Il ruolo degli ausili in determinate patologie rare: il caso del Morbo di Hansen
Scheda n°: 219
Data ultima modifica: gennaio 2008
Tipo di documento: Tesi
Data ultima modifica: gennaio 2008
Tipo di documento: Tesi
Autore: Fabbri G
Dati editoriali: Tesi Corso di Perfezionamento "Tecnologie per l'Autonomia". Università Cattolica e Fondazione Don Gnocchi, a.a. 2006-2007
Anno di pubblicazione: 2008
Abstract:
Il motivo della scelta di questo argomento risale al mio viaggio in Africa tra settembre e ottobre 2005, quando ho trascorso un periodo di volontariato presso una comunità per disabili aperta a Ndola (Zambia) dall’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII. Al mio ritorno mi sono confrontato con un’amica che era stata a Fatimanagar (India) presso un lebbrosario e da qui sono nate diverse iniziative di raccolta fondi e sensibilizzazione che ancora proseguono. Il primo intento di questa mia unità didattica è quello di descrivere la lebbra nelle sue caratteristiche principali, dalla sua incubazione alla sua possibile guarigione. Successivamente parlerò del necessario utilizzo di un certo gruppo di ausili per risolvere i problemi causati da tale patologia, descrivendone le caratteristiche tecniche. Infine passerò alla presentazione delle probabili criticità che un lebbrosario dovrà affrontare per assumere la funzione di centro di fornitura di ausili per i propri pazienti, descrivendo anche un caso di studio concreto: il lebbrosario di Fatimanagar. Lo scenario da me ipotizzato avrà tuttavia natura puramente teorica, essendo logicamente necessario un confronto con gli operatori del luogo per la realizzazione di un progetto completo.
Il motivo della scelta di questo argomento risale al mio viaggio in Africa tra settembre e ottobre 2005, quando ho trascorso un periodo di volontariato presso una comunità per disabili aperta a Ndola (Zambia) dall’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII. Al mio ritorno mi sono confrontato con un’amica che era stata a Fatimanagar (India) presso un lebbrosario e da qui sono nate diverse iniziative di raccolta fondi e sensibilizzazione che ancora proseguono. Il primo intento di questa mia unità didattica è quello di descrivere la lebbra nelle sue caratteristiche principali, dalla sua incubazione alla sua possibile guarigione. Successivamente parlerò del necessario utilizzo di un certo gruppo di ausili per risolvere i problemi causati da tale patologia, descrivendone le caratteristiche tecniche. Infine passerò alla presentazione delle probabili criticità che un lebbrosario dovrà affrontare per assumere la funzione di centro di fornitura di ausili per i propri pazienti, descrivendo anche un caso di studio concreto: il lebbrosario di Fatimanagar. Lo scenario da me ipotizzato avrà tuttavia natura puramente teorica, essendo logicamente necessario un confronto con gli operatori del luogo per la realizzazione di un progetto completo.