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Andrich R, Gower V, Milo A,
Alberto, 23 anni: autonomia nella scrittura e nella comunicazione
Dati editoriali: Portale SIVA Fondazione Don Gnocchi - Banca Dati dei Casi di Studio
Abstract: Alberto è un giovane di 23 anni, con un quadro clinico complesso. Nel corso del programma riabilitativo presso il nostro Centro affrontiamo con un team interdiscisplinare le sue principali esigenze di autonomia nella mobilità e nella scrittura, comunicazione e controllo dell'ambiente. Grazie agli ausili presenti nell'ausilioteca del Centro, opportunamente configurati in base alle sue abilità motorie e cognitive, Alberto gradualmente sviluppa le abilità e le competenze necessarie al loro uso. Nel frattempo il suo progetto di vita cambia per circostanze esterne, essendosi aperta la possibilità di iniziare a frequentare un Centro Diurno e di trascorrere quindi gran parte del suo tempo fuori casa. Alla fine del percorso suggeriamo un elenco di ausili e delle relative personalizzazioni, che la famiglia decide di acquistare per collocarli nel Centro Diurno. Un successivo nostro sopralluogo in loco ci permette di correggere alcuni errori e disattenzioni fatti nella fase di installazione e di confrontarsi con la famiglia e il personale del Centro per sfruttare al meglio le potenzialità di tali ausili per un più soddisfacente autonomia di ausili. Nella valutazione finale del percorso tutti gli attori coinvolti (Alberto, famiglia, educatori) hanno espresso buona soddisfazione per il lavoro svolto e le scelte effettuate.
Anno di pubblicazione: 2015
Tipo di documento: Casi di studio/esperienze
Data ultima modifica: marzo 2016
Cernigoi G
Si torna a casa: il caso di Gaia
Dati editoriali: Tesi Corso di Perfezionamento "Tecnologie per l'Autonomia". Università Cattolica Milano e Fondazione Don Gnocchi, a.a. 2003-2004
Abstract: Gaia è un’ anziana donna, colpita da un evento vascolare acuto con compromissione grave delle funzioni vitali e motorie ma non cognitive. In questa tesi si tratterà dell’organizzazione del rientro a domicilio di Gaia e della sua assistenza finalizzata a garantirle una buona qualità di vita all’interno della sua famiglia. E’ stato fondamentale ricercare in ogni soluzione studiata dei punti di accordo con i famigliari che avrebbero gestito Gaia tra le mura domestiche. La strutturazione del domicilio, inizialmente privo di qualsiasi ausilio, dovrà essere adeguata alle esigenze di Gaia e dei famigliari che si occuperanno poi della sua assistenza. Inoltre ogni cosa dovrà essere realizzata in tempi limitati, dato l’imminente passaggio dall’ospedale al domicilio senza periodi intermedi di ricovero in altre strutture protette. La fornitura dei primi ausili e l’addestramento dei famigliari che l’assistono all’uso degli stessi, oltre ad una valutazione complessiva dell’ambiente, sono solo il primo passaggio di un progetto di vita che poi andrà ampliato, riveduto e corretto in relazione alle necessità del momento e del decorso clinico. Pertanto gli ausili ritenuti indispensabili per il rientro a domicilio saranno il letto ortopedico regolabile in altezza a due snodi, il materasso antidecubito ad aria, l’aspiratore e la pompa per nutrizione parenterale (fornito fin d’ora dal servizio infermieristico) e ancora il sollevatore elettrico con attacco a parete. Inoltre, nei tempi immediatamente successivi al rientro a domicilio, occorrerà procurare una carrozzina posturale con adeguato cuscino antidecubito.
Anno di pubblicazione: 2004
Tipo di documento: Tesi
Data ultima modifica: dicembre 2004
Dalla Mora R.
