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Guerri M
Francesca, 12 anni, disabilità motoria: autonomia nella propria casa e inserimento a scuola
Dati editoriali: Portale SIVA Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus
Abstract: L'importanza di una corretta individuazione degli ausili per facilitare l'assistenza e consentire un idoneo e corretto posizionamento durante le attivià della vita quotidiana
Anno di pubblicazione: 2003
Tipo di documento: Casi di studio/esperienze
Data ultima modifica: maggio 2003
Opezzo P
Gina, 71 anni, disabilità motoria: autonomia nella propria casa
Dati editoriali: Portale SIVA Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus
Abstract: A causa di una emiplegia provocata da una ischemia cerebrale si è dovuto riorganizzare l'ambiente di vita sia con modifiche architettoniche che con l'adozione di ausili; tutto ciò ha permesso un adeguato reinserimento domiciliare e una ripresa delle attività di vita quotidiana.
Anno di pubblicazione: 2003
Tipo di documento: Casi di studio/esperienze
Data ultima modifica: giugno 2003
Buttè M
Piccola guida per il superamento delle barriere architettoniche verticali
Dati editoriali: Tesi Corso di Perfezionamento "Tecnologie per l'Autonomia". Università Cattolica Milano e Fondazione Don Gnocchi, a.a. 2011-2012
Abstract: Il superamento delle barriere architettoniche verticali per accedere alle abitazioni è un tema ricorrente particolarmente sentito dalla persona con disabilità e dai suoi familiari. Poter entrare ed uscire di casa in autonomia o agevolmente rappresenta un'esigenza fondamentale per la realizzazione della vita sociale, lavorativa e scolastica. Vi sono diverse soluzioni per superare le barriere verticali: soluzioni che possono essere orientate alla persona con disabilità per renderla più autosufficiente, al caregiver per facilitarne il compito o allo spazio costruito per renderlo più fruibile. La scelta parte da una attenta valutazione del tipo di barriera, del tipo di esigenza espressa dalle persone interessate, delle potenzialità e dei limiti della persona con disabilità, del tipo di mobilità e degli ausili impiegati). Ogni dispositivo presenta pro e contro: sono molti i fattori da considerare ed è la personalizzazione ciò che realmente fa la differenza nel processo di scelta.
Anno di pubblicazione: 2012
Tipo di documento: Tesi
Data ultima modifica: dicembre 2012
Guerri M
Eppur si cresce...: il caso di Francesca
Dati editoriali: Tesi Corso di Perfezionamento "Tecnologie per l'Autonomia". Università Cattolica Milano e Fondazione Don Gnocchi, a.a. 2000-2001
Abstract: Il caso descritto nell'elaborato riguarda una ragazza di 12 anni con tetraparesi spastica e ritardo cognitivo di grado medio, che necessita di assistenza. Il progetto proposto ha come obiettivo l'identificazione delle problematiche emergenti nella loro evolutività e il tentativo di risposta che tenga conto delle soluzioni proposte e sperimentate nel passato, adattate nel presente e proiettate nel futuro. A tal proposito gli ambiti individuati riguardano le problematiche dell'accessibilità esterna all'abitazione con la proposta dell'installazione di una piattaforma elevatrice, la cura personale legata in particolare al momento del bagno per la cui soluzione si è pensato all'utilizzo di un sollevatore per vasca e per l'utilizzo del WC ad una seggiola da WC, la postura, o meglio la scelta della posizione seduta più idonea per questa ragazza che non è in grado di mantenerla né di cambiarla autonomamente, attraverso l'utilizzo di un sistema di postura altamente personalizzato (siège) , la mobilità esterna attraverso l'individuazione di una carrozzina che oltre ad accogliere il sistema di postura scelto, sia maneggevole per i famigliari. Gli argomenti elencati vengono trattati seguendo le esigenze del soggetto interessato e quelle dei familiari che effettuano l'assistenza quotidiana. Le soluzioni individuate sono parzialmente gestibili da un singolo individuo
Anno di pubblicazione: 2001
Tipo di documento: Tesi
Data ultima modifica: maggio 2003
Opezzo P
Progetto di sostegno al rientro al domicilio di un soggetto con emiplegia: il caso di Gina
Dati editoriali: Tesi Corso di Perfezionamento "Tecnologie per l'Autonomia". Università Cattolica Milano e Fondazione Don Gnocchi, a.a. 1999-2000
Abstract: Il rientro al domicilio, dopo un periodo di ospedalizzazione per una patologia che ha dato esito ad una disabilità importante (l’emiplegia), è un momento molto delicato per il paziente e i suoi familiari. Oltre alle problematiche di natura psicologica legate all’accettazione della nuova condizione, il paziente si trova a dover affrontare problemi nell’ambito delle attività di vita quotidiana e di molte altre attività funzionali. E’ quindi necessario intervenire con ausili, adeguamenti e soluzioni che permettano al soggetto emiplegico di riorganizzare la propria vita e i propri spazi all’interno dell’ambiente familiare (e sociale). Nello specifico di Gina l’introduzione di alcuni ausili ha permesso di raggiungere l’autonomia in alcuni ambiti funzionali (ad esempio l’utilizzo dei servizi igienici) e di ridurre il carico assistenziale in altri (ad esempio farsi la doccia o superare il dislivello delle scale). Le attività considerate sono state la mobilità all’interno dell’appartamento, assicurata dalla deambulazione con l’ausilio di un tripode e di un’ortesi peroneale e dalla carrozzina manuale, soprattutto per la mobilità esterna; l’igiene personale, con l’introduzione di semplici ausili e minimi adeguamenti; il superamento delle barriere architettoniche presenti nell’edificio, le scale, tramite l’installazione di una piattaforma elevatrice
Anno di pubblicazione: 2000
Tipo di documento: Tesi
Data ultima modifica: maggio 2003
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