Metodi ed esperienze di progettazione di ambiti e processi di lavoro per lavoratori con limitazioni motorie
Scheda n°: 268
Data ultima modifica: settembre 2019
Tipo di documento: Lezioni
Data ultima modifica: settembre 2019
Tipo di documento: Lezioni
Autore: Pigini L
Dati editoriali: Dispense Corso di Alta Formazione "Ausili per l'Autonomia e la Partecipazione". Associazione La Nostra Famiglia IRCCS E.Medea
Anno di pubblicazione: 2019
Abstract:
Questa lezione, che riporta i risultati di uno studio finanziato dal Ministero del Lavoro italiano, propone una metodologia per la ‘reasonable accomodation’ dei posti di lavoro per lavoratori con limitazioni motorie. Tale metodologia, sviluppata unendo l’analisi del rischio da sovraccarico biomeccanico (basata sui metodi della medicina del lavoro e sulle normative ergonomiche vigenti) e l’analisi della funzione residua in relazione all’attività (basata sull’utilizzo della tassonomia ICF), è in grado di fornire indicazioni riguardo a come progettare o riprogettare posti di lavoro adatti e sicuri per lavoratori disabili. Viene riportato in particolare tutto il percorso di analisi, riprogettazione e validazione di uno dei 16 lavoratori reclutati come ‘casi di studio’, differenti per tipo di attività svolta e tipo di disabilità.
Questa lezione, che riporta i risultati di uno studio finanziato dal Ministero del Lavoro italiano, propone una metodologia per la ‘reasonable accomodation’ dei posti di lavoro per lavoratori con limitazioni motorie. Tale metodologia, sviluppata unendo l’analisi del rischio da sovraccarico biomeccanico (basata sui metodi della medicina del lavoro e sulle normative ergonomiche vigenti) e l’analisi della funzione residua in relazione all’attività (basata sull’utilizzo della tassonomia ICF), è in grado di fornire indicazioni riguardo a come progettare o riprogettare posti di lavoro adatti e sicuri per lavoratori disabili. Viene riportato in particolare tutto il percorso di analisi, riprogettazione e validazione di uno dei 16 lavoratori reclutati come ‘casi di studio’, differenti per tipo di attività svolta e tipo di disabilità.