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Andrich R
Educazione all'autonomia: la metodologia Eustat
Dati editoriali: Europa Medocophysica 37/1
Abstract: La conoscenza, da parte dell’utente, delle tecnologie di ausilio oggi disponibili e la consapevolezza del loro ruolo nel processo di riabilitazione e d’integrazione sociale rappresentano un importante fattore di empowerment della persona con disabilità. La motivazione e la partecipazione attiva nella scelta dell’ausilio spesso costituiscono un fattore-chiave per l’efficacia dell’ausilio stesso. Basandosi sui risultati dello studio EUSTAT ( condotto nell’ambito del Programma Applicazioni Telematiche della Commissione Europea ) questa relazione presenta una serie di Linee-Guida per coloro che all’interno dei Servizi di Riabilitazione, associazioni di persone disabili, gruppi di mutuo aiuto e attività di peer-counselling organizzano iniziative di formazione di persone disabili agli ausili, e più in generale all’autonomia
Anno di pubblicazione: 2001
Tipo di documento: Articoli pubblicati su rivista
Data ultima modifica: maggio 2003
Andrich R
Educazione dell'utente all'autonomia: metodologie e strumenti
Dati editoriali: Dispense Corso di Alta Formazione "Ausili per l'Autonomia e la Partecipazione". Associazione La Nostra Famiglia IRCCS E.Medea
Abstract: La lezione fornisce indicazioni sulle possibili metodologie e strumenti per l’educazione all’autonomia delle persone con disabilità, intesa come capacità di prendere in mano la propria vita e le proprie scelte, di entrare in relazione con gli altri, con gli altri divenire a sua volta protagonista della vita sociale. In particolare, la lezione approfondisce il percorso che porta dal riconoscimento di un bisogno alla realizzazione della sua soluzione, mettendo in evidenza che oltre alla semplice fornitura di informazioni e alla possibilità di ricorrere ad un counselling personalizzato è importante costruire nell’utente delle conoscenze e della abilità di base attraverso opportuni percorsi educativi. A questo proposito lo studio europeo EUSTAT (Empowering Users Through Assistive Technology) ha messo a punto nel 1999 un corredo di materiale formativo per l'educazione delle persone con disabilità all'autonomia tramite l'uso di ausili, e indicazioni per la formazione della società ad una cultura dell’accoglienza e della valorizzazione della disabilità.
Anno di pubblicazione: 2019
Tipo di documento: Lezioni
Data ultima modifica: ottobre 2019
Avi U H
L’importanza dell’ausilio nella vita sociale di una persona: analisi con gli strumenti QUEST e PIADS
Dati editoriali: Tesi Corso di Perfezionamento "Tecnologie per l'Autonomia". Università Cattolica Milano e Fondazione Don Gnocchi, a.a. 2003-2004
Abstract: Si propone l’introduzione di due strumenti di misurazione dell’outcome (il QUEST – Quebec User Evaluation of Satisfaction with Assistive Technology – e il PIADS – Psychosocial Impact of Assistive Devices Scale) in un Centro di Consulenza Ausili, situato nella Provincia Alto Adige e gestito dalla cooperativa sociale independent L. Dopo poco più di un anno d’attività l’equipe vede la necessità di introdurre nel proprio processo di consulenza sugli ausili tecnologici ed informatici uno strumento che dia il giusto peso all’opinione dei propri utenti, e che di conseguenza porterà ad un miglioramento dell’attività del centro. L’elaborato persegue quindi lo scopo di tradurre innanzitutto gli strumenti anche nella lingua tedesca, per garantire una somministrazione all’intera utenza bilingue della cooperativa, di inserire poi gli strumenti nei processi dell’attività di consulenza e un preciso momento in cui i questionari vengono sottoposti all’utenza. Infine i due strumenti verranno proposti agli utenti già esistenti dell’anno 2003 e l’elaborato esporrà i risultati ottenuti.
Anno di pubblicazione: 2004
Tipo di documento: Tesi
Data ultima modifica: dicembre 2004
Ciot C
Quando si può fare di più che parlare con gli occhi: a piccoli passi verso l’autonomia. Il caso di Pietro
Dati editoriali: Tesi Corso di Perfezionamento "Tecnologie per l'Autonomia". Università Cattolica Milano e Fondazione Don Gnocchi, a.a. 2003-2004
Abstract: Pietro ha sei anni e mezzo ed una diagnosi di tetraparesi distonica ed anartria, una funzionalità ridotta agli arti superiori e riesce ad articolare solo alcune parole, ma dimostra buona capacità di comprensione. Il presente elaborato ricostruisce l’itinerario verso l’autonomia percorso dal bambino, insieme ai suoi familiari ed agli operatori del centro di riabilitazione che lo ha in carico. Un’esperienza segnata inizialmente dalla fatica di separarsi dalla madre che si esprimeva col rifiutare ogni persona ed ambiente non familiari. Poi, lentamente, l’instabilità emotiva si è ridotta, Pietro ha iniziato a percepirsi come capace di fare, ha conosciuto la gratificazione che ne deriva, i suoi interessi si sono ampliati. Da qui ha preso avvio il progetto finalizzato a definire modalità ed individuare ausili che permettessero a Pietro di interagire con l’ambiente circostante e di partecipare attivamente alla attività didattica. Una volta verificato che, pur compromesso, l’arto superiore destro era il segmento corporeo più funzionale, a Pietro è stata prescritta un’ortesi per mantenere l’allineamento del polso e del dito indice. In questo modo egli, che già era in grado di gestire un dispositivo a scansione automatica, può utilizzare un comunicatore con uscita in voce azionabile mediante la selezione diretta dei tasti. Inoltre per la realizzazione di unità didattiche personalizzate è stato individuato un software “aperto” multimediale. Infine è stata proposta una carrozzina posturale che, fra le altre cose, gli permetterà di portare con sé il comunicatore nonché di svolgere l’attività al computer evitando defatiganti spostamenti dal passeggino alla sedia come accadeva in precedenza.
