lavoratore con disabilità possa esercitare le sue mansioni in maniera indipendente, confortevole e produttiva. E’ importante anche assicurare che il lavoratore possa mantenere la propria abilità lavorativa sul lungo termine. Alcune mansioni, infatti, possono esporre il lavoratore a movimenti e sforzi che conducono ad un graduale peggioramento delle proprie limitazioni funzionali, con conseguente peggioramento della disabilità sia sul lavoro che nelle altre attività della vita quotidiana. Molto si può fare per prevenire tali rischi attraverso un accomodamento ragionevole (reasonable accommodation). Il concetto di adattamento ingloba gli aspetti dell’accessibilità complessiva dell’ambiente di lavoro, della riprogettazione individualizzata del posto di lavoro, dell’adozione di ausili tecnici utili a facilitare i compiti lavorativi, della riorganizzazione dei processi e dei flussi di lavoro e dell’eventuale supporto di assistenza personale. Il concetto di sostenibilità evoca invece il principio di “non costringere il datore di lavoro ad investimenti sproporzionati”. Questo Rapporto rappresenta il primo lavoro di analisi sistematica della materia, e pertanto offre informazione e spunti di riflessione utili a vari ambiti: 1) agli operatori nel settore della disabilità, in particolare quelli impegnati nella riabilitazione, nella consulenza sugli ausili tecnici e nell’inserimento lavorativo; 2) ai medici del lavoro, in quanto getta una luce nuova sui temi dell’analisi del rischio e mette in luce le potenzialità risolutive – oggi spesso trascurate – dell’adattamento tecnico dell’ambiente di lavoro; 3) ai datori di lavoro e ai loro tecnici della sicurezza, mettendo in luce aspetti nuovi della sicurezza in ambito lavorativo e inedite possibilità di risolverli. Il testo è scaricabile nella sua versione integrale, oppure suddiviso in due parti: la prima dedicata alla metodologia, la seconda ai casi di studio.
Anno di pubblicazione: 2009
Tipo di documento: Documenti non pubblicati
Data ultima modifica: giugno 2016
Andrich R, Pilati G (a cura di)
Le tecnologie assistive nel progetto di autonomia della persona con disabilità: suggerimenti di buona prassi
Dati editoriali: Documento di Lavoro Seminario di Ricerca “Tecnologie, ausili e soluzioni professionali per l’autonomia possibile delle persone con disabilità” (Malosco, 20-23/07/2008). Fondazione Zancan Onlus e..
Abstract: A fronte di uno sviluppo tecnologico che mette a disposizione delle persone con disabilità strumenti sempre più potenti per il recupero funzionale, per l’autonomia personale, per l’integrazione scolastica e per l’inserimento nel lavoro, l’organizzazione dei servizi socio-sanitari fatica ad accogliere tali opportunità nei propri processi. Interventi che dovrebbero essere per propria natura sinergici e coordinati come la fornitura degli ausili, la opere di miglioramento dell’accessibilità dell’ambiente di vita, l’assegnazione di assistenza personale, seguono canali normativi ed organizzativi diversi lasciando spesso all’utente l’onere di districarsi bussando a varie “porte”, per di più senza la certezza di trovare le competenze adeguate per elaborare risposte efficaci. Su questi temi si è cimentato il gruppo interdisciplinare di esperti convenuti al Seminario di Ricerca "“Tecnologie, ausili e soluzioni professionali per l’autonomia possibile delle persone con disabilità”, svoltosi a Malosco (TN) dal 20 al 23 luglio 2008 per iniziativa congiunta della Fondazione Zancan di Padova e della Fondazione don Gnocchi di Milano. Nel corso del Seminario si è analizzato come possa essere possibile l’integrazione di questi interventi in un progetto unitario, formalizzato e del quale sia noto in ogni momento il case manager; e come l’unitarietà del progetto sia essenziale per rendere l’ intervento efficace - dal punto di vista del cittadino assistito - ed efficiente – nel sensi di un utilizzo ottimale delle risorse impegnate dal sistema socio-sanitario. Proprio sul piano dell’efficacia e dell’efficienza, la ricerca scientifica ha dimostrato ampiamente come le tecnologie assistive, se fornite in modo appropriato, consentano di realizzare notevoli economie sugli interventi, a volte misurabili su uno o due ordini di grandezza. L’attuale sistema nazionale di assistenza protesica non è però adeguatamente organizzato per rilevare tali economie.
Anno di pubblicazione: 2008
Tipo di documento: Documenti non pubblicati
Data ultima modifica: aprile 2013
Andrich R, Vincenti S
La fornitura degli ausili in Italia: sintesi del quadro normativo
Dati editoriali: Portale SIVA Fondazione Don Carlo Gnocchi
Abstract: In Italia la fornitura degli ausili è in gran parte a carico del Sistema Sanitario Nazionale (SSN), ma esistono anche una serie di norme regionali e di altre agevolazioni (fiscali, tributarie, contributi di enti locali, fondi scolastici, ecc.), variabili anche a seconda dell'ambito di intervento. Tutto ciò rende la regolamentazione dell’assistenza protesica abbastanza complessa. L'obiettivo di questo documento è di fornire un quadro di riferimento generale per orientarsi rispetto alle normative vigenti ed alle opportunità di ricevere finanziamenti. I contesti "vita quotidiana"/"lavoro"/"educazione" vengono analizzati separatamente, fornendo indicazioni sulle principali leggi del settore, nonché sulle varie modalità di fornitura e di finanziamento delle tecnologie assistive, dettate da leggi nazionali ed iniziative locali a livello regionale.
Anno di pubblicazione: 2012
Tipo di documento: Documenti non pubblicati
Data ultima modifica: maggio 2013
ASSOAUSILI - Associazione Italiana Tecnologie Assistive Digitali
Libro Bianco sulle Tecnologie Assistive Digitali
Dati editoriali: ASSOAUSILI - Associazione Italiana Tecnologie Assistive Digitali
Abstract: Il libro nasce dalla esperienza pluridecennale come fornitori del Servizio Sanitario Nazionale. La Aziende di Assoausili sono formalmente fornitrici delle varie Aziende Sanitarie, ma rispetto alla particolare tipologia degli ausili trattati hanno una relazione diretta con gli utenti ai quali sono destinate le soluzioni tecnologiche. Questo ruolo ci ha permesso di confrontarci con le criticità ed i punti di forza nell’erogazione degli ausili che l'applicazione del “nuovo” Nomenclatore ha evidenziato. La normativa di riferimento, cioè il DPCM 12/1/17 (che include il cosiddetto Nomenclatore), oltretutto strumentalmente connessa ai LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), illustra infatti le funzioni che devono svolgere gli ausili, individuando gli utenti che ne hanno diritto, prevedendo anche che l'acquisizione dello strumento avvenga tramite procedure pubbliche di acquisto, e cioè che venga individuata una modalità tra quelle ricomprese nel cosiddetto Codice degli Appalti o comunque in conformità alla normativa in vigore.
Anno di pubblicazione: 2023
Tipo di documento: Documenti non pubblicati
Data ultima modifica: gennaio 2024
Salatino C, Andrich R, Desideri L
Gli strumenti per la misura dell'outcome degli ausili: una revisione della letteratura.
Dati editoriali: Portale SIVA Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus
Abstract: Obiettivo: Identificazione di strumenti per la misura dell'outcome degli interventi individuali con tecnologie assistive (AT), applicabili a qualsiasi tipologia di prodotto. Disegno dello studio: revisione della letteratura. Metodi: Tre ricercatori hanno cercato e revisionato articoli scientifici pubblicati su riviste di settore negli ultimi 13 anni che trattassero di strumenti per la misure dell'outcome degli ausili. Risultati: 53 articoli hanno soddisfatto i criteri di inclusione. Nel complesso, descrivono 86 questionari. 37 di questi sono relativi alla misura dell'esito dell'intero processo di riabilitazione piuttosto che centrati sull'intervento protesico. 41 sono utilizzabili solo per specifiche categorie di prodotti AT. Solo cinque sono risultati effettivamente applicabili a qualsiasi tipologia di ausilio: FIAT, IPPA, PIADS, QUEST e SCAI. Inoltre, sono state individuati ulteriori strumenti che, sebbene non siano in grado di cogliere appieno il risultato di un intervento protesico, se usate da sole, possono aggiungere informazioni utili sulla qualità dell'intervento (KWAZO, SATS) e sulla predisposizione individuale all'uso di ausili (ATD-PA). Conclusioni: un attento monitoraggio del risultato raggiunto è un aspetto essenziale di ogni singolo intervento ausili. Questo studio fornisce un elenco di misure che aiutano a monitorare l'efficacia e il costo dell'intervento.
Anno di pubblicazione: 2018
Tipo di documento: Documenti non pubblicati
Data ultima modifica: giugno 2019
Organizzazione Mondiale della Sanità
Elenco OMS degli Ausili Prioritari
Dati editoriali: World Health Organization, Geneve 2016
Abstract: L'Elenco OMS degli Ausili Prioritari (WHO APL, ossia "World Health Organization Assistive Products List") indica le 50 tipologie di ausili ritenuti "prioritari" o "essenziali" dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS): ossia degli ausili ritenuti assolutamente necessari per mantenere o migliorare il funzionamento della persona, e che pertanto devono essere disponibili ovunque a costi accessibili per la comunità o per lo Stato. L'Elenco è stato approvato dall'Assemblea OMS il 24/5/2016 e sarà presumibilmente aggiornato con cadenza periodica.
Anno di pubblicazione: 2016
Tipo di documento: Schede monografiche
Data ultima modifica: giugno 2016
Andrich R
Concetti di base su ausili e accessibilità
Dati editoriali: Dispense Corso di Alta Formazione "Ausili per l'Autonomia e la Partecipazione". Associazione La Nostra Famiglia IRCCS E.Medea
Abstract: Lezione che illustra in sintesi cosa sono gli ausili tecnologici, qual è il loro ruolo nel cammino di riabilitazione, recupero dell’autonomia e integrazione sociale, come si valuta la loro appropriatezza, efficacia ed utilità. Ancorandosi alla classificazione ICF dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e ai dati più recenti emersi dalla letteratura scientifica e dall’esperienza clinica, la lezione aiuta a classificare le varie tipologie di ausilio in relazione alla loro funzione e al loro impatto sull’organizzazione delle attività della vita quotidiana. Suggerisce infine una serie di elementi da tenere in considerazione nella scelta dell’ausilio appropriato alle esigenze e allo stile di vita dell’utente.
