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Cernigoi G
Gaia, 72 anni, disabilità motoria: autonomia nella propria casa
Dati editoriali: Portale SIVA Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus
Abstract: Gaia è colpita da un evento vascolare acuto con compromissione grave delle funzioni vitali e motorie ma non cognitive. In questa esperienza si tratterà dell’organizzazione del rientro a domicilio di Gaia e della sua assistenza finalizzata a garantirle una buona qualità di vita all’interno della sua famiglia. E’ stato fondamentale ricercare in ogni soluzione studiata dei punti di accordo con i famigliari che avrebbero gestito Gaia tra le mura domestiche. La strutturazione del domicilio, inizialmente privo di qualsiasi ausilio, dovrà essere adeguata alle esigenze di Gaia e dei famigliari che si occuperanno poi della sua assistenza. Inoltre ogni cosa dovrà essere realizzata in tempi brevi dato l’imminente dimissione dall’ospedale senza periodi intermedi di ricovero in altre strutture protette. La fornitura dei primi ausili e l’addestramento dei famigliari che l’assistono all’uso degli stessi, oltre ad una valutazione complessiva dell’ambiente, sono solo il primo passaggio di un progetto di vita che poi andrà ampliato, riveduto e corretto in relazione alle necessità del momento e del decorso clinico.
Anno di pubblicazione: 2005
Tipo di documento: Casi di studio/esperienze
Data ultima modifica: febbraio 2005
Cernigoi G
Si torna a casa: il caso di Gaia
Dati editoriali: Tesi Corso di Perfezionamento "Tecnologie per l'Autonomia". Università Cattolica Milano e Fondazione Don Gnocchi, a.a. 2003-2004
Abstract: Gaia è un’ anziana donna, colpita da un evento vascolare acuto con compromissione grave delle funzioni vitali e motorie ma non cognitive. In questa tesi si tratterà dell’organizzazione del rientro a domicilio di Gaia e della sua assistenza finalizzata a garantirle una buona qualità di vita all’interno della sua famiglia. E’ stato fondamentale ricercare in ogni soluzione studiata dei punti di accordo con i famigliari che avrebbero gestito Gaia tra le mura domestiche. La strutturazione del domicilio, inizialmente privo di qualsiasi ausilio, dovrà essere adeguata alle esigenze di Gaia e dei famigliari che si occuperanno poi della sua assistenza. Inoltre ogni cosa dovrà essere realizzata in tempi limitati, dato l’imminente passaggio dall’ospedale al domicilio senza periodi intermedi di ricovero in altre strutture protette. La fornitura dei primi ausili e l’addestramento dei famigliari che l’assistono all’uso degli stessi, oltre ad una valutazione complessiva dell’ambiente, sono solo il primo passaggio di un progetto di vita che poi andrà ampliato, riveduto e corretto in relazione alle necessità del momento e del decorso clinico. Pertanto gli ausili ritenuti indispensabili per il rientro a domicilio saranