L’importanza di non stare con le mani in mano. Gaetano
Scheda n°: 430
Data ultima modifica: gennaio 2013
Tipo di documento: Tesi
Data ultima modifica: gennaio 2013
Tipo di documento: Tesi
Autore: Robbiani G
Dati editoriali: Tesi Corso di Perfezionamento "Tecnologie per l'Autonomia". Università Cattolica Milano e Fondazione Don Gnocchi, a.a. 2011-2012
Anno di pubblicazione: 2013
Abstract:
L’elaborato propone il caso di Gaetano, giovane di anni 40, amputato bilaterale di mani e piedi per gangrena in anemia emolitica con crioglobulinemia primaria. Gaetano lavorava come giardiniere e imbianchino. Ciò che gli è capitato non gli ha tolto la voglia di vivere. L’ingresso nel nostro Centro l’ha aiutato ad elaborare un progetto di autonomia attraverso il posizionamento di protesi cinematiche arti superiori e protesi transtibiali agli arti inferiori. La sua forza di volontà gli ha permesso di non arrendersi e di raggiungere in poco tempo ottimi risultati. Un incontro quello con gli ausili, capace di permettergli di non stare “con le mani in mano”, come dice lui, ma di ottimizzarne l’uso. Nel lavoro che segue sono analizzati i vari aspetti e le varie fasi che hanno condotto Gaetano ad un soddisfacente livello di autonomia, nel vedere raggiunti i principali obiettivi prefissati e nel creare le basi per una vita autonoma in ambiente adattato. La difficile situazione familiare lo ha visto spesso solo ad affrontare la sua disabilità, ma il “sentirsi a casa” durante il ricovero presso il nostro centro lo ha portato a rifiutare un’istituzionalizzazione e a elaborare l’idea di trasferirsi presso la nuova residenza appena costruita presso la nostra Struttura.
L’elaborato propone il caso di Gaetano, giovane di anni 40, amputato bilaterale di mani e piedi per gangrena in anemia emolitica con crioglobulinemia primaria. Gaetano lavorava come giardiniere e imbianchino. Ciò che gli è capitato non gli ha tolto la voglia di vivere. L’ingresso nel nostro Centro l’ha aiutato ad elaborare un progetto di autonomia attraverso il posizionamento di protesi cinematiche arti superiori e protesi transtibiali agli arti inferiori. La sua forza di volontà gli ha permesso di non arrendersi e di raggiungere in poco tempo ottimi risultati. Un incontro quello con gli ausili, capace di permettergli di non stare “con le mani in mano”, come dice lui, ma di ottimizzarne l’uso. Nel lavoro che segue sono analizzati i vari aspetti e le varie fasi che hanno condotto Gaetano ad un soddisfacente livello di autonomia, nel vedere raggiunti i principali obiettivi prefissati e nel creare le basi per una vita autonoma in ambiente adattato. La difficile situazione familiare lo ha visto spesso solo ad affrontare la sua disabilità, ma il “sentirsi a casa” durante il ricovero presso il nostro centro lo ha portato a rifiutare un’istituzionalizzazione e a elaborare l’idea di trasferirsi presso la nuova residenza appena costruita presso la nostra Struttura.