Anno di pubblicazione: 2019
Tipo di documento: Lezioni
Data ultima modifica: settembre 2019
Andrich R
Elementi di analisi dei costi degli ausili
Dati editoriali: Dispense Corso di Alta Formazione "Ausili per l'Autonomia e la Partecipazione". Associazione La Nostra Famiglia IRCCS E.Medea
Abstract: Lezione che fornisce gli elementi di base di analisi dei costi degli ausili. Un ausilio può essere definito appropriato quando risponde ai criteri di efficacia (conseguimento dell’outcome previsto) e di efficienza (utilizzo ottimale delle risorse, a parità di efficacia). L’indicatore più adeguato dell’efficienza è il costo sociale aggiuntivo generato dall’ausilio stesso, ossia la somma dei costi sostenuti da tutti gli attori coinvolti (utente, servizio, sanitario, enti erogatori ecc…), detratta della somma dei costi che gli stessi attori avrebbero sostenuto in assenza dell’ausilio. Il prezzo di acquisto rappresenta infatti solo una parte dell’investimento complessivo richiesto da un ausilio: sarebbe pertanto metodologicamente errato assumerlo quale unico parametro di valutazione economica. Il costo sociale aggiuntivo va valutato rispetto all’intero ciclo di vita dell’ausilio; inoltre, va valutato assoluto bensì a fronte dei risultati che si intendono ottenere (outcome) e del costo del “non ausilio” (ossia con il costo sociale cui si andrebbe incontro nello stesso arco di tempo nel caso si decidesse di rinunciare all’ausilio). Spesso il costo sociale del “non ausilio” è superiore al costo sociale dell’ausilio: concedendo all’utente e alla sua rete familiare maggior autonomia, l’ausilio tende infatti a ridurre l’impegno assistenziale. Uno strumento di misura del costo sociale aggiuntivo è lo SCAI (Siva Cost Analysis Instrument), sviluppato dall'IRCCS S.Maria Nascente della Fondazione Don Gnocchi nell'ambito di una ricerca finalizzata del Ministero della Sanità.
Anno di pubblicazione: 2019
Tipo di documento: Lezioni
Data ultima modifica: ottobre 2019
Andrich R
Educazione dell'utente all'autonomia: metodologie e strumenti
Dati editoriali: Dispense Corso di Alta Formazione "Ausili per l'Autonomia e la Partecipazione". Associazione La Nostra Famiglia IRCCS E.Medea
Abstract: La lezione fornisce indicazioni sulle possibili metodologie e strumenti per l’educazione all’autonomia delle persone con disabilità, intesa come capacità di prendere in mano la propria vita e le proprie scelte, di entrare in relazione con gli altri, con gli altri divenire a sua volta protagonista della vita sociale. In particolare, la lezione approfondisce il percorso che porta dal riconoscimento di un bisogno alla realizzazione della sua soluzione, mettendo in evidenza che oltre alla semplice fornitura di informazioni e alla possibilità di ricorrere ad un counselling personalizzato è importante costruire nell’utente delle conoscenze e della abilità di base attraverso opportuni percorsi educativi. A questo proposito lo studio europeo EUSTAT (Empowering Users Through Assistive Technology) ha messo a punto nel 1999 un corredo di materiale formativo per l'educazione delle persone con disabilità all'autonomia tramite l'uso di ausili, e indicazioni per la formazione della società ad una cultura dell’accoglienza e della valorizzazione della disabilità.
Anno di pubblicazione: 2019
Tipo di documento: Lezioni
Data ultima modifica: ottobre 2019
Andrich R
Ausili: il quadro legislativo e normativo
Dati editoriali: Dispense Corso di Alta Formazione "Ausili per l'Autonomia e la Partecipazione". Associazione La Nostra Famiglia IRCCS E.Medea
Abstract: La lezione presenta un quadro sistematico delle normative in vigore a livello nazionale e regionale in tema di fornitura degli ausili, delle procedure connesse per l’ottenimento degli ausili a carico del servizio sanitario nazionale, delle facilitazioni e dei benefici fiscali per gli ausili che l’utente acquista a sue spese. Le normative sono classificate in cinque ampie categorie: l'assistenza protesica fornita dal servizio sanitario nazionale nell'ambito dei livelli essenziali di assistenza (LEA); le agevolazioni fiscali a livello di Iva o di detrazione in sede di denuncia dei redditi; i contributi per l'eliminazione delle barriere architettoniche; i contributi per l'adeguamento di automobili; i contributi a progetto individuale, previsti da varie regioni; i rimborsi da assicurazioni private.
Anno di pubblicazione: 2019
Tipo di documento: Lezioni
Data ultima modifica: settembre 2019
Andrich R
Organizzazione e metodologia dei Centri Ausili
Dati editoriali: Dispense Corso di Alta Formazione "Ausili per l'Autonomia e la Partecipazione". Associazione La Nostra Famiglia IRCCS E.Medea
Abstract: La lezione analizza il percorso di valutazione e scelta degli ausili, approfondendo il ruolo fondamentale dei Centri Ausili e indicando strumenti e metodi utili alla loro operatività (competenze necessarie al team, logistica, dotazione strumentale dell'ausilioteca, metodologia di presa in carico dell'utente). Vengono illustrati esempi particolarmente significativi di Centri Ausili all'estero, per poi approfondire le indicazioni operative maturate all'interno del GLIC, la rete italiana dei Centri Ausili. La lezione prosegue illustrando le principali risorse informative disponibili in Italia (Portale SIVA, Essediquadro, altri siti Internet) e nel mondo (Il Portale EASTIN e i vari database nazionali collegati) e le varie società scientifiche cui fare riferimento. A conclusione, vengono proposti alcuni indicatori di qualità di un percorso di assistenza protesica (accessibilità, competenza, coordinamento, flessibilità, efficienza, influenza dell’utente), come base di confronto tra i sistemi italiani e quelli di altri Paesi europei, e tra le varie realtà italiane.
Anno di pubblicazione: 2019
Tipo di documento: Lezioni
Data ultima modifica: ottobre 2019
Andrich R
Certificazione e valutazione tecnico-funzionale degli ausili
Dati editoriali: Dispense Corso di Alta Formazione "Ausili per l'Autonomia e la Partecipazione". Associazione La Nostra Famiglia IRCCS E.Medea
Abstract: La lezione introduce la tematica della valutazione degli ausili. Nella prima parte, esamina gli aspetti inerenti la valutazione tecnico-funzionale dell'ausilio (sicurezza, qualità, funzionalità, usabilità), facendo riferimento alle normative e agli standard per la certificazione attualmente in vigore a livello nazionale (UNI), internazionale (ISO) ed europeo (CEN). Rispetto al giudizio di funzionalità dell'ausilio, la lezione propone vari strumenti di valutazione comparativa, utilizzabili in modalità di intervista o di focus group: i 17 criteri di A.Batavia e G.Hammer (1990), i 7 criteri dell’European Institute on Design and Disability (1998) e l’ampio strumentario del manuale europeo USERFIT (1996). Nella seconda parte, la lezione inquadra gli aspetti inerenti la valutazione personalizzata dell'ausilio rispetto ad un determinato utente, soffermandosì sui concetti di competenza (se l’ausilio consegue l’obiettivo), consonanza (se l’utente è a suo agio con l’ausilio) e contestualità (se l’ausilio è compatibile con il contesto). Nell'ultima parte, la lezione accenna agli aspetti socio-economici connessi agli ausili, approfondendo la questione del rapporto costi-risultati (spesso confusa impropriamente con la questione costi-benefici) e introducendo i concetti di efficacia (livello di conseguimento degli obiettivi prefissati) e utilità (valore percepito dall’utente degli obiettivi raggiunti).
Anno di pubblicazione: 2019
Tipo di documento: Lezioni
Data ultima modifica: ottobre 2019
Andrich R
Elementi di analisi dell'outcome degli ausili
Dati editoriali: Dispense Corso di Alta Formazione "Ausili per l'Autonomia e la Partecipazione". Associazione La Nostra Famiglia IRCCS E.Medea
Abstract: L’appropriatezza di un ausilio può essere valutato sulla base della sua efficacia nel rispondere agli obiettivi per i quali è stato scelto, della sua utilità o significatività per la qualità di vita dell’utente, della sua efficienza rispetto all’investimento economico. Partendo da alcune considerazioni di carattere generale sulla misura dell’appropriatezza degli ausili tecnici, la lezione presenta tre strumenti validati in ambito internazionale – anche in lingua italiana – utili per la misura dell’outcome: il QUEST, il PIADS e l’IPPA (la cui modulistica è riportata in appendice. Accenna quindi ad altri strumenti utili nel processo di valutazione degli ausili, proponendo criteri interpretativi e modalità di utilizzo. Illustra infine le ricerche in corso sulla possibilità di utilizzare le tassonomie ICF (Classificazione Internazionale della Disabilità, del Funzionamento e della Salute) per la misura dell’outcome degli ausili; gli indicatori più sensibili sembrano essere i qualificatori di performance dell’asse attività/partecipazione e i qualificatori barriera/facilitatore dell’asse fattori contestuali.
Anno di pubblicazione: 2019
Tipo di documento: Lezioni
Data ultima modifica: ottobre 2019
Andrich R
Valutazione individualizzata degli ausili all’interno di percorsi riabilitativi
Dati editoriali: Dispense Corso di Alta Formazione "Ausili per l'Autonomia e la Partecipazione". Associazione La Nostra Famiglia IRCCS E.Medea
Abstract: La lezione analizza le problematiche connesse con la valutazione e la scelta degli ausili all'interno del programma riabilitativo individuale, e suggerisce una metodologia che aiuta ad articolare tale valutazione in più momenti nel corso del programma in modo da conseguire una scelta clinicamente valida, accettata dall'utente e il cui outcome a lungo termine sia verificabile. Troppo spesso, infatti, il momento della valutazione degli ausili è confinato alla fine del programma o persino delegato a momenti successivi, senza consentire un tempo adeguato per le prove, per l'istruzione all'uso e per la familiarizzazione da parte dell'utente. Esemplificando con casi di studio, la lezione propone alcuni strumenti da utilizzare in tre distinte fasi del programma riabilitativo per facilitare la definizione degli obiettivi che si intendono conseguire con l'ausilio, la programmazione delle varie valutazioni e prove necessarie, l'eventuale loro ridefinizione e la verifica dell'appropriatezza. Propone infine una griglia di auto-analisi della qualità del servizio di assistenza protesica erogato sul territorio.
