Elementi di analisi dei costi degli ausili

Scheda n°: 14
Data ultima modifica: ottobre 2019
Tipo di documento: Lezioni
Autore: Andrich R
Dati editoriali: Dispense Corso di Alta Formazione "Ausili per l'Autonomia e la Partecipazione". Associazione La Nostra Famiglia IRCCS E.Medea
Anno di pubblicazione: 2019
Abstract:
Lezione che fornisce gli elementi di base di analisi dei costi degli ausili. Un ausilio può essere definito appropriato quando risponde ai criteri di efficacia (conseguimento dell’outcome previsto) e di efficienza (utilizzo ottimale delle risorse, a parità di efficacia). L’indicatore più adeguato dell’efficienza è il costo sociale aggiuntivo generato dall’ausilio stesso, ossia la somma dei costi sostenuti da tutti gli attori coinvolti (utente, servizio, sanitario, enti erogatori ecc…), detratta della somma dei costi che gli stessi attori avrebbero sostenuto in assenza dell’ausilio. Il prezzo di acquisto rappresenta infatti solo una parte dell’investimento complessivo richiesto da un ausilio: sarebbe pertanto metodologicamente errato assumerlo quale unico parametro di valutazione economica. Il costo sociale aggiuntivo va valutato rispetto all’intero ciclo di vita dell’ausilio; inoltre, va valutato assoluto bensì a fronte dei risultati che si intendono ottenere (outcome) e del costo del “non ausilio” (ossia con il costo sociale cui si andrebbe incontro nello stesso arco di tempo nel caso si decidesse di rinunciare all’ausilio). Spesso il costo sociale del “non ausilio” è superiore al costo sociale dell’ausilio: concedendo all’utente e alla sua rete familiare maggior autonomia, l’ausilio tende infatti a ridurre l’impegno assistenziale. Uno strumento di misura del costo sociale aggiuntivo è lo SCAI (Siva Cost Analysis Instrument), sviluppato dall'IRCCS S.Maria Nascente della Fondazione Don Gnocchi nell'ambito di una ricerca finalizzata del Ministero della Sanità.
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