Banche dati
Servizi
Segnala
Area privata
Proposta di nuovo infila- e sfila-calze
Scheda n°: 286
Data ultima modifica: dicembre 2009
Tipo di documento: Tesi
Data ultima modifica: dicembre 2009
Tipo di documento: Tesi
Autore: Fantasia A
Dati editoriali: Tesi Corso di Perfezionamento "Tecnologie per l'Autonomia". Università Cattolica e Fondazione Don Gnocchi, a.a. 2008-2009
Anno di pubblicazione: 2009
Abstract:
Esiste una vasta letteratura che sostiene l’importanza dell’uso delle calze elastocompressive per la riduzione o risoluzione degli edemi da stasi flebolinfatica degli arti inferiori, favorevole nella profilassi e cura di numerose patologie del circolo venolinfatico dell’arto inferiore quali: ulcere crurali, varici, distrofie cutanee e sottocutanee, trombosi venose e sindromi post-trombotiche, amputazione ed altre patologie. Vestire una calza, soprattutto se ad alta compressione, rappresenta un impegno notevole per persone disabili e non, sotto l’aspetto dell’articolarità, forza e coordinazione muscolare polidistrettuale. Non di rado, per l’alta difficoltà o impossibilità a vestire la calza da soli, si assiste all’abbandono della calza terapeutica, con conseguenze anche gravi. Gli infilacalze in commercio presentano il limite di non possedere espedienti tecnici per garantire l’esatto controllo e posizionamento della calza al piede, di essere spesso d’aiuto solo per calze a bassa compressione o di richiedere, per il loro uso, un eccessivo impegno da parte dell’utente. Si propone un ausilio di nuova creazione per facilitare l’uso della calza compressiva, con alcune sue varianti, con l’obiettivo di permettere ai pazienti di raggiungere un maggiore grado di autonomia, di migliorare la compliance dell’utilizzo della calza compressiva e di consentire un risparmio di tempo al personale sanitario che si occupa dei degenti ai quali è prescritto l’uso della calza terapeutica. L’infilacalze universale presentato, con le sue varianti, richiede un’applicazione minima di forza, di impegno articolare e di abilità, esso è sicuro, di semplice uso, facilita la vestizione di ogni tipo di calze, di qualsiasi grandezza e classe compressiva, da parte del paziente o del care giver.
Esiste una vasta letteratura che sostiene l’importanza dell’uso delle calze elastocompressive per la riduzione o risoluzione degli edemi da stasi flebolinfatica degli arti inferiori, favorevole nella profilassi e cura di numerose patologie del circolo venolinfatico dell’arto inferiore quali: ulcere crurali, varici, distrofie cutanee e sottocutanee, trombosi venose e sindromi post-trombotiche, amputazione ed altre patologie. Vestire una calza, soprattutto se ad alta compressione, rappresenta un impegno notevole per persone disabili e non, sotto l’aspetto dell’articolarità, forza e coordinazione muscolare polidistrettuale. Non di rado, per l’alta difficoltà o impossibilità a vestire la calza da soli, si assiste all’abbandono della calza terapeutica, con conseguenze anche gravi. Gli infilacalze in commercio presentano il limite di non possedere espedienti tecnici per garantire l’esatto controllo e posizionamento della calza al piede, di essere spesso d’aiuto solo per calze a bassa compressione o di richiedere, per il loro uso, un eccessivo impegno da parte dell’utente. Si propone un ausilio di nuova creazione per facilitare l’uso della calza compressiva, con alcune sue varianti, con l’obiettivo di permettere ai pazienti di raggiungere un maggiore grado di autonomia, di migliorare la compliance dell’utilizzo della calza compressiva e di consentire un risparmio di tempo al personale sanitario che si occupa dei degenti ai quali è prescritto l’uso della calza terapeutica. L’infilacalze universale presentato, con le sue varianti, richiede un’applicazione minima di forza, di impegno articolare e di abilità, esso è sicuro, di semplice uso, facilita la vestizione di ogni tipo di calze, di qualsiasi grandezza e classe compressiva, da parte del paziente o del care giver.
Documenti scaricabili:
- Tesi Fantasia Angelo - Corso Perfezionamento "Tecnologie per l'Autonomia" aa 2008/2009 Tipo di file: pdf (466 KB)