Anno di pubblicazione: 2019
Tipo di documento: Lezioni
Data ultima modifica: ottobre 2019
Andrich R (a cura di)
Corso di Alta Formazione "Tecnologie per l'Autonomia e la partecipazione delle persone con disabilità"
Dati editoriali: Dispense Corso "Tecnologie per l'autonomia e la partecipazione delle Persone con Disabilità"
Abstract: Questo Corso - che si è svolto ogni anno a partire dal 1999 come Corso di Perfezionamento post-lauream in collaborazione con l'Università Cattolica (Facoltà di Scienze della Formazione a Milano e Facoltà di Medicina a Roma) e che dal 2013 prosegue a Milano come Corso di Alta Formazione accreditato ECM a cura della Fondazione Don Carlo Gnocchi - si propone di fornire una competenza di base ad ampio spettro sulle tecnologie oggi disponibili per la riabilitazione, l'autonomia, l'integrazione scolastica, lavorativa e sociale delle persone con ogni tipo di disabilità, età e patologia invalidante, nell’ambito di un riconoscimento globale della persona stessa, quale soggetto unico e irrepetibile. L'itinerario didattico, articolato in sessioni teoriche e in sessioni pratiche di laboratorio, si estende dagli aspetti più strettamente tecnologici a quelli legati alla concreta utilizzazione dell'ausilio nel contesto della realtà quotidiana di vita della persona disabile, nonché nella programmazione dell'intervento riabilitativo ed educativo. Ampio spazio viene dedicato alla metodologia della scelta individualizzata delle tecnologie appropriate alle specifiche esigenze dell'utente, e alla padronanza degli strumenti informativi e formativi che permettono all'allievo, dopo la conclusione degli studi, di tenersi costantemente aggiornato sugli sviluppi tecnologici del settore. Il corso si rivolge a tutte le persone interessate all’argomento, in particolare a medici e terapisti della riabilitazione, a tecnici nel settore delle protesi, ausili ed accessibilità, ad operatori della scuola e dell’educazione.
Anno di pubblicazione: 2018
Tipo di documento: Lezioni
Data ultima modifica: settembre 2019
Associazione Nazionale Subvedenti
Panoramica sulle tecnologie assistive e sui servizi a disposizione dei disabili visivi
Dati editoriali: Dispense Corso di Alta Formazione "Tecnologie per l'Autonomia". Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus
Abstract: La progressiva o repentina riduzione della funzionalità visiva, che non sempre consente nell’ambito della vita quotidiana di conservare le stesse abitudini e di conseguenza la stessa qualità di vita, può essere almeno parzialmente compensata da un’adeguata tecnologia assistiva attraverso ausili dedicati e uno specifico intervento riabilitativo personalizzato. La lezione consente di avvicinarsi ad un'ampia gamma di ausili e servizi a favore dei disabili visivi, ipovedenti e non vedenti, attraverso una conoscenza delle principali categorie di tecnologie assistive: ausili ottici per vicino e lontano; strumenti elettronici; sistemi informatici; software didattici, da personalizzare e dedicati; lettura alternativa (a grandi caratteri, macchine automatiche di lettura, display braille e stampe per la lettura del braille in forma tattile); ausili tiflotecnici per l’autonomia personale e diversi servizi capaci di migliorare lo studio, il lavoro e la vita quotidiana.
Anno di pubblicazione: 2016
Tipo di documento: Lezioni
Data ultima modifica: aprile 2016
Caracciolo A
Principi guida nella valutazione individualizzata degli ausili
Dati editoriali: Dispense Corso di Alta Formazione "Tecnologie per l'Autonomia". Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus
Abstract: La lezione esamina i vari aspetti del lavoro di valutazione ausili inteso come prestazione specialistica "focale", nella quale ossia l'utente non è preso in carico in un percorso riabilitativo, ma si consulta nel corso di una singola seduta per ottenere un'indicazione sulle tecnologie assistive più appropriate al proprio caso. Servendosi di vari casi di studio riferiti al Servizio DAT (Domotica, Ausili, Terapia Occupazionale) della Fondazione Don Gnocchi di Milano, la lezione esamina le metodologie di lavoro, le modalità di comunicazione con l'utente e le modalità di refertazione (stesura della Relazione di Valutazione Ausili).
Anno di pubblicazione: 2018
Tipo di documento: Lezioni
Data ultima modifica: aprile 2018
Gower V
Controllo ambientale, domotica e ambienti intelligenti
Dati editoriali: Dispense Corso di Alta Formazione "Tecnologie per l'Autonomia". Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus
Abstract: Lezione in diapositive che presenta i concetti base della domotica, disciplina che si occupa dell'automazione intelligente degli edifici, e dei sistemi per il controllo ambientale. La lezione introduce i concetti di funzioni di contollo ambientale semplici e scenari d'automazione. Vengono inoltre presentate diverse soluzioni di interfaccia per il controllo delle automazioni domotiche. Viene infine descritto il progetto della casa domotica realizzata presso il Centro S. Maria Nascente della Fondazione Don Gnocchi.
Anno di pubblicazione: 2013
Tipo di documento: Lezioni
Data ultima modifica: marzo 2015
Occhi E
Clinica riabilitativa e ausili
Dati editoriali: Dispense Corso di Alta Formazione "Tecnologie per l'Autonomia". Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus
Abstract: La riabilitazione è un processo bio-psico-sociale finalizzato a promuovere nel soggetto disabile la migliore qualità di vita possibile attraverso un intervento specifico diretto sul soggetto stesso (medicina riabilitativa) e un intervento sul contesto, mirato all'abbattimento di quelle barriere fisiche e psicologiche che possono ostacolarne l'integrazione (adattamenti ambientali). Gli ausili, “insieme di strumenti e accorgimenti che consentono di fare ciò che altrimenti non sarebbe possibile fare a causa delle proprie limitazioni, oppure di farlo con minore sforzo, in modo più sicuro, più veloce e accettabile” costituiscono uno strumento di riabilitazione che, inserito al momento giusto e integrato con gli altri strumenti terapeutici disponibili (esercizio terapeutico, farmaci, chirurgia funzionale, ecc.) consente di raggiungere autonomie altrimenti impossibili. Dopo un’introduzione generale sul rapporto tra riabilitazione e ausili, e dopo un excursus generale sulle diverse categorie di ausili, viene descritto il processo che, a partire da una valutazione dettagliata dei problemi presentati dal soggetto con disabilità, porta alla individuazione, e quindi alla prescrizione dell' ausilio, enfatizzando l'importanza dell'educazione all'uso dello stesso e alla verifica a breve e a lungo termine della sua efficacia e utilità.
Anno di pubblicazione: 2013
Tipo di documento: Lezioni
Data ultima modifica: aprile 2013
Pigini L
Ausili ed app per l'accessibilità di tablet e smartphone
Dati editoriali: Dispense Corso di Alta Formazione "Ausili per l'Autonomia e la Partecipazione". Associazione La Nostra Famiglia IRCCS E.Medea
Abstract: La lezione presenta le soluzioni disponibili in commercio per permettere alle persone con disabilità di utilizzare i cosiddetti “dispositivi mobili” (ovvero i telefoni smartphone ed i tablet). Vengono in particolare trattate le opzioni di accessibilità e le soluzioni assistive, sia hardware che software, per i dispositivi con sistema operativo iOS (iPhone, iPad, …) e per quelli basati su sistema operativo Android. La lezione presenta inoltre un’ampia panoramica delle applicazioni software che permettono di utilizzare questo tipo di dispositivi come strumenti per migliorare l'autonomia nelle attività di vita quotidiana.
Anno di pubblicazione: 2019
Tipo di documento: Lezioni
Data ultima modifica: settembre 2019
Pigini L
Esempi di utilizzo dei Portali SIVA ed EASTIN nella valutazione e scelta degli ausili.
Dati editoriali: Dispense Corso di Alta Formazione "Tecnologie per l'Autonomia". Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus
Abstract: La lezione esplora le principali funzionalità dei Portali SIVA ed EASTIN utili nel processo di valutazione e scelta delle Tecnologie Assistive. Viene introdotto il portale EASTIN (European Assistive Technology Network www.eastin.eu), rete di informazione Europea sulle tecnologie assistive, in grado di offrire panoramiche sugli ausili presenti sul mercato europeo. Il Portale SIVA viene presentato nelle sue parti con esempi didattici attraverso un percorso che porta i discenti ad essere in grado di utilizzarlo come guida per la valutazione, la prescrizione e la fornitura degli ausili. La banca dati degli ausili del Portale SIVA permette di effettuare ricerche di prodotti attraverso diverse modalità a seconda delle informazioni in possesso all'utilizzatore e della necessità contingente. Il Portale SIVA, oltre alla banca dati di Ausili, Aziende, Centri, mette a disposizione dell'utilizzatore un'ampia biblioteca di documenti, collegati alle tipologie di ausili presenti nel database, quali schede di approfondimento, casi di studio e idee e altri più generali quali articoli, lezioni, schede monografiche, strumenti di lavoro, tesi, manuali o libri. Altri strumenti utili per la formazione, l'informazione e lo scambio di conoscenze fra operatori, familiari, caregivers sono vademecum, glossario, news, forum, telesportello, seminari on-line.
Anno di pubblicazione: 2013
Tipo di documento: Lezioni
Data ultima modifica: gennaio 2016
Redazione Portale SIVA
Ciclo 2012 di Seminari on-line di Aggiornamento del Portale SIVA
Dati editoriali: Portale SIVA Fondazione Don Carlo Gnocchi
Abstract: Si tratta di un ciclo di dieci seminari previsti per il 2012, in tema di innovazione su ausili e tecnologie assistive, rivolti principalmente agli operatori della riabilitazione. Le lezioni si svolgono on-line, sfruttando una piattaforma di Web Conferencing di semplice utilizzo. La prima parte di questi seminari è costituita da una breve sintesi delle ultime novità recensite nei database del Portale SIVA e del Portale Europeo EASTIN, a cura della Redazione. Segue l’intervento da parte di esperti delle aziende. L’ultima parte è dedicata alle domande e ai contributi dei partecipanti. Di seguito sono disponibili le registrazioni di tutti i seminari svolti finora, in ordine cronologico. Vengono riportati per ciascuno l'azienda ed il titolo della relativa presentazione.
