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Ciot C
Pietro, 7 anni, disabilità motoria: autonomia nella comunicazione
Dati editoriali: Portale SIVA Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus
Abstract: Pietro ha sei anni e mezzo ed una diagnosi di tetraparesi distonica ed anartria, una funzionalità ridotta agli arti superiori e riesce ad articolare solo alcune parole, ma dimostra buona capacità di comprensione. Il presente elaborato ricostruisce l’itinerario verso l’autonomia percorso dal bambino, insieme ai suoi familiari ed agli operatori del Centro di riabilitazione che lo ha in carico. Un’esperienza segnata inizialmente dalla fatica di separarsi dalla madre che si esprimeva col rifiutare ogni persona ed ambiente non familiari. Poi, lentamente, l’instabilità emotiva si è ridotta, Pietro ha iniziato a percepirsi come capace di fare, ha conosciuto la gratificazione che ne deriva, i suoi interessi si sono ampliati. Da qui ha preso avvio il progetto finalizzato a definire le modalità per individuare gli ausili che permettessero a Pietro di interagire con l’ambiente circostante e di partecipare attivamente alle attività didattiche. Una volta verificato che, pur compromesso, l’arto superiore destro era il segmento corporeo più funzionale, a Pietro è stata prescritta un’ortesi per mantenere l’allineamento del polso e del dito indice. In questo modo egli, che già era in grado di gestire un dispositivo a scansione automatica, può ora utilizzare un comunicatore con uscita in voce azionabile mediante la selezione diretta dei tasti. Inoltre per la realizzazione di unità didattiche personalizzate è stato individuato un software “aperto” multimediale. Infine è stata proposta una carrozzina posturale che, fra le altre cose, gli permetterà di portare con sé il comunicatore nonché di svolgere l’attività al computer evitando affaticanti spostamenti dal passeggino alla sedia come accadeva in precedenza.
Anno di pubblicazione: 2005
Tipo di documento: Casi di studio/esperienze
Data ultima modifica: febbraio 2005
Rescigno L
Elena, 15 anni. Autonomia nella vita quotidiana per una persona con esiti di grave trauma cranico
Dati editoriali: Portale SIVA Fondazione Don Carlo Gnocchi
Abstract: L’elaborato presenta la storia di una ragazzina di 15 anni che in un giorno, apparentemente simile ad un altro, all’uscita da scuola ha un incidente stradale. Il risveglio dai quattro lunghi e agonizzanti giorni di coma è per la famiglia la quiete dopo la tempesta, ma per Elena rappresenta solo l’inizio di un lungo percorso pieno di trasformazioni, di presa di coscienza e di situazioni nelle quali è dura riconoscersi, in una realtà ed un corpo che non riconosce come suo e in situazioni che vede insormontabili. L’intento della tesi è quello di descrivere passo dopo passo, attimo dopo attimo, soluzione dopo soluzione il ritorno di Elena ad una vita ancora tutta da vivere ed al sentirsi parte attiva di una realtà che lei vive, nonostante tutto. Nello specifico si descriveranno le soluzioni scelte per gli spostamenti, per il rientro al domicilio, per l’autonomia personale e per la comunicazione, nella fattispecie la carrozzina con il sistema di postura, le soluzioni per l’eliminazione delle barriere architettoniche al domicilio e gli ausili per la comunicazione: il comunicatore alfabetico, in un primo momento, ed il software in un seguito.
Anno di pubblicazione: 2009
Tipo di documento: Casi di studio/esperienze
Data ultima modifica: maggio 2013
Restano Magazzini L
Nazzareno, 52 anni. Autonomia nella vita quotidiana per una persona con Sclerosi Laterale Amiotrofica
Dati editoriali: Portale SIVA FondazioneDon Carlo Gnocchi
Abstract: Nazzareno è un uomo di 52 anni al quale nel 2004 è stata fatta diagnosi di Sclerosi Laterale Amiotrofica. Portatore dal 2006 di gastrostomia percutanea endoscopica (PEG), dal 2007 è tracheostomizzato e sottoposto a ventilazione meccanica invasiva (VMI). Conosciuto dai servizi territoriali, che intervengono giornalmente per supportare il nucleo familiare nelle necessità socio sanitarie, è fortemente motivato a mantenere capacità comunicative con familiari, amici e operatori. Nel maggio 2005 è stato valutato presso il Laboratorio Aziendale Ausili per l’Apprendimento e la Comunicazione dell’Azienda USL di residenza, su richiesta del fisiatra della riabilitazione territoriale, per l’individuazione di ausili per la comunicazione. Il Laboratorio è divenuto punto di riferimento nei momenti critici (PEG,VMI) della malattia garantendo il coordinamento della presa in carico multidisciplinare e la gestione delle problematiche importanti che si sono via via presentate. Quando Nazzareno è arrivato al laboratorio comunicava usando ausili a bassa tecnologia e riferiva di disporre di Personal Computer (PC) che precedentemente utilizzava sia per la scrittura che per navigare in internet. Numerosissimi e costanti sono stati gli interventi prescrittivi di inserimento e di sostituzione di tecnologie software e hardware contestualmente al variare delle capacità motorie per la progressione della patologia.
