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Fabbri G
Il ruolo degli ausili in determinate patologie rare: il caso del Morbo di Hansen
Dati editoriali: Tesi Corso di Perfezionamento "Tecnologie per l'Autonomia". Università Cattolica e Fondazione Don Gnocchi, a.a. 2006-2007
Abstract: Il motivo della scelta di questo argomento risale al mio viaggio in Africa tra settembre e ottobre 2005, quando ho trascorso un periodo di volontariato presso una comunità per disabili aperta a Ndola (Zambia) dall’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII. Al mio ritorno mi sono confrontato con un’amica che era stata a Fatimanagar (India) presso un lebbrosario e da qui sono nate diverse iniziative di raccolta fondi e sensibilizzazione che ancora proseguono. Il primo intento di questa mia unità didattica è quello di descrivere la lebbra nelle sue caratteristiche principali, dalla sua incubazione alla sua possibile guarigione. Successivamente parlerò del necessario utilizzo di un certo gruppo di ausili per risolvere i problemi causati da tale patologia, descrivendone le caratteristiche tecniche. Infine passerò alla presentazione delle probabili criticità che un lebbrosario dovrà affrontare per assumere la funzione di centro di fornitura di ausili per i propri pazienti, descrivendo anche un caso di studio concreto: il lebbrosario di Fatimanagar. Lo scenario da me ipotizzato avrà tuttavia natura puramente teorica, essendo logicamente necessario un confronto con gli operatori del luogo per la realizzazione di un progetto completo.
Anno di pubblicazione: 2008
Tipo di documento: Tesi
Data ultima modifica: gennaio 2008
Martini De Lima C
Proposte per la mobilità nelle persone con mielomeningocele
Dati editoriali: Tesi Corso di Perfezionamento "Tecnologie per l'Autonomia". Università Cattolica Milano e Fondazione Don Gnocchi, a.a. 2011-2012
Abstract: Il mielomeningocele è il difetto del tubo neurale più frequente e rappresenta una malattia molto complessa che coinvolge diversi sistemi. La letteratura dimostra come gli individui con mielomeningocele siano ipomobili, presentino difficoltà di movimento e quindi in molti casi conducano una vita sedentaria rispetto alle persone senza disabilità. Il conseguimento dell'autonomia personale deve rappresentare l'obiettivo prioritario di un progetto riabilitativo o assistenziale. Gli ausili sono quindi intesi come uno strumento per l'autonomia e per la promozione delle interazioni sociali. Il tipo di ortesi prescritta ad un paziente con mielomeningocele è influenzato dal livello della lesione e dal suo livello di funzionalità motoria. Le informazioni qui di seguito forniscono una guida generale, attraverso un ragionamento clinico, per la scelta delle ortesi, tra cui: ortesi per il piede (FO), ortesi sopramalleolari (SMO), ortesi per caviglia e piede (AFO), ortesi articolate di caviglia, ortesi per ginocchio, caviglia e piede (KAFO), ortesi per anca, ginocchio, caviglia e piede (HKAFO), Parapodium, Swivel Walker, Reciprocating Gait Orthosis (RGO), deambulatori senza ruote, deambulatori con ruote, girello, carrozzina manuale e carrozzine elettriche.
Anno di pubblicazione: 2012
Tipo di documento: Tesi
Data ultima modifica: dicembre 2012
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