Anno di pubblicazione: 2012
Tipo di documento: Lezioni
Data ultima modifica: maggio 2013
Redazione Portale SIVA
Ciclo 2013 di Seminari on-line di Aggiornamento del Portale SIVA
Dati editoriali: Portale SIVA Fondazione Don Carlo Gnocchi
Abstract: Si tratta di un ciclo di dieci seminari previsti per il 2013, in tema di innovazione su ausili e tecnologie assistive, rivolti principalmente agli operatori della riabilitazione. Le lezioni si svolgono on-line, sfruttando una piattaforma di Web Conferencing di semplice utilizzo. La prima parte di questi seminari è costituita da una breve sintesi delle ultime novità recensite nei database del Portale SIVA e del Portale Europeo EASTIN, a cura della Redazione. Segue l’intervento da parte di esperti delle aziende. L’ultima parte è dedicata alle domande e ai contributi dei partecipanti. Di seguito sono disponibili le registrazioni dei seminari svolti finora,di cui vengono riportati l'organizzazione ed il titolo della relativa presentazione.
Anno di pubblicazione: 2013
Tipo di documento: Lezioni
Data ultima modifica: maggio 2013
Redazione Portale SIVA
Ciclo 2005 di Seminari di Aggiornamento del Portale SIVA
Dati editoriali: Portale SIVA Fondazione Don Carlo Gnocchi
Abstract: Si tratta di un ciclo di sette seminari svoltisi nel 2004, in tema di innovazione su ausili e tecnologie assistive, rivolti principalmente agli operatori della riabilitazione. Di seguito sono disponibili le registrazioni dei seminari stessi, in ordine cronologico.
Anno di pubblicazione: 2005
Tipo di documento: Lezioni
Data ultima modifica: gennaio 2014
Romanò M
L'autonomia nelle attività domestiche
Dati editoriali: Dispense Corso di Alta Formazione "Tecnologie per l'Autonomia". Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus
Abstract: Partendo dall’analisi delle varie sfere di attività della persona, la lezione offre una rassegna di ausili ed accorgimenti che consentono di risolvere i più comuni problemi di autonomia che una persona con disabilità incontra quotidianamente nella propria casa.
Anno di pubblicazione: 2013
Tipo di documento: Lezioni
Data ultima modifica: febbraio 2018
Salatino C
Elementi di accessibilità al PC
Dati editoriali: Dispense Corso di Alta Formazione "Tecnologie per l'Autonomia". Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus
Abstract: La lezione dopo aver introdotto i concetti di ausilio informatico e accessibilità informatica ed aver presentato i principali standard e le normative esistenti in quest'ambito, presenta un'ampia panoramica delle soluzioni per l’accesso al computer da parte di persone con disabilità, con particolare attenzione alle limitazioni motorie. Nella presentazione vengono poi descritte le possibilità di adattamento dei sistemi di ingresso standard (mouse e la tastiera) attraverso, ad esempio, scudi o sistemi software che modificano la risposta di questi dispositivi. Vengono inoltre descritte le tastiere speciali (ad esempio le tastiere ingrandite, ridotte, programmabili, software di tastiera su schermo, …) ed i mouse alternativi a quello standard (trackball, joystick, mouse controllati col capo,…). Infine vengono trattati i sensori di comando e i dispositivi di ingresso alternativi per computer (ad esempio i sistemi di controllo vocale, i puntatori oculari, i sistemi di Brain Computer Interface).
Anno di pubblicazione: 2018
Tipo di documento: Lezioni
Data ultima modifica: marzo 2018
Salatino C
Domotica e ambienti intelligenti: tecnologie per il controllo dell'ambiente
Dati editoriali: Dispense Corso di Alta Formazione "Ausili per l'Autonomia e la Partecipazione". Associazione La Nostra Famiglia IRCCS E.Medea
Abstract: ...
Anno di pubblicazione: 2019
Tipo di documento: Lezioni
Data ultima modifica: settembre 2019
Andrich R
Consigliare gli ausili: organizzazione e metodologia di lavoro dei centri informazione ausili
Dati editoriali: Milano: Fondazione Don Carlo Gnocchi, 1996
Abstract: Il termine "Centro Informazione Ausili", nella sua semplicità, potrebbe trarre in inganno. Non indica, come potrebbe apparire a prima vista, un semplice "sportello informativo", ma una realtà ben più complessa, parte integrante di un servizio di riabilitazione oppure configurata come un servizio a se stante: un nucleo di competenza in grado di svolgere da una lato attività di informazione e orientamento generale nel campo delle tecnologie di ausilio, dall’altro di offrire sostegno professionale personalizzato alla persona con disabilità, ai suoi familiari ed ai vari operatori coinvolti, nel momento di affrontare le prospettive di autonomia, o di miglioramento della qualità della vita, che possono beneficiare dell’uso di ausili tecnologici. Questo volume si propone di offrire ai responsabili e agli operatori dei Centri informazione ausili una serie di linee-guida utili all’organizzazione del servizio e all’impostazione di una corretta metodologia di lavoro. Nascono dalla riflessione dell’èquipe SIVA e dall’osservazione dell’esperienza concreta di anni di lavoro dedicati all’informazione e alla consulenza sia all’interno della Fondazione Don Carlo Gnocchi che presso altre organizzazioni.
Anno di pubblicazione: 1996
Tipo di documento: Manuali o libri
Data ultima modifica: aprile 2003
Andrich R
Valutare, consigliare, prescrivere gli ausili
Dati editoriali: Quaderni della Fondazione Don Gnocchi n.8, Milano 2015
Abstract: Questo manuale si propone di offrire agli operatori della riabilitazione una sintetica guida al mondo degli ausili, e in generale a tutto ciò che la tecnologia mette oggi a disposizione per l'autonomia personale, l'autonomia familiare e la partecipazione sociale delle persona con disabilità. La prima parte è dedicata al chiarimento del ruolo degli ausili e di altri facilitatori ambientali (accessibilità, assistenza personale ecc...) nell'ambito di un progetto riabilitativo, assistenziale o educativo individualizzato, e di come condurre un'adeguata valutazione dei bisogni della persona per giungere a proporre soluzioni efficaci ed efficienti, ossia appropriate. Il percorso che va dal riconoscimento del bisogno alla realizzazione della soluzione è sviluppato in quattro tappe: momento progettuale, momento decisionale, momento attuativo e momento verificativo. La seconda parte entra in specifici dettagli pertinenti a varie categorie di ausili: ausili protesici ed ortesici, ausili per la postura, ausili per la mobilità, casa e attività della vita quotidiana, controllo ambientale e domotica, accessibilità informatica, comunicazione aumentativa, ausili nel contesto scolastico, ausili nel contesto lavorativo. L'ultima parte presenta i principali strumenti di lavoro necessari agli operatori che svolgono il lavoro di valutazione individualizzata degli ausili. La guida è corredata da una ricca iconografia, in gran parte basata su foto originali realizzate con la collaborazione di operatori e utenti dell'IRCCS Fondazione Don Gnocchi di Milano.
Anno di pubblicazione: 2015
Tipo di documento: Manuali o libri
Data ultima modifica: aprile 2015
Eustat Consortium
Tecnologie per l'autonomia: linee guida per i formatori
Dati editoriali: Milano: European Commission, 1999
Abstract: Questo libro, noto anche come le "Linee-guida EUSTAT", è stato pensato come uno strumento di lavoro per coloro che svolgono attività di formazione dirette a persone con disabilità, loro familiari o assistenti personali, in altre parole a tutte le persone che possono essere considerate utenti di tecnologie di ausilio all’autonomia. Si rivolge pertanto ad associazioni di persone disabili, gruppi di auto-aiuto, operatori di servizi sociali o di riabilitazione, operatori dell’educazione e a chiunque sia interessato ad approfondire il ruolo degli ausili nello sviluppo dell’autonomia e nel perseguire progetti di vita indipendente. Articolato in sei capitoli, il libro chiarisce alcuni concetti di base relativi agli ausili e al loro ruolo per la persona e per la società, analizza i bisogni formativi degli utenti, aiuta a stabilire gli obiettivi e le priorità della formazione, e infine propone metodologie e strumenti per la progettazione e la realizzazione di iniziative educative nel settore. Il primo capitolo (Le linee Guida in sintesi) espone gli obiettivi del libro e definisce il lettore ideale cui esso si rivolge. Offre inoltre una rapida panoramica dei concetti presentati nei capitoli successivi, costituendo così un’utile sintesi per gli organizzatori di iniziative formative. Il secondo capitolo (Concetti di base) definisce alcuni concetti fondamentali inerenti la disabilità e gli ausili, che si ritiene debbano essere padroneggiati dai formatori prima di intraprendere qualunque iniziativa educativa nel settore. Il terzo capitolo (Definire obiettivi e metodi) aiuta a formulare gli obiettivi della formazione, a definirli sulla base di una terminologia condivisa, e a prendere decisioni in merito a possibili priorità e fattori critici. Il quarto capitolo (Organizzare il percorso formativo) affronta la concreta organizzazione di iniziative educative, ivi compresi il processo di progettazione, la scelta degli argomenti da trattare, gli stili e le metodologie pedagogiche, nonché gli aspetti pratici e logistici. Il quinto capitolo (Adattarsi all’utenza) esamina i fattori che vanno considerati per andare incontro ai bisogni di chi apprende, in modo da assicurare che le nozioni trasmesse entrino a far parte in modo stabile del bagaglio di conoscenze degli allievi, risultino utili nella vita quotidiana e promuovano realmente l’autonomia. Il sesto capitolo, infine, presenta quali casi di studio tre iniziative di formazione per utenti che si sono tenute nel 1998 in Italia, Belgio e Francia. Esse riflettono molti concetti che sono stati discussi in questo libro, ed offrono un esempio concreto di come questi possano concretamente essere messi in pratica.