Matteo e la sua casa
Dati editoriali: Tesi Corso di Perfezionamento "Tecnologie per l'Autonomia". Università Cattolica e Fondazione Don Gnocchi, a.a. 2010-2011
Abstract: L’elaborato presenta un intervento di adeguamento ai fini dell'accessibilità di un'abitazione unifamiliare per un giovane a seguito di un trauma (incidente stradale che lo ha reso paraplegico. L'abitazione allo stato di fatto risulta inaccessibile in quanto si sviluppa su più livelli. La famiglia è molto collaborativa. Il ragazzo, di 21 anni, risponde molto bene sotto l'aspetto psicologico dell'accettazione della sua nuova condizione. In questo progetto di ristrutturazione complessiva, oltre alla funzione di progettista e di direttore dei lavori, svolgo anche quella di disability manager. I lavori di ristrutturazione sono in corso e si presume che entro la fine del 2011 siano completati. Il progetto di adeguamento consiste nell'installare, in una posizione centrale della casa, una piattaforma elevatrice che consenta di rendere fruibili i vari livelli. L'ampliamento, inoltre, prevede la realizzazione di una camera dedicata con servizio igienico personale. Al piano terra è prevista la realizzazione di una piccola palestra collegata al posto auto coperto. Nell'area esterna all'abitazione è stato previsto un percorso accessibile tale da consentire un globale utilizzo del giardino.
Anno di pubblicazione: 2011
Tipo di documento: Tesi
Data ultima modifica: dicembre 2011
Lategana M.
La forza di ricominciare: Davide
Dati editoriali: Tesi Corso di Perfezionamento "Tecnologie per l'Autonomia". Università Cattolica e Fondazione Don Gnocchi, a.a. 2010-2011
Abstract: L'elaborato presenta la storia di Davide, un uomo di 52 anni, che in un giorno d'estate mentre si reca a lavoro con la sua moto viene travolto da un auto proveniente dal senso di marcia opposto. Pochi istanti e la sua vita viene fagocitata da un vortice di paura, rabbia, disperazione. La realtà non è più la frenesia del quotidiano, dove tutto viene fatto velocemente e meccanicamente bensi’ una nuova situazione dove bisogna aspettare il piccolo progresso e guardare con pazienza al futuro. Davide giunge al pronto soccorso privo di coscienza, con gli arti inferiori fratturati e con lesioni nervose molto gravi. Sono trascorsi circa due anni dall’incidente, Davide ha girato molti ospedali e non è ancora ritornato a casa. Attualmente presenta entrambe le ginocchia bloccate in estensione e la compromissione del nervo sciatico alla gamba dx. Durante la degenza Davide si è affidato molto alla fede acquistando una forza interiore che prima non aveva. L'intento dell’elaborato è quello di descrivere giorno dopo giorno, speranza dopo speranza, impegno dopo impegno il ritorno di Davide ad una nuova vita dove molto ha perso ma moltissimo ha acquisito. Nello specifico si descriveranno le soluzioni scelte per gli spostamenti, per l'autonomia personale e per la vita sociale. A tal proposito sono stati adoperati una carrozzina manuale leggera, un deambulatore ed una ortesi per la tibio tarsica.
Anno di pubblicazione: 2011
Tipo di documento: Tesi
Data ultima modifica: dicembre 2011
Porcella B
In un batter d’occhio...quando per parlare basta una palpebra. Il caso di Gabriele
Dati editoriali: Tesi Corso di Perfezionamento "Tecnologie per l'Autonomia". Università Cattolica Milano e Fondazione Don Gnocchi, a.a. 2003-2004
Abstract: Lo sguardo rivolto verso l’alto per comunicare un assenso, le palpebre semi chiuse per esprimere un no, la mente lucida ed acuta imprigionata in un corpo che non risponde ai suoi comandi, una tabella di carta con 21 lettere gialle e verdi e Gabriele diventa “tiratore scelto dell’alfabeto”. Un ictus l’ha colpito relegandolo nell’immobilità ed in un silenzio ostinato dal quale vuole uscire per rimpossessarsi almeno della possibilità di soddisfare quel bisogno fondamentale per l’essere umano di comunicare, interagire con il mondo, esprimere sentimenti, idee, pensieri e rabbia. Può farlo solo con le palpebre, unica parte del corpo, sfuggita all’ammutinamento dopo la lesione. Alla fine l’ossimoro, paradossalmente creato da una sindrome che ha rubato il nome alla metrica classica ma che ha come effetto il silenzio, viene debellato dalla forza di volontà, dalla grande motivazione di Gabriele e dall’ingegno di chi crede nelle nuove tecnologie informatiche. L’elaborato presenta i risultati della sperimentazione – effettuata su Gabriele – di un nuovo sensore per personal computer da utilizzare con il movimento della palpebra.
Anno di pubblicazione: 2004
Tipo di documento: Tesi
Data ultima modifica: maggio 2016
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