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Pirri F.
La prevenzione delle cadute degli anziani al domicilio
Dati editoriali: Tesi Corso di Perfezionamento "Tecnologie per l'Autonomia". Università Cattolica e Fondazione Don Gnocchi, a.a. 2010-2011
Abstract: L'OMS nel 2007 ha documentato che approssimativamente il 28-35% della intera popolazione ultrasessantacinquenne cade in ambiente domestico e che il rischio dell'evento caduta aumenta con l'aumentare dell'età. Secondo i dati Istat nel comune di Milano gli anziani con un'età maggiore di 65 anni erano al 1/1/10 312657 rappresentando circa il 24 % della popolazione. Le cadute a terra rappresentano un evento clinico rilevante per gli anziani perchè possono essere complicate da fratture, paura di cadere, perdita dell'autosufficienza. Dai dati della letteratura si evince che il 5% degli anziani che cade viene ospedalizzato e che il 40% delle istituzionalizzazioni presso le RSA è successivo a frattura, spesso di femore. Gli anziani sono a rischio di caduta in virtù di fattori intrinseci generalmente poco modificabili rappresentati dalle modificazioni fisiologicamente correlate all'invecchiamento, dalle malattie croniche, dagli effetti collaterali dei farmaci. L'anziano fragile è suscettibile di perdere l'autosufficienza una volta posto di fronte agli stress dell'ambiente di vita rappresentati ad esempio dalle barriere architettoniche e dall'isolamento sociale. Il rischio di caduta riconosce pertanto una patogenesi multifattoriale e può essere contenuto attraverso un approccio multidimensionale che si avvalga di interventi sulla persona e sull' ambiente di vita. L'unità didattica intende quindi esaminare i possibili interventi per ridurre il rischio di caduta dell'anziano come gli ausili per la locomozione, l'adeguamento dello spazio abitativo e i moderni ausili ad alta tecnologia come i sistemi indossabili per l'ambient assisted living o la suola elettronica.
Anno di pubblicazione: 2011
Tipo di documento: Tesi
Data ultima modifica: dicembre 2011
Villabruna L
Follow up a un anno: indagine sulla soddisfazione dell’utente rispetto agli ausili forniti
Dati editoriali: Tesi Corso di Perfezionamento "Tecnologie per l'Autonomia". Università Cattolica Milano e Fondazione Don Gnocchi, a.a. 2003-2004
Abstract: Spesso nel sistema di prescrizione e fornitura di ausili all'interno di un istituto di riabilitazione manca una fase di verifica del lavoro svolto all'interno del progetto riabilitativo. Con questo lavoro si intende indagare il grado di soddisfazione dell'utente in merito all'ausilio prescritto e ai servizi ad esso connesso, utilizzando il questionario QUEST (Quebec User Evaluation of Satisfaction with Assistive Technology), somministrato telefonicamente. Si vuole altresì conoscere le eventuali cause dell'abbandono dell'ausilio, integrando lo strumento d'indagine con domande più specifiche. Intenzionalmente si sono scelte le due tipologie di ausili che rientrano tra quelli che, dall'esperienza degli operatori sanitari che lavorano sul territorio, spesso non vengono usati al domicilio: tra gli ausili per la mobilità il deambulatore da interno e, tra gli ausili per il bagno, il sedile girevole per vasca e l'asse per il trasferimento in vasca. Si sono considerati gli utenti ricoverati all'Istituto Geriatrico Redaelli di Milano nel 2003 a cui è stato prescritto o consigliato uno di questi ausili all'interno del programma riabilitativo. La finalità del progetto è individuare i successi e i punti deboli del sistema di prescrizione e fornitura e in base a questo ipotizzarne un intervento migliorativo.
Anno di pubblicazione: 2004
Tipo di documento: Tesi
Data ultima modifica: dicembre 2004
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