Anno di pubblicazione: 1999
Tipo di documento: Manuali o libri
Data ultima modifica: giugno 2008
Eustat Consortium
Pronti...via! Come scegliere l'ausilio giusto per la propria autonomia
Dati editoriali: Milano: European Commission, 1999
Abstract: Si tratta di un manuale formativo di base per le persone con disabilità che utilizzano ausili. Può essere utilizzato come testo di autoistruzione che prepara l'utente alla scelta dei propri ausili, oppure come libro di testo per iniziative formative dirette agli gli utenti. Per questo è scritto in un linguaggio semplice, lineare, e comprensibile a tutti. Otto capitoli accompagnano il lettore, gradualmente, dalla presentazione dei primi elementi di conoscenza degli ausili (come scegliere un ausilio, come andare alla ricerca di informazioni) alla riflessione più approfondita su alcune implicazioni a livello individuale e sociale. In tal modo, il manuale rivela la sua utilità sia per il neofita che per l'utente esperto di ausili. Aiutando il lettore ad acquisire una conoscenza approfondita del settore, può risultare efficace non solo per migliorare la propria autonomia personale, ma anche per imparare ad aiutare gli altri mettendo loro a disposizione la propria esperienza di disabilità. Per questo scopo propone anche alcuni elementi di peer counselling. Ad alcune considerazioni introduttive, seguono i primi tre capitoli (Prepararsi ad acquisire gli ausili; Scegliere e ottenere gli ausili; e Il sistema pubblico di fornitura degli ausili), i quali offrono una metodologia semplice ed efficace per analizzare le attività della propria vita quotidiana, identificare le difficoltà per le quali l'adozione di un ausilio potrebbe essere utile, e mettere in evidenza tutti gli elementi di cui l'utente deve essere consapevole quando va alla ricerca di informazioni e consulenza o quando accede ad un servizio pubblico di fornitura degli ausili. Nel capitolo successivo vengono presentati alcuni esempi (Persone e ausili: storie di successi) che illustrano come gli ausili abbiano risolto alcuni problemi nella vita reale di cinque persone disabili. Segue una descrizione sintetica (Conoscere gli ausili) degli ausili e dei servizi esistenti, accompagnata anch'essa da esempi pratici e fotografie. Il capitolo 6 (Fonti di informazione e consulenza personale sugli ausili) prende in considerazione gli strumenti ed i servizi informativi esistenti, nonché le modalità per accedervi. Nel capitolo 7 (Per chi vuol saperne di più) l'angolo visuale si sposta da una prospettiva individuale ad una più estesamente sociale, affrontando temi come l'impatto degli ausili nella società, comunicare efficacemente con gli operatori del settore, prepararsi ad accogliere positivamente le continue evoluzioni dei prodotti tecnologici. Il capitolo finale (La sfida successiva: da utente a consulente) presenta i principi del peer counselling e offre idee, metodologie e suggerimenti per quegli utenti esperti di ausili che desiderino mettere la loro conoscenza a disposizione dei neofiti.
Anno di pubblicazione: 1999
Tipo di documento: Manuali o libri
Data ultima modifica: giugno 2008
Impact Consortium
Impact - Modulo Introduttivo: Conoscere gli ausili
Dati editoriali: Eindhoven: European Commission
Abstract: Obiettivo di questo Manuale è fornire un quadro generale di cosa sono le tecnologie di ausilio, di qual è il loro ruolo e di quali implicazioni esse abbiano per i loro diretti utenti e per la società nel suo complesso. Una narrazione scorrevole e ricca di esempi conduce il lettore 1) conoscere le problematiche della disabilità e dell’invecchiamento, almeno quanto basta per comprendere ed apprezzare l’importanza degli ausili, 2) conoscere le principali tipologie di ausili e prendere coscienza della grande varietà di prodotti, attrezzature ed applicazioni esistenti, 3) capire che la situazione attuale – per quanto riguarda la disponibilità degli ausili e la conoscenza degli stessi da parte di chi ne avrebbe reale bisogno – è ancora ben lungi dall’essere soddisfacente, 4) cogliere la responsabilità ed il ruolo cruciale che ciascun servizio dell’apparato socio sanitario – e ciascun operatore in seno ad esso – può esercitare per migliorare la situazione, e infine 5) sensibilizzare al ruolo che ogni operatore sanitario, sociale o socio-assistenziale può svolgere come intermediatore del bisogno nel campo degli ausili. Il manuale costituisce il modulo introduttivo del pacchetto formativo IMPACT, messo a punto con il supporto della Commissione Europea per sensibilizzare varie categorie di operatori socio sanitari al ruolo e all’importanza che le tecnologie di ausilio hanno nel migliorare la qualità di vita delle persone con disabilità.
Anno di pubblicazione: 1999
Tipo di documento: Manuali o libri
Data ultima modifica: maggio 2013
Andrich R
Strumento SCAI (Siva Cost Analysis Instrument): Foglio di lavoro versione italiana e inglese
Dati editoriali: Milano: Fondazione Don Gnocchi
Abstract: Lo strumento SCAI (Siva Cost Analysis Instrument), sviluppato dall'IRCCS S.Maria Nascente della Fondazione Don Gnocchi nell'ambito di una ricerca finalizzata del Ministero della Salute, e successivamente perfezionato in varie versioni, consente la stima dei costi complessivi dei facilitatori ambientali (ausili tecnici, assistenza personale, adattamenti ambientali) che intervengono nei programmi riabilitativi o assistenziali mirati all'autonomia personale e familiare. Lo strumento è liberamente scaricabile nella sua versione più recente (2011), in formato Excel o PDF, sia in lingua italiana che inglese.
Anno di pubblicazione: 2012
Tipo di documento: Strumenti di lavoro
Data ultima modifica: aprile 2013
Andrich R
Modello SIVA per la Relazione Ausili
Dati editoriali: Portale SIVA Fondazione Don Carlo Gnocchi
Abstract: La scelta individualizzata dell'ausilio richiede un'accurata valutazione: mettere a fuoco il problema dell'utente, stabilire obiettivi realistici e condivisi, esplorare possibili soluzioni, individuare quelle ritenute più appropriate e sostenibili, fornire ogni informazione utile per poterle realizzare. E' buona prassi documentare l'esito della valutazione in una relazione di valutazione ausili, che sintetizzi le analisi e le prove effettuate, descriva gli ausili e gli adattamenti ambientali consigliati e alleghi ogni documentazione necessaria. Per quanto riguarda gli ausili fornibili a carico del Servizio Sanitario Nazionale, una buona relazione di valutazione sarà preziosa per il medico prescrittore per documentare l'appropriatezza della prescrizione. Ma il "percorso ausilio" non finisce qui: occorrerà poi un momento di verifica - per esaminare la congruità degli ausili acquisiti o degli adattamenti ambientali realizzati - e poi ancora un momento di follow-up a distanza di qualche mese, per misurare l'efficacia e l'utilità dell'intervento. Il MODELLO SIVA PER LA RELAZIONE DI VALUTAZIONE AUSILI - che qui rendiamo liberamente disponibile a chiunque interessato - è predisposto per documentare l'intero percorso. Si compone di quattro parti: 1) Relazione di Valutazione 2) Relazione di Verifica 3) Relazione di Follow-up e 4) Dati statistici. E' il risultato vari anni di ricerca multicentrica e sperimentazione dell'IRCCS Fondazione Don Gnocchi, nell'ambito del programma di Ricerca Biomedica del Ministero della Salute). NOTA TECNICA: il file è un PDF a campi compilabili, creato con un software specializzato (Adobe LiveCycle Designer) ma utilizzabile con un normale lettore gratuito di file PDF (es. Acrobat Reader DC). A seconda del browser Internet e della versione di Acrobat Reader di cui si dispone, potrebbero verificarsi delle difficoltà nell'apertura della scheda (un tipico messaggio è "To view the full contents of this document, you need a later version of the PDF viewer"). In tal caso si consiglia di scaricare il file sul proprio computer (click destro > Salva link con nome) e poi aprirla con Acrobat Reader in locale; se persistono ancora difficoltà occorrerà scaricare (gratuitamente) l'ultima versione di Acrobat Reader da www.adobe.com. I dati inseriti nella scheda possono anche essere esportati in formato XML per poter essere archiviati, richiamati all'occorrenza, ed elaborati per scopi comparativi o statistici (queste operazioni richiedono però alcune competenze di base di programmazione).
Anno di pubblicazione: 2018
Tipo di documento: Strumenti di lavoro
Data ultima modifica: settembre 2019
Batavia A, Hammer G
Lo strumento di Batavia e Hammer per la valutazione funzionale degli ausili
Dati editoriali: Portale SIVA Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus
Abstract: Questa checklist, elaborata nel 1990 dai ricercatori americani A.Batavia e G.Hammer intervistando un vasto campione di persone utilizzatrici di ausili, comprende diciassette criteri utili per la valutazione comparativa tra modelli diversi di ausili appartenenti alla stessa tipologia. I criteri sono: accessibilità economica, compatibilità tecnica, riparabilità autonoma, affidabilità, durabilità, facilità di montaggio, facilitrà di manutenzione, efficacia, flessibilità, facilità di apprendimento, manovrabilità, accettabilità personale, comfort, sicurezza, trasportabilità, assi curabilità, assistenza tecnica. Per ciascun criterio, la checklist suggerisce di assegnare a ciascun ausilio un voto (es. “basso”, “medio”, “alto”) e una priorità, in modo da poter costruire un giudizio comparativo complessivo.
Anno di pubblicazione: 1996
Tipo di documento: Strumenti di lavoro
Data ultima modifica: aprile 2013
Day H, Jutay J (traduz. Pedroni F, Andrich R)
Strumento PIADS (Psychosocial Impact of Assistive Devices Scale) - versione italiana
Dati editoriali: Dispense Corso di Alta Formazione "Tecnologie per l'Autonomia". Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus
Abstract: Il PIADS (Psychosocial Impact of Assistive Devices Scale) è un questionario autocompilato dall’utente dopo che questi abbia acquisito una certa familiarità e competenza d’uso dell’ausilio. Esso si presenta sostanzialmente come un “sondaggio” dell’impatto interiore che l’ausilio ha avuto sulla persona: attraverso 26 domande cerca di rilevare se e in che misura l’ausilio abbia apportato una percezione di cambiamento rispetto alla propria adattabilità (disponibilità a nuove esperienze – 6 domande), abilità (capacità di fare fronte alle attività e sfide quotidiane – 12 domande) e autostima (sicurezza e fiducia in se stesso – 8 domande). Si risponde ad ogni domanda su una scala visiva marcata da -3 a + 3. Per esempio, in risposta alla domanda relativa alla voce “indipendenza” l’utente marcherà un punto della scala tra -3 (l’ausilio ha fortemente limitato la mia indipendenza) e +3 (l’ausilio ha fortemente migliorato la mia indipendenza); il significato del punto centrale (zero) sarà in questo caso “l’ausilio non ha modificato la mia indipendenza. Il punteggio complessivo (somma dei punteggi diviso il numero di items) risulterà anch’esso compreso tra -3 e + 3 per ciascuna delle tre dimensioni.
