Autonomia a due: il caso di Silvio
Scheda n°: 35
Data ultima modifica: maggio 2003
Tipo di documento: Tesi
Data ultima modifica: maggio 2003
Tipo di documento: Tesi
Autore: Ponte S
Dati editoriali: Tesi Corso di Perfezionamento "Tecnologie per l'Autonomia". Università Cattolica Milano e Fondazione Don Gnocchi, a.a. 1999-2000
Anno di pubblicazione: 2000
Abstract:
In questa tesi è stato descritto il percorso di autonomia di Silvio, colpito da ictus, ma gà precedentemente sofferente di grave artrosi agli arti inferiori, e Daniela, sua moglie che lo assiste. Da una situazione iniziale dove mancava qualsiasi ausilio (nel momento in cui è accaduto l’evento vascolare), fino alla capacità di utilizzare molteplici ausili, autonomamente da parte di Silvio alcuni, altri per forza di cose da parte di Daniela mentre lo assiste. Silvio può raggiungere la chiesa più vicina com’era suo desiderio in quanto fervente cattolico e frequentare la parrocchia, può muoversi in casa e raggiungere la stazione eretta. Si è progettato un eventuale abbattimento delle barriere architettoniche nella sua abitazione, ma la famiglia di Silvio progetta anche di cercare una nuova casa priva di barriere architettoniche e di trasferirvisi assieme alla famiglia del figlio di Silvio. Elemento importante di questo percorso è stato rendere questa coppia, inizialmente molto ansiosa sul da farsi ed impreparata a far fronte all’evento, sicura e decisa nella gestione autonoma delle attività quotidiane e degli ausili, fino a renderla edotta anche sulla manutenzione degli stessi.
In questa tesi è stato descritto il percorso di autonomia di Silvio, colpito da ictus, ma gà precedentemente sofferente di grave artrosi agli arti inferiori, e Daniela, sua moglie che lo assiste. Da una situazione iniziale dove mancava qualsiasi ausilio (nel momento in cui è accaduto l’evento vascolare), fino alla capacità di utilizzare molteplici ausili, autonomamente da parte di Silvio alcuni, altri per forza di cose da parte di Daniela mentre lo assiste. Silvio può raggiungere la chiesa più vicina com’era suo desiderio in quanto fervente cattolico e frequentare la parrocchia, può muoversi in casa e raggiungere la stazione eretta. Si è progettato un eventuale abbattimento delle barriere architettoniche nella sua abitazione, ma la famiglia di Silvio progetta anche di cercare una nuova casa priva di barriere architettoniche e di trasferirvisi assieme alla famiglia del figlio di Silvio. Elemento importante di questo percorso è stato rendere questa coppia, inizialmente molto ansiosa sul da farsi ed impreparata a far fronte all’evento, sicura e decisa nella gestione autonoma delle attività quotidiane e degli ausili, fino a renderla edotta anche sulla manutenzione degli stessi.