Anno di pubblicazione: 2009
Tipo di documento: Casi di studio/esperienze
Data ultima modifica: luglio 2011
Andrich R
Ausili per la relazione e la comunicazione
Dati editoriali: Portale SIVA Fondazione Don Carlo Gnocchi
Abstract: L’articolo contiene un’ampia introduzione agli ausili per la relazione e la comunicazione. Vengono descritte le principali tipologie di ausili per la comunicazione, la scrittura, la conversazione e il controllo dell’ambiente.
Anno di pubblicazione: 2006
Tipo di documento: Documenti non pubblicati
Data ultima modifica: maggio 2013
Ciot C
Quando si può fare di più che parlare con gli occhi: a piccoli passi verso l’autonomia. Il caso di Pietro
Dati editoriali: Tesi Corso di Perfezionamento "Tecnologie per l'Autonomia". Università Cattolica Milano e Fondazione Don Gnocchi, a.a. 2003-2004
Abstract: Pietro ha sei anni e mezzo ed una diagnosi di tetraparesi distonica ed anartria, una funzionalità ridotta agli arti superiori e riesce ad articolare solo alcune parole, ma dimostra buona capacità di comprensione. Il presente elaborato ricostruisce l’itinerario verso l’autonomia percorso dal bambino, insieme ai suoi familiari ed agli operatori del centro di riabilitazione che lo ha in carico. Un’esperienza segnata inizialmente dalla fatica di separarsi dalla madre che si esprimeva col rifiutare ogni persona ed ambiente non familiari. Poi, lentamente, l’instabilità emotiva si è ridotta, Pietro ha iniziato a percepirsi come capace di fare, ha conosciuto la gratificazione che ne deriva, i suoi interessi si sono ampliati. Da qui ha preso avvio il progetto finalizzato a definire modalità ed individuare ausili che permettessero a Pietro di interagire con l’ambiente circostante e di partecipare attivamente alla attività didattica. Una volta verificato che, pur compromesso, l’arto superiore destro era il segmento corporeo più funzionale, a Pietro è stata prescritta un’ortesi per mantenere l’allineamento del polso e del dito indice. In questo modo egli, che già era in grado di gestire un dispositivo a scansione automatica, può utilizzare un comunicatore con uscita in voce azionabile mediante la selezione diretta dei tasti. Inoltre per la realizzazione di unità didattiche personalizzate è stato individuato un software “aperto” multimediale. Infine è stata proposta una carrozzina posturale che, fra le altre cose, gli permetterà di portare con sé il comunicatore nonché di svolgere l’attività al computer evitando defatiganti spostamenti dal passeggino alla sedia come accadeva in precedenza.
Anno di pubblicazione: 2004
Tipo di documento: Tesi
Data ultima modifica: dicembre 2004
Di Paolo C
La grande rivincita dopo una dura sconfitta: Gianna
Dati editoriali: Tesi Corso di Perfezionamento "Tecnologie per l'Autonomia". Università Cattolica e Fondazione Don Gnocchi, a.a. 2010-2011
Abstract: Il lavoro descrive la storia di Gianna, 40 anni, sposata, segretaria negli uffici comunali del suo piccolo paesino di montagna delle dolomiti lucane. Al culmine della sua vita, tra le tante soddisfazioni lavorative e familiari, tra la vitalità sociale e culturale che la caratterizzano ed il forte desiderio di diventare mamma, trova spazio anche l'evento che, tra la disperazione e l'angoscia dei suoi familiari, la porta ad interrompere una gravidanza al settimo mese. Gianna perciò si risveglia dal coma con il sogno infranto di essere madre; si trova intrappolata nel suo corpo inerme e indifesa pur essendo stata una donna forte ed energica; ora può parlare solo con gli occhi. Con gli stessi occhi vede il marito come linfa nuova per la sua prossima vita, pensa ad una rivincita e ad inseguire altri sogni. Il progetto descrive le soluzioni ed i mezzi usati affinché Gianna, con l'aiuto della sua determinazione e caparbietà, si senta libera dalla gabbia del suo corpo in cui è costretta a stare. Si descriveranno le soluzioni usate per lo spostamento e per l'autonomia in casa ma anche le varie modifiche per le barriere architettoniche a domicilio e negli ambienti circostanti. Si analizzeranno sistemi di postura, sistemi per facilitare il care-giver nelle attività primarie della vita quotidiana e sistemi per la comunicazione, dalla tabella alfabetica alle proposte di software; tutto quello cioè che traghetterà agevolmente Gianna nel suo nuovo mondo.