Anno di pubblicazione: 2012
Tipo di documento: Strumenti di lavoro
Data ultima modifica: aprile 2013
Demers L, Weiss-Lambrou R, Ska B (traduz. Fucelli P, Andrich R)
Strumento QUEST (Quebec User Evaluation of Satisfaction with Assistive Technology) - versione italiana
Dati editoriali: Dispense Corso di Alta Formazione "Tecnologie per l'Autonomia". Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus
Abstract: Lo strumento QUEST (Quebec User Evaluation of Satisfaction with Technical Aids) è un questionario autocompilato, originalmente sviluppato in Canada e attualmente in uso in vari Paesi, che valuta la soddisfazione dell’utente sia nei confronti dell'ausilio adottato che del servizio di fornitura. Esso pone otto domande relative al grado di soddisfazione rispetto all’ausilio in uso e quattro domande rispetto ai servizi associati alla fornitura dello stesso. L’utente risponde ad ogni domanda con un punteggio che va da 1 (del tutto insoddisfatto) a 5 (molto soddisfatto), e può aggiungere, se crede, ulteriori commenti in testo libero. Il punteggio totale (somma dei punteggi diviso il numero di risposte) può pertanto oscillare tra 1 e 5 per ciascuna delle tre dimensioni che vengono analizzate separatamente (soddisfazione rispetto al prodotto; soddisfazione rispetto al servizio; soddisfazione complessiva). All’utente è anche richiesto di specificare le tre voci che personalmente ritiene essere le più importanti per quello specifico ausilio.
Anno di pubblicazione: 2003
Tipo di documento: Strumenti di lavoro
Data ultima modifica: aprile 2013
EATS Consortium
Strumento EATS (Efficiency of Assistive Technology and Services)
Dati editoriali: CMT Department of Health and Society, Linkoping University, Sweden
Abstract: EATS è una batteria di strumenti per valutare i benefici che l'utente / paziente ottiene da un intervento riabilitativo, in particolare dall'adozione di un ausilio tecnico. E 'stato sviluppato tra il 1997 e il 1999 nell'ambito del progetto EATS (Efficiency of Assistive Technology and Services - una ricerca finanziata dall'Unione Europea) da un Consorzio di cinque Centri situati in Svezia, Norvegia, Italia e Olanda. Gli strumenti inclusi nella batteria sono generici, consentono ossia di effettuare confronti tra interventi riabilitativi diversi e tra diverse tipologie di utenti. EATS si compone di due strumenti: l'IPPA (Individually Prioritised Problems Analysis), che è destinato a misurare quanto l'intervento sia riuscito a diminuire i problemi incontrati nella vita quotidiana da una persona con disabilità, e la PIRS (Problems Impact Rating Scale ), una scala visiva analogica VAS) utile a misurare quanto tali problemi possano incidere nella vita quotidiana. Inoltre, il kit comprende una versione a cinque dimensioni del EuroQol, (EQ-5D), uno strumento standardizzato di misura generica della qualità della vita, integrato con due domande aggiuntive.
Anno di pubblicazione: 2002
Tipo di documento: Strumenti di lavoro
Data ultima modifica: marzo 2014
Eustat Consortium
Strumento EUSTAT per l'analisi dei bisogni dell'utente
Dati editoriali: Dispense Corso di Alta Formazione "Tecnologie per l'Autonomia". Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus
Abstract: Lo studio europeo EUSTAT (Empowering Users Through Assistive Technology), oltre a mettere a punto un corredo di materiale formativo per l'educazione delle persone con disabilità all'autonomia tramite l'uso di ausili, ha elaborato uno strumento di analisi del bisogno che aiuta utente ed operatore, tramite la compilazione di una coppia di schede, di identificare con maggior precisione le esigenze dell'utente al fine di formulare obiettivi di intervento. La prima scheda (analisi delle attività problematiche) propone un elenco di 22 attività tipiche della vita quotidiana (che l’utente può liberamente completare aggiungendo eventuali altre attività) chiedendo di descrivere con una frase – solo per quelle attività che presentano qualche difficoltà – in cosa consiste esattamente il problema. La seconda scheda, da compilarsi poi per ciascuna di quelle attività che erano state identificate nella prima scheda come problematiche, chiede di approfondire ulteriormente la descrizione del problema, indicando ad esempio il luogo, i tempi e le circostanze, cosa ci si aspetta per il futuro, e se si ha già qualche idea su come risolverlo.
Anno di pubblicazione: 2013
Tipo di documento: Strumenti di lavoro
Data ultima modifica: maggio 2013
Ministero della Salute
Nomenclatore Tariffario delle Protesi e degli Ausili (DPCM 12/01/2017)
Dati editoriali: Gazzetta Ufficiale 18/03/2017
Abstract: Il Nomenclatore Tariffario delle Protesi e degli Ausili elenca le tipologie di ausilio (con relative lavorazioni, aggiuntivi e riparazioni) fornibili a carico del Servizio Sanitario Nazionale italiano, su prescrizione medica. Non è un documento a sé stante ma fa parte di un più ampio Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM 12/01/2017) che stabilisce i Livelli Minimi di Assistenza (LEA) esigibili dai cittadini su tutto il territorio nazionale. Il documento scaricabile contiene un estratto di questo Decreto, che raccoglie tutto ciò che esso stabilisce a riguardo dell'assistenza protesica. La prima parte (Estratto Gazzetta Ufficiale 18/3/2017) riporta gli articoli riguardanti l'erogazione sia dei dispositivi medici monouso (art. 10/11/12) che dei veri e propri ausili (art. 17/18/19). Seguono rispettivamente l'Allegato 2 del DPCM (Nomenclatore dei Dispositivi Monouso), l'Elenco 1 dell'Allegato 5 (Nomenclatore degli Ausili su Misura), l'Elenco 2a dell'Allegato 5 (Nomenclatore degli Ausili di Serie che richiedono la messa in opera da parte del tecnico abilitato), l'Elenco 2b dell'Allegato 5 (Ausili di Serie pronti per l'Uso), l'Allegato 11 (Modalità di erogazione dei dispositivi medici monouso) e l'Allegato 12 (Modalità di erogazione delle prestazioni di assistenza protesica).
Anno di pubblicazione: 2017
Tipo di documento: Strumenti di lavoro
Data ultima modifica: settembre 2022
Redazione Portale SIVA
Regolamento d'accesso alle strutture della Fondazione Don Gnocchi delle aziende venditrici di ausili
Dati editoriali: Portale SIVA Fondazione Don Carlo Gnocchi
Abstract: Scopo del regolamento è disciplinare in modo opportuno l'accesso delle aziende venditrici di ausili alle strutture della Fondazione Don Gnocchi. Riguarda sia aziende scelte liberamente come propri fornitori da utenti in cura presso strutture della Fondazione, sia aziende occasionalmente invitate dagli operatori di Fondazione a collaborare nell’individuazione degli ausili più idonei all’utente portando in visione ausili e offrendo la consulenza gratuita dei propri tecnici senza impegnare l’utente o la Fondazione all’acquisto. L’istruzione si applica all’interno di tutti i Presidi della Fondazione Don Gnocchi, nei servizi interessati dalla fornitura di ausili ai utenti, definendo responsabilità e ruoli in modo da prevenire possibili controversie.
Anno di pubblicazione: 2018
Tipo di documento: Strumenti di lavoro
Data ultima modifica: settembre 2022
Wessels R,Persson J,Lorentsen O,Andrich R,Ferrario M,Oortwijn W,VanBeekum T, Brodin H, de Witte L
Strumento IPPA (Individual Prioritised Problems Assessment) - versione italiana
Dati editoriali: Dispense Corso di Alta Formazione "Tecnologie per l'Autonomia". Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus
Abstract: IPPA è uno strumento di misura dell'efficacia degli ausili, nel senso che consente di valutare in che grado l'ausilio ha permesso di raggiungere determinati obiettivi stabiliti precedentemente alla fornitura dello stesso. La somministrazione dell’IPPA prevede due interviste alla persona che utilizza l’ausilio: una prima intervista nel momento in cui la scelta dell’ausilio è stata effettuata ma l’utente non ha ancora iniziato ad utilizzarlo, e una seconca intervista dopo alcuni mesi di utilizzo. Nella prima intervista, all’utente si chiede di indicare sette problemi che egli si aspetta di risolvere o di gestire meglio grazie all’ausilio, e quindi di pesare ciascun problema in termini di importanza e difficoltà; nella seconda intervista si chiede invece di indicare il grado di difficoltà che l’utente incontra rispetto agli stessi problemi, ora che utilizza l’ausilio. La differenza tra la media pesata dei punteggi assegnati nelle due interviste rappresenta un indicatore di efficacia percepita dell’ausilio (indicatore IPPA). Lo strumento è disponibile in versione cartacea (PDF) e come foglio di lavoro (EXCEL) contenente il calcolo automatico dei punteggi.
Anno di pubblicazione: 2012
Tipo di documento: Strumenti di lavoro
Data ultima modifica: maggio 2013
Avi U H
L’importanza dell’ausilio nella vita sociale di una persona: analisi con gli strumenti QUEST e PIADS
Dati editoriali: Tesi Corso di Perfezionamento "Tecnologie per l'Autonomia". Università Cattolica Milano e Fondazione Don Gnocchi, a.a. 2003-2004
Abstract: Si propone l’introduzione di due strumenti di misurazione dell’outcome (il QUEST – Quebec User Evaluation of Satisfaction with Assistive Technology – e il PIADS – Psychosocial Impact of Assistive Devices Scale) in un Centro di Consulenza Ausili, situato nella Provincia Alto Adige e gestito dalla cooperativa sociale independent L. Dopo poco più di un anno d’attività l’equipe vede la necessità di introdurre nel proprio processo di consulenza sugli ausili tecnologici ed informatici uno strumento che dia il giusto peso all’opinione dei propri utenti, e che di conseguenza porterà ad un miglioramento dell’attività del centro. L’elaborato persegue quindi lo scopo di tradurre innanzitutto gli strumenti anche nella lingua tedesca, per garantire una somministrazione all’intera utenza bilingue della cooperativa, di inserire poi gli strumenti nei processi dell’attività di consulenza e un preciso momento in cui i questionari vengono sottoposti all’utenza. Infine i due strumenti verranno proposti agli utenti già esistenti dell’anno 2003 e l’elaborato esporrà i risultati ottenuti.
