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Cernigoi G
Si torna a casa: il caso di Gaia
Dati editoriali: Tesi Corso di Perfezionamento "Tecnologie per l'Autonomia". Università Cattolica Milano e Fondazione Don Gnocchi, a.a. 2003-2004
Abstract: Gaia è un’ anziana donna, colpita da un evento vascolare acuto con compromissione grave delle funzioni vitali e motorie ma non cognitive. In questa tesi si tratterà dell’organizzazione del rientro a domicilio di Gaia e della sua assistenza finalizzata a garantirle una buona qualità di vita all’interno della sua famiglia. E’ stato fondamentale ricercare in ogni soluzione studiata dei punti di accordo con i famigliari che avrebbero gestito Gaia tra le mura domestiche. La strutturazione del domicilio, inizialmente privo di qualsiasi ausilio, dovrà essere adeguata alle esigenze di Gaia e dei famigliari che si occuperanno poi della sua assistenza. Inoltre ogni cosa dovrà essere realizzata in tempi limitati, dato l’imminente passaggio dall’ospedale al domicilio senza periodi intermedi di ricovero in altre strutture protette. La fornitura dei primi ausili e l’addestramento dei famigliari che l’assistono all’uso degli stessi, oltre ad una valutazione complessiva dell’ambiente, sono solo il primo passaggio di un progetto di vita che poi andrà ampliato, riveduto e corretto in relazione alle necessità del momento e del decorso clinico. Pertanto gli ausili ritenuti indispensabili per il rientro a domicilio saranno il letto ortopedico regolabile in altezza a due snodi, il materasso antidecubito ad aria, l’aspiratore e la pompa per nutrizione parenterale (fornito fin d’ora dal servizio infermieristico) e ancora il sollevatore elettrico con attacco a parete. Inoltre, nei tempi immediatamente successivi al rientro a domicilio, occorrerà procurare una carrozzina posturale con adeguato cuscino antidecubito.
Anno di pubblicazione: 2004
Tipo di documento: Tesi
Data ultima modifica: dicembre 2004
Sangiani L
Progetto per un Centro Informazione Ausili nell’AULSS 12 Veneziana, Distretto 1 Centro Storico
Dati editoriali: Tesi Corso di Perfezionamento "Tecnologie per l'Autonomia". Università Cattolica Milano e Fondazione Don Gnocchi, a.a. 2003-2004
Abstract: Il progetto di istituire un Centro Informazione Ausili nel Centro Storico di Venezia nasce dall’analisi della particolarità del suo territorio, che oppone agli abitanti con disabilità barriere aggiuntive, rispetto a quelle di qualsiasi città di terraferma. I problemi più frequenti per le persone con ridotte capacità motorie e/o sensoriali sono la mobilità, l’accessibilità alla abitazione e ai servizi e l’autonomia nelle attività della vita quotidiana. Nel territorio l’unico servizio informativo esistente è lo sportello Informahandicap del Comune che persegue l'obiettivo di favorire l'integrazione delle persone disabili attraverso l'informazione, l'orientamento e la consulenza per un migliore utilizzo dei servizi pubblici e del privato-sociale presenti nel Comune di Venezia, con particolare attenzione al superamento delle barriere architettoniche. Il Centro Informazione Ausili arricchirebbe tale attività relativamente alla consulenza sugli ausili tecnici ed informatici, in sintonia con l’auspicata integrazione dei servizi sociali e di quelli sanitari.
Anno di pubblicazione: 2004
Tipo di documento: Tesi
Data ultima modifica: dicembre 2004
Tonussi E
Questo mio piede sinistro: il caso di Clemy
Dati editoriali: Tesi Corso di Perfezionamento "Tecnologie per l'Autonomia". Università Cattolica Milano e Fondazione Don Gnocchi, a.a. 2003-2004
Abstract: Clemy è una donna di 52 anni affetta da tetraparesi spastico-distonica in esiti di sofferenza perinatale. Per il quadro motorio che presenta, è completamente dipendente nelle attività di cura di sé, nei trasferimenti, negli spostamenti, nell’alimentarsi. Fin da piccola Clemy ha sempre ricercato autonomia: negli spostamenti, nelle scelte, ma soprattutto nella comunicazione con gli altri. Da circa due anni, in seguito ad un improvviso peggioramento del quadro motorio, Clemy non è più in grado di gestire la carrozzina elettronica, fa fatica ad utilizzare il PC (con il quale interagisce con un puntale in metallo applicato al piede sinistro, una normale tastiera con scudo, accesso facilitato di Windows), presenta difficoltà nel mantenimento della postura seduta con conseguente dolore diffuso. Clemy vorrebbe inoltre poter chiamare aiuto in ogni momento in caso di bisogno, e agevolare ulteriormente la mamma che l’assiste nei trasferimenti e nella gestione del bagno. La sua richiesta, chiara e mirata, arriva al Nostro Servizio tramite una lettera redatta da lei stessa, che, in seguito a valutazione del caso con ricovero presso la Nostra Struttura, ci orienta a considerare un intervento nei seguenti ambiti: postura e mobilità, cura della propria persona, accessibilità informatica e scrittura, sicurezza personale.
Anno di pubblicazione: 2004
Tipo di documento: Tesi
Data ultima modifica: dicembre 2004
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