Anno di pubblicazione: 2012
Tipo di documento: Tesi
Data ultima modifica: marzo 2012
Leonzio M
La comunicazione aumentativa alternativa nell’autismo
Dati editoriali: Tesi Corso di Perfezionamento "Tecnologie per l'Autonomia". Università Cattolica Milano e Fondazione Don Gnocchi, a.a. 2011-2012
Abstract: La Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) è “un’area della pratica clinica che cerca di ridurre, contenere, compensare la disabilità temporanea e permanente di persone che presentano un grave disturbo della comunicazione sia sul versante espressivo, che ricettivo, attraverso il potenziamento delle abilità presenti, la valorizzazione delle modalità naturali e l’uso di modalità speciali” (Rivarola, 2009). La CAA è un insieme di conoscenze, tecniche, metodi e tecnologie con lo scopo di facilitare la comunicazione orale e scritta. La valutazione, la scelta e la personalizzazione degli ausili di comunicazione sono parte integrante di un intervento di CAA. L’ autismo è caratterizzato da un’alterazione qualitativa della comunicazione: opportuni interventi di CAA, basati sull’uso di ausili visivi e tecnologici, possono apportare miglioramenti sulle capacità funzionali e sulla partecipazione sociale. Le moderne tecnologie offrono un aiuto fondamentale a tutte le persone con difficoltà comunicative. Ausili come pannelli o tabelle di comunicazione, comunicatori dinamici, personal computer, software per la comunicazione e telefonia mobile permettono alla persona di comunicare in ogni situazione. La scelta del sistema di comunicazione e degli ausili a esso funzionali, adeguato ed efficiente per ogni singola persona, deve essere affrontato in un’ottica multidisciplinare. Per la scelta dell’ausilio di comunicazione è di fondamentale importanza un’accurata valutazione clinica, psicologica e sociale che tenga conto dei bisogni comunicativi dell’utente e dei suoi caregivers nei suoi ambienti di vita.
Anno di pubblicazione: 2012
Tipo di documento: Tesi
Data ultima modifica: dicembre 2012
Monfredini M.
Il lavoro visto in un’ottica nuova: Orazio
Dati editoriali: Tesi Corso di Perfezionamento "Tecnologie per l'Autonomia". Università Cattolica e Fondazione Don Gnocchi, a.a. 2010-2011
Abstract: L’elaborato intende presentare il percorso di inserimento lavorativo di Orazio, un ragazzo ipovedente grave di 26 anni affetto da retinite pigmentosa, all’interno di una struttura ospedaliera in qualità di massofisioterapista. L’esigenza di rendere più accessibile l’ambiente di lavoro alle necessità di Orazio si inserisce all’interno di un progetto più ampio di ristrutturazione della Unità Operativa nella quale lavora (reparto ambulatoriale per il trattamento di pazienti esterni). Dovendo modificare l’ambiente, perché non farlo tenendo conto dei bisogni specifici di Orazio e di chi come lui, utente del Servizio di Fisioterapia, è affetto da problematiche visive? All’interno dell’elaborato verrà seguito il cammino di Orazio verso l’indipendenza nella gestione del suo spazio di lavoro, attraverso la scelta di ausili che lo rendano autonomo nella consultazione di cartelle cliniche, referti di esami strumentali, nell’utilizzo del PC ed attraverso modifiche ambientali che ne facilitino gli spostamenti all’interno del reparto. Ci si occuperà anche delle tecnologie assistive più idonee da utilizzarsi al domicilio.
Anno di pubblicazione: 2011
Tipo di documento: Tesi
Data ultima modifica: dicembre 2011
Palestino A.
La comunicazione aumentativa alternativa nell’età evolutiva
Dati editoriali: Tesi Corso di Perfezionamento "Tecnologie per l'Autonomia". Università Cattolica e Fondazione Don Gnocchi, a.a. 2010-2011
Abstract: La comunicazione aumentativa Alternativa (C.A.A.) è l’insieme di “tutte le modalità di comunicazione che possono facilitarne l’uso nelle persone che hanno difficoltà ad utilizzare i più comuni canali comunicativi come il linguaggio e la scrittura”. Si può definire anche come un progetto costruito sulla persona e costituito da un insieme di conoscenze, strategie e tecniche che ne facilitano la comunicazione. È determinante, per il raggiungimento dell’obiettivo, fare una valutazione che tenga conto delle potenzialità residue e quindi delle abilità sulle quali poter costruire progetti che tengano conto dei reali bisogni, necessità e desideri dell’utente mirando sempre ad assicurare uno stato d’animo di piacevolezza, tranquillità e soprattutto di divertimento.
Anno di pubblicazione: 2011
Tipo di documento: Tesi
Data ultima modifica: dicembre 2011
Informazioni aggiornate al 28/03/2024 | Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus - P.IVA 12520870150 | E-mail: portale@siva.it