Anno di pubblicazione: 2004
Tipo di documento: Tesi
Data ultima modifica: dicembre 2004
Beltrami L
Nataly: miglior qualità di vita, nonostante tutto
Dati editoriali: Tesi Corso di Perfezionamento "Tecnologie per l'Autonomia". Università Cattolica Milano e Fondazione Don Gnocchi, a.a. 2001-2002
Abstract: Nel 1997 a Nataly, all’età di 57 anni, viene diagnosticata una Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA); la malattia incalza, già a fine anno Nataly non è più in grado di comunicare verbalmente e nel 1998 non riesce più a deambulare. Nataly è vedova, le figlie si trovano improvvisamente catapultate in una realtà molto difficile da gestire e non ricevono dalle istituzioni quell’aiuto, quelle indicazioni, quei consigli utili per affrontare la situazione. Vengono acquistati un letto, un materasso, un vello antidecubito, una carrozzina, un riduttore per WC... vengono prescritti e autorizzati un sollevatore elettrico (che la paziente non ha mai voluto usare perché si sente "soffocare") e un montascale per poter raggiungere il giardino dall’appartamento dove Nataly vive al primo piano. Nel maggio 2001 una delle figlie si rivolge al nostro servizio per sapere se esistono ausili per comunicare (..ha sentito qualcosa per televisione..) e da qui inizia un percorso che porterà ad un programma di riabilitazione fisiokinesiterapica a domicilio ed alla prescrizione e fornitura di ausili (un comunicatore, una carrozzina idonea per Nataly, una sedia girevole per vasca). E per Nataly migliora la qualità di vita.. nonostante tutto.
Anno di pubblicazione: 2002
Tipo di documento: Tesi
Data ultima modifica: maggio 2003
Ciot C
Quando si può fare di più che parlare con gli occhi: a piccoli passi verso l’autonomia. Il caso di Pietro
Dati editoriali: Tesi Corso di Perfezionamento "Tecnologie per l'Autonomia". Università Cattolica Milano e Fondazione Don Gnocchi, a.a. 2003-2004
Abstract: Pietro ha sei anni e mezzo ed una diagnosi di tetraparesi distonica ed anartria, una funzionalità ridotta agli arti superiori e riesce ad articolare solo alcune parole, ma dimostra buona capacità di comprensione. Il presente elaborato ricostruisce l’itinerario verso l’autonomia percorso dal bambino, insieme ai suoi familiari ed agli operatori del centro di riabilitazione che lo ha in carico. Un’esperienza segnata inizialmente dalla fatica di separarsi dalla madre che si esprimeva col rifiutare ogni persona ed ambiente non familiari. Poi, lentamente, l’instabilità emotiva si è ridotta, Pietro ha iniziato a percepirsi come capace di fare, ha conosciuto la gratificazione che ne deriva, i suoi interessi si sono ampliati. Da qui ha preso avvio il progetto finalizzato a definire modalità ed individuare ausili che permettessero a Pietro di interagire con l’ambiente circostante e di partecipare attivamente alla attività didattica. Una volta verificato che, pur compromesso, l’arto superiore destro era il segmento corporeo più funzionale, a Pietro è stata prescritta un’ortesi per mantenere l’allineamento del polso e del dito indice. In questo modo egli, che già era in grado di gestire un dispositivo a scansione automatica, può utilizzare un comunicatore con uscita in voce azionabile mediante la selezione diretta dei tasti. Inoltre per la realizzazione di unità didattiche personalizzate è stato individuato un software “aperto” multimediale. Infine è stata proposta una carrozzina posturale che, fra le altre cose, gli permetterà di portare con sé il comunicatore nonché di svolgere l’attività al computer evitando defatiganti spostamenti dal passeggino alla sedia come accadeva in precedenza.
Anno di pubblicazione: 2004
Tipo di documento: Tesi
Data ultima modifica: dicembre 2004
De Lauso L
Single ad ogni costo! Il caso di Alberto
Dati editoriali: Tesi Corso di Perfezionamento "Tecnologie per l'Autonomia". Università Cattolica Milano e Fondazione Don Gnocchi, a.a. 1999-2000
Abstract: Alberto, ingegnere di 72 anni, vive da solo al secondo piano di una palazzina senza ascensore. Pensionato da alcuni anni, mantiene ancora un’attività di appoggio alla preparazione di giovani ingegneri e di collaborazione esterna con ditte straniere; coltiva inoltre interessi culturali quali musica classica e mostre d’arte che lo portano anche all’estero. In seguito all’intervento chirurgico di protesi d’anca arriva nella struttura riabilitativa in condizioni funzionali molto ridotte. L’intervento riabilitativo è rivolto al ripristino della maggiore autonomia e sicurezza possibile del paziente nell’ambito domestico, nelle attività della vita quotidiana, nella deambulazione, nei trasferimenti in ambiente esterno, nel superamento di barriere architettoniche, nell’interazione col mondo esterno, nei trasporti
Anno di pubblicazione: 2000
Tipo di documento: Tesi
Data ultima modifica: maggio 2003
Di Benedetto MR
Le sue mille possibilità nonostante tutto: il caso di Francesco
Dati editoriali: Tesi Corso di Perfezionamento "Tecnologie per l'Autonomia". Università Cattolica Milano e Fondazione Don Gnocchi, a.a. 2003-2004
Abstract: Francesco è un ragazzo di sedici anni con esiti di Paralisi Cerebrale Infantile e con notevoli problemi visivi, situazione che ha influito in maniera decisiva nello sviluppo delle sue capacità cognitive. È dotato di notevole voglia di vivere e relazionarsi con gli altri. Seguito dalla scrivente in trattamento fisioterapico dall’età di tre anni ha raggiunto attualmente una discreta autonomia deambulatoria. In questo periodo è inserito in una prima superiore e frequenta un centro socio educativo. Il progetto esposto nella tesi, mirante alla conquista di una maggiore autonomia, prevede l’uso di ausili atti a rendergli la vita più soddisfacente in tre settori: 1) mobilità esterna attraverso l’individuazione di una carrozzina maneggevole per lui e per i familiari o gli operatori che ruotano intorno a lui. È stata scelta la carrozzina ad autospinta posteriore. 2) Autonomia nella cura della propria persona legata in particolare al momento del bagno: si propone il sedile per vasca. 3) Accessibilità informatica e possibilità di scrittura attraverso l’individuazione di opportuni adeguamenti per computer e di programmi specifici. Sono stati scelti: tastiera speciale espansa, emulatore di tastiera, software per decodifica informazioni video, software per visualizzazione ingrandita, software per apprendimento della matematica, software per apprendimento del valore monetario, software per l’esercizio di abilita' percettive, software per disegnare, software per elaborazione di testi. Compiuta un’analisi dettagliata della numerose proposte offerte, aventi ognuna notevoli vantaggi in un senso o nell’altro, è stata operata una scelta oculata anche in vista del risvolto economico. Per quanto riguarda il primo punto, la carrozzina è già stata concessa. Al più presto si avvierà il procedimento perché possano essere forniti anche gli altri ausili scelti e proposti per gli altri due punti.
Anno di pubblicazione: 2004
Tipo di documento: Tesi
Data ultima modifica: dicembre 2004
Ferraro M
Independence ToDay - la protesi come strumento per l’autonomia: il caso di Paolo
Dati editoriali: Tesi Corso di Perfezionamento "Tecnologie per l'Autonomia". Università Cattolica Milano e Fondazione Don Gnocchi, a.a. 1999-2000
Abstract: L’elaborato propone il caso di Paolo, giovane di anni 23, amputato bilaterale al terzo distale di avambraccio. Il desiderio di realizzarsi, di dare sempre il meglio di sé ignorando i pregiudizi degli altri, la voglia di vivere intensamente e di socializzare, lo hanno convinto ad applicare, presso il nostro Centro, le protesi. Protesi con cui egli ha misurato la propria diversità, confrontando le proprie capacità, le proprie prestazioni, il proprio ruolo, le proprie caratteristiche fisiche e comportamentali con quelle degli individui “normali”. Un incontro magico, quello con gli ausili, capace di dare una nuova vita sportiva, universitaria e lavorativa ad un ragazzo che si è scoperto capace di trionfare sulle sue disavventure. Nel lavoro che segue sono analizzati i vari aspetti e le varie fasi che hanno condotto Paolo e chi si è relazionato con lui, ad un soddisfacente livello di gratificazione nel vedere raggiunti i principali obiettivi prefissati: cura della propria persona, autonomia di mobilità, reinserimento lavorativo, continuazione degli studi presso l’università, ripresa del suo sport: il tennis.
Anno di pubblicazione: 2000
Tipo di documento: Tesi
Data ultima modifica: maggio 2003
Fileni G.
Riscoprire la qualità della vita: Salvatore
Dati editoriali: Tesi Corso di Perfezionamento "Tecnologie per l'Autonomia". Università Cattolica e Fondazione Don Gnocchi, a.a. 2010-2011
Abstract: Il lavoro riassume la situazione di Salvatore, anziano, vedovo, che gradualmente perde la capacità di svolgere le attività della vita quotidiana. Salvatore è vigile, collaborante e propenso a sperimentare nuovi strumenti che gli permettano di svolgere nuovamente alcune autonomie per lui fondamentali della sua routine quotidiana e tornare a ricoprire i ruoli per lui significativi. Le problematiche principali della sua condizione sono date da un ipotono-ipotrofia muscolare generalizzata a tutti e quattro gli arti e dalla presenza di parestesie e ipoestesie soprattutto a livello degli arti superiori e dell’arto inferiore sinistro, che non gli permettono né il raggiungimento della postura eretta né la capacità di prensione di oggetti di qualsiasi forma e dimensione. Sperimentando questa nuova condizione di disabilità, Salvatore prova le sensazioni di sentirsi inutile, inadatto alla sua nuova vita, non più in grado di decidere cosa sia più giusto per lui, chiedendosi anche, talvolta, quale sia il motivo della sua esistenza. L’intento dell’elaborato è quello di descrivere come sia stato possibile effettuare un miglioramento della qualità di vita di Salvatore, facilitando determinate attività per lui significative. In particolare verrà descritto come, ponendo Salvatore e le sue esigenze al centro di tutto l’intervento, sia stato possibile individuare delle soluzioni idonee e ben accettate dal protagonista e dalla sua famiglia.
Anno di pubblicazione: 2011
Tipo di documento: Tesi
Data ultima modifica: dicembre 2011
Lando M.
