La nuova voce della mia volontà: il caso di Mimmo
Scheda n°: 312
Data ultima modifica: maggio 2013
Tipo di documento: Tesi
Data ultima modifica: maggio 2013
Tipo di documento: Tesi
Autore: Fraschetta M
Dati editoriali: Tesi Corso di Perfezionamento "Tecnologie per l'Autonomia", Università Cattolica e Fondazione Don Gnocchi, a, a, 2009-2010
Anno di pubblicazione: 2010
Abstract:
Il lavoro riassume parte della vita di Mimmo, un uomo di 56 anni che, dal 1981, ha dovuto affrontare una condizione psichica che l' ha portato a vivere una vita di isolamento: lui e la sua camera da letto. Le uniche sue parole erano rivolte alla madre. Un giorno si risvegliò in un contesto nuovo, una camera diversa dal solito e con accanto la madre. Spaventato, cercò di chiederle cosa fosse successo, ma le parole non gli uscivano più dalla bocca. Cercò di muovere l'arto superiore destro, ma non dava segni di movimento. La madre cercò di calmarlo spiegandogli in termini semplici il significato di emiplegia destra da lesione ischemica della carotide sinistra. La famiglia decise, dopo qualche mese, di ricoverarlo presso il nostro Centro nel reparto Residenziale Disabili, che divenne la sua nuova casa. Il primo giorno che lo vidi, la cosa che mi colpì fu il suo sguardo profondo e pieno di parole. In accordo con i miei colleghi e il medico di reparto, decisi di prenderlo in carico per la riabilitazione. La mia tesi descriverà il percorso fatto dal suo ingresso in una condizione di totale assistenza, all'autonomia acquisita nelle attività di base della vita quotidiane grazie all'utilizzo di ausili. Descriverò tutti gli ausili acquistati e utilizzati – la carrozzina, il rialzo wc, il bordo rialzato per il piatto, la posata modificata, il tutore per piede, l’asticella per i trasferimenti, lo spazzolino da denti – e una giornata tipo di Mimmo.
Il lavoro riassume parte della vita di Mimmo, un uomo di 56 anni che, dal 1981, ha dovuto affrontare una condizione psichica che l' ha portato a vivere una vita di isolamento: lui e la sua camera da letto. Le uniche sue parole erano rivolte alla madre. Un giorno si risvegliò in un contesto nuovo, una camera diversa dal solito e con accanto la madre. Spaventato, cercò di chiederle cosa fosse successo, ma le parole non gli uscivano più dalla bocca. Cercò di muovere l'arto superiore destro, ma non dava segni di movimento. La madre cercò di calmarlo spiegandogli in termini semplici il significato di emiplegia destra da lesione ischemica della carotide sinistra. La famiglia decise, dopo qualche mese, di ricoverarlo presso il nostro Centro nel reparto Residenziale Disabili, che divenne la sua nuova casa. Il primo giorno che lo vidi, la cosa che mi colpì fu il suo sguardo profondo e pieno di parole. In accordo con i miei colleghi e il medico di reparto, decisi di prenderlo in carico per la riabilitazione. La mia tesi descriverà il percorso fatto dal suo ingresso in una condizione di totale assistenza, all'autonomia acquisita nelle attività di base della vita quotidiane grazie all'utilizzo di ausili. Descriverò tutti gli ausili acquistati e utilizzati – la carrozzina, il rialzo wc, il bordo rialzato per il piatto, la posata modificata, il tutore per piede, l’asticella per i trasferimenti, lo spazzolino da denti – e una giornata tipo di Mimmo.