Riabilitazione ed ausili: perfetti alleati per la ripresa di un’autonomia impensata. Il caso di Anna
Scheda n°: 41
Data ultima modifica: agosto 2003
Tipo di documento: Tesi
Data ultima modifica: agosto 2003
Tipo di documento: Tesi
Autore: Angella R
Dati editoriali: Tesi Corso di Perfezionamento "Tecnologie per l'Autonomia". Università Cattolica Milano e Fondazione Don Gnocchi, a.a. 2000-2001
Anno di pubblicazione: 2001
Abstract:
Anna è una ragazza di 24 anni iscritta al 4° anno di giurisprudenza ed attivamente impegnata, come volontaria, presso un’Associazione locale. All’età di 16 anni, in seguito ad un incidente al mare, riportò una mielolesione per frattura e lussazione di C5 su C6 con conseguente tetraplegia. Giunse nella nostra struttura riabilitativa dopo sei mesi dall’incidente, proveniente da un’Unità Spinale straniera dove era stata ricoverata, subito dopo il trauma, per l’intervento di stabilizzazione vertebrale; nello stesso Centro, oltre ad eseguire un intenso programma riabilitativo, le vennero forniti i primi ausili. La valutazione iniziale dimostrava che molta importanza era stata data al raggiungimento di un’indipendenza precoce nelle attività della cura di sé, ma Anna era ancora completamente dipendente, negli spostamenti, nelle attività nel letto e in quelle in carrozzina. Il mio progetto di consulenza e fornitura di ausili è di tipo retrospettivo e analizza la situazione iniziale di Anna e le soluzioni adottate insieme a lei per migliorare la sua autonomia. Le principali aree di intervento sono state: mobilità, postura, terapia ed addestramento, cura personale. Il progetto si propone inoltre di valutare l’utilizzo di un ausilio per la comunicazione, affinché Anna possa farne uso nello studio e in un lavoro futuro. Altro intervento è la valutazione di soluzioni che migliorino l’autonomia di Anna all’interno dell’abitazione, in particolare nella stanza da bagno, in prospettiva di una vita più indipendente in una nuova casa.
Anna è una ragazza di 24 anni iscritta al 4° anno di giurisprudenza ed attivamente impegnata, come volontaria, presso un’Associazione locale. All’età di 16 anni, in seguito ad un incidente al mare, riportò una mielolesione per frattura e lussazione di C5 su C6 con conseguente tetraplegia. Giunse nella nostra struttura riabilitativa dopo sei mesi dall’incidente, proveniente da un’Unità Spinale straniera dove era stata ricoverata, subito dopo il trauma, per l’intervento di stabilizzazione vertebrale; nello stesso Centro, oltre ad eseguire un intenso programma riabilitativo, le vennero forniti i primi ausili. La valutazione iniziale dimostrava che molta importanza era stata data al raggiungimento di un’indipendenza precoce nelle attività della cura di sé, ma Anna era ancora completamente dipendente, negli spostamenti, nelle attività nel letto e in quelle in carrozzina. Il mio progetto di consulenza e fornitura di ausili è di tipo retrospettivo e analizza la situazione iniziale di Anna e le soluzioni adottate insieme a lei per migliorare la sua autonomia. Le principali aree di intervento sono state: mobilità, postura, terapia ed addestramento, cura personale. Il progetto si propone inoltre di valutare l’utilizzo di un ausilio per la comunicazione, affinché Anna possa farne uso nello studio e in un lavoro futuro. Altro intervento è la valutazione di soluzioni che migliorino l’autonomia di Anna all’interno dell’abitazione, in particolare nella stanza da bagno, in prospettiva di una vita più indipendente in una nuova casa.