Gli ausili per l’accessibilità informatica
Dati editoriali: Tesi Corso di Perfezionamento "Tecnologie per l'Autonomia". Università Cattolica e Fondazione Don Gnocchi, a.a. 2010-2011
Abstract: Per accessibilità informatica si intende la possibilità anche per persone con disabilità motoria o sensoriale di accedere ad un ambiente informatico. Gli strumenti informatici assumono sempre maggiore importanza nelle attività della vita quotidiana di tutti e possono rappresentare una risorsa fondamentale per le persone con disabilità divenendo strumenti per lavorare, per comunicare, per apprendere, per partecipare alla vita sociale. Nel presente elaborato si andranno a descrivere le soluzioni hardware e software, che opportunamente selezionate e personalizzate, possono rendere possibile l’utilizzo del computer anche alle persone con disabilità motoria o sensoriale (in particolare visiva) e migliorare così la loro autonomia e la qualità di vita. Verranno fornite inoltre alcune informazioni sulla modalitá di prescrizione di tali ausili. Nell’ultima parte dell’elaborato verrà riportato come esempio un caso clinico per il quale, all’interno del progetto riabilitativo, uno degli obiettivi era quello di trovare degli ausili per l’accesso al computer che è diventato strumento per l’apprendimento.
Anno di pubblicazione: 2011
Tipo di documento: Tesi
Data ultima modifica: dicembre 2011
Leonzio M
La comunicazione aumentativa alternativa nell’autismo
Dati editoriali: Tesi Corso di Perfezionamento "Tecnologie per l'Autonomia". Università Cattolica Milano e Fondazione Don Gnocchi, a.a. 2011-2012
Abstract: La Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) è “un’area della pratica clinica che cerca di ridurre, contenere, compensare la disabilità temporanea e permanente di persone che presentano un grave disturbo della comunicazione sia sul versante espressivo, che ricettivo, attraverso il potenziamento delle abilità presenti, la valorizzazione delle modalità naturali e l’uso di modalità speciali” (Rivarola, 2009). La CAA è un insieme di conoscenze, tecniche, metodi e tecnologie con lo scopo di facilitare la comunicazione orale e scritta. La valutazione, la scelta e la personalizzazione degli ausili di comunicazione sono parte integrante di un intervento di CAA. L’ autismo è caratterizzato da un’alterazione qualitativa della comunicazione: opportuni interventi di CAA, basati sull’uso di ausili visivi e tecnologici, possono apportare miglioramenti sulle capacità funzionali e sulla partecipazione sociale. Le moderne tecnologie offrono un aiuto fondamentale a tutte le persone con difficoltà comunicative. Ausili come pannelli o tabelle di comunicazione, comunicatori dinamici, personal computer, software per la comunicazione e telefonia mobile permettono alla persona di comunicare in ogni situazione. La scelta del sistema di comunicazione e degli ausili a esso funzionali, adeguato ed efficiente per ogni singola persona, deve essere affrontato in un’ottica multidisciplinare. Per la scelta dell’ausilio di comunicazione è di fondamentale importanza un’accurata valutazione clinica, psicologica e sociale che tenga conto dei bisogni comunicativi dell’utente e dei suoi caregivers nei suoi ambienti di vita.
Anno di pubblicazione: 2012
Tipo di documento: Tesi
Data ultima modifica: dicembre 2012
Palestino A.
La comunicazione aumentativa alternativa nell’età evolutiva
Dati editoriali: Tesi Corso di Perfezionamento "Tecnologie per l'Autonomia". Università Cattolica e Fondazione Don Gnocchi, a.a. 2010-2011
Abstract: La comunicazione aumentativa Alternativa (C.A.A.) è l’insieme di “tutte le modalità di comunicazione che possono facilitarne l’uso nelle persone che hanno difficoltà ad utilizzare i più comuni canali comunicativi come il linguaggio e la scrittura”. Si può definire anche come un progetto costruito sulla persona e costituito da un insieme di conoscenze, strategie e tecniche che ne facilitano la comunicazione. È determinante, per il raggiungimento dell’obiettivo, fare una valutazione che tenga conto delle potenzialità residue e quindi delle abilità sulle quali poter costruire progetti che tengano conto dei reali bisogni, necessità e desideri dell’utente mirando sempre ad assicurare uno stato d’animo di piacevolezza, tranquillità e soprattutto di divertimento.
Anno di pubblicazione: 2011
Tipo di documento: Tesi
Data ultima modifica: dicembre 2011
Porcella B
In un batter d’occhio...quando per parlare basta una palpebra. Il caso di Gabriele
Dati editoriali: Tesi Corso di Perfezionamento "Tecnologie per l'Autonomia". Università Cattolica Milano e Fondazione Don Gnocchi, a.a. 2003-2004
Abstract: Lo sguardo rivolto verso l’alto per comunicare un assenso, le palpebre semi chiuse per esprimere un no, la mente lucida ed acuta imprigionata in un corpo che non risponde ai suoi comandi, una tabella di carta con 21 lettere gialle e verdi e Gabriele diventa “tiratore scelto dell’alfabeto”. Un ictus l’ha colpito relegandolo nell’immobilità ed in un silenzio ostinato dal quale vuole uscire per rimpossessarsi almeno della possibilità di soddisfare quel bisogno fondamentale per l’essere umano di comunicare, interagire con il mondo, esprimere sentimenti, idee, pensieri e rabbia. Può farlo solo con le palpebre, unica parte del corpo, sfuggita all’ammutinamento dopo la lesione. Alla fine l’ossimoro, paradossalmente creato da una sindrome che ha rubato il nome alla metrica classica ma che ha come effetto il silenzio, viene debellato dalla forza di volontà, dalla grande motivazione di Gabriele e dall’ingegno di chi crede nelle nuove tecnologie informatiche. L’elaborato presenta i risultati della sperimentazione – effettuata su Gabriele – di un nuovo sensore per personal computer da utilizzare con il movimento della palpebra.
Anno di pubblicazione: 2004
Tipo di documento: Tesi
Data ultima modifica: maggio 2016
Tonussi E
Questo mio piede sinistro: il caso di Clemy
Dati editoriali: Tesi Corso di Perfezionamento "Tecnologie per l'Autonomia". Università Cattolica Milano e Fondazione Don Gnocchi, a.a. 2003-2004
Abstract: Clemy è una donna di 52 anni affetta da tetraparesi spastico-distonica in esiti di sofferenza perinatale. Per il quadro motorio che presenta, è completamente dipendente nelle attività di cura di sé, nei trasferimenti, negli spostamenti, nell’alimentarsi. Fin da piccola Clemy ha sempre ricercato autonomia: negli spostamenti, nelle scelte, ma soprattutto nella comunicazione con gli altri. Da circa due anni, in seguito ad un improvviso peggioramento del quadro motorio, Clemy non è più in grado di gestire la carrozzina elettronica, fa fatica ad utilizzare il PC (con il quale interagisce con un puntale in metallo applicato al piede sinistro, una normale tastiera con scudo, accesso facilitato di Windows), presenta difficoltà nel mantenimento della postura seduta con conseguente dolore diffuso. Clemy vorrebbe inoltre poter chiamare aiuto in ogni momento in caso di bisogno, e agevolare ulteriormente la mamma che l’assiste nei trasferimenti e nella gestione del bagno. La sua richiesta, chiara e mirata, arriva al Nostro Servizio tramite una lettera redatta da lei stessa, che, in seguito a valutazione del caso con ricovero presso la Nostra Struttura, ci orienta a considerare un intervento nei seguenti ambiti: postura e mobilità, cura della propria persona, accessibilità informatica e scrittura, sicurezza personale.
Anno di pubblicazione: 2004
Tipo di documento: Tesi
Data ultima modifica: dicembre 2004
Tovo B
Storia di "ordinaria" sclerosi multipla: il caso di Roberta
Dati editoriali: Tesi Corso di Perfezionamento "Tecnologie per l'Autonomia". Università Cattolica Milano e Fondazione Don Gnocchi, a.a. 1999-2000
Abstract: Il caso di studio riguarda Roberta, 61 anni, che ha presentato i primi disturbi motori e sensitivi a 31 anni e che dall'età di 43 anni si sposta esclusivamente in carrozzina. Ha conservato un discreto utilizzo funzionale dell'arto superiore sinistro. Ha uno spirito vivace e sensibile e ha affrontato la sua disabilità con coraggio e buon senso. Negli ultimi anni, anche in seguito ad una malattia del marito oltre che al proprio aggravamento motorio, ha perso entusiasmo e ha rinunciato poco per volta alle attività che comportano fatica per lei e per chi l'assiste. Il progetto si propone di migliorare la stazione seduta in carrozzina, migliorare i trasferimenti, migliorare l'accessibilità al bagno, migliorare l'accessibilità esterna. Allo scopo di ridurre il carico assistenziale e di utilizzare le energie risparmiate per attività più gratificanti
Anno di pubblicazione: 2000
Tipo di documento: Tesi
Data ultima modifica: maggio 2013
Vannini R
Una nuova vita a vent’anni: va tutto bene!!! Il caso di Nicoletta
Dati editoriali: Tesi Corso di Perfezionamento "Tecnologie per l'Autonomia". Università Cattolica Milano e Fondazione Don Gnocchi, a.a. 2000-2002
Abstract: Nicoletta ha 19 anni, da sei mesi fa l’assicuratrice, vive in famiglia, è fidanzata da tre anni e ha una vita attiva e piena di amici ed interessi. Il 03/10/01, in seguito a un incidente stradale, diviene tetraplegica e in seguito le vengono amputati entrambi gli arti inferiori. Giunge nel nostro centro di riabilitazione dopo cinque mesi di rianimazione. L’intervento riabilitativo ha come obiettivi la stabilizzazione delle condizioni cliniche, la ripresa della posizione seduta, la ricerca della maggior autonomia ed integrazione sociale possibili attraverso: 1) fornitura di una carrozzina manuale con sistema di postura e adattamenti necessari per consentire l’autospinta; 2) tutorizzazione per gli arti superiori per correggere la retrazione in flessione dei gomiti e l’atteggiamento in dorsiflessione dei polsi; 3) protesizzazione per gli arti inferiori; 4) ricerca di strategie per consentire le attività della vita quotidiana (a.d.l.); 5) ricerca di strategie per consentire l’uso del computer e la scrittura; 6) adattamento dell’abitazione; 7) ricerca di strategie per il controllo degli sfinteri.
Anno di pubblicazione: 2002
Tipo di documento: Tesi
Data ultima modifica: maggio 2003
New Editions Consulting
ABLEDATA
Dati editoriali: US Department of Health and Human Services (HHS), National Institute on Disability, Independent Living and Rehabilitation Research (NIDILRR)
Abstract: Database online delle tecnologie assistive disponibili sul mercato nordamericano
Anno di pubblicazione: 2017
Tipo di documento: Siti Web
Data ultima modifica: agosto 2017
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