Anno di pubblicazione: 2004
Tipo di documento: Tesi
Data ultima modifica: dicembre 2004
De Luca D
Solo et pensoso i più deserti campi vo mesurando a passi tardi et lenti: il caso di Roberta
Dati editoriali: Tesi Corso di Perfezionamento "Tecnologie per l'Autonomia". Università Cattolica Milano e Fondazione Don Gnocchi, a.a. 2003-2004
Abstract: Roberta ha 38 anni e da sette convive con gli esiti di una meningoencefalomielite. Si muove lentamente e tutto ciò che svolge le risulta faticoso. Vive in una casa scarsamente accessibile, dalla quale esce pochissimo perché è posta al terzo piano e senza ascensore. Nel corso degli anni le sue condizioni cliniche sono peggiorate e hanno messo in luce alcuni problemi in molte delle attività che svolge: si affatica velocemente nel cammino, nel fare le scale, nel lavarsi e nell’esecuzione di molte delle faccende di casa. Ha dovuto diminuire le sue attività del tempo libero e vorrebbe trovare delle soluzioni per poter andare a fare la spesa o per girare più autonomamente per la città ed il centro storico, vorrebbe conoscere meglio gli ausili che potrebbero servirle, vorrebbe trovare delle soluzioni per lavarsi nella vasca con meno dispendio di energie, per usare più comodamente i fornelli, il lavello e il lavandino. Possiede una carrozzina manuale, ma non riesce a usarla nell’appartamento perché i locali sono troppo stretti, ha conseguito la patente speciale e possiede un’automobile con adattamenti per la guida che non riesce a sfruttare a pieno dal momento che non conosce bene le strade. Partendo dall’analisi delle richieste da lei formulate e considerando gli ausili di cui già dispone, si percorrono le tappe per giungere a trovare delle soluzioni ai suoi problemi domestici, di mobilità e conoscenza. L’obiettivo del progetto è molteplice e consiste nel fornire una maggiore autonomia a Roberta, dando una risposta alle sue richieste, ottimizzando le sue capacità residue e fornendo nuove risorse.
Anno di pubblicazione: 2004
Tipo di documento: Tesi
Data ultima modifica: dicembre 2004
Villabruna L
Follow up a un anno: indagine sulla soddisfazione dell’utente rispetto agli ausili forniti
Dati editoriali: Tesi Corso di Perfezionamento "Tecnologie per l'Autonomia". Università Cattolica Milano e Fondazione Don Gnocchi, a.a. 2003-2004
Abstract: Spesso nel sistema di prescrizione e fornitura di ausili all'interno di un istituto di riabilitazione manca una fase di verifica del lavoro svolto all'interno del progetto riabilitativo. Con questo lavoro si intende indagare il grado di soddisfazione dell'utente in merito all'ausilio prescritto e ai servizi ad esso connesso, utilizzando il questionario QUEST (Quebec User Evaluation of Satisfaction with Assistive Technology), somministrato telefonicamente. Si vuole altresì conoscere le eventuali cause dell'abbandono dell'ausilio, integrando lo strumento d'indagine con domande più specifiche. Intenzionalmente si sono scelte le due tipologie di ausili che rientrano tra quelli che, dall'esperienza degli operatori sanitari che lavorano sul territorio, spesso non vengono usati al domicilio: tra gli ausili per la mobilità il deambulatore da interno e, tra gli ausili per il bagno, il sedile girevole per vasca e l'asse per il trasferimento in vasca. Si sono considerati gli utenti ricoverati all'Istituto Geriatrico Redaelli di Milano nel 2003 a cui è stato prescritto o consigliato uno di questi ausili all'interno del programma riabilitativo. La finalità del progetto è individuare i successi e i punti deboli del sistema di prescrizione e fornitura e in base a questo ipotizzarne un intervento migliorativo.
Anno di pubblicazione: 2004
Tipo di documento: Tesi
Data ultima modifica: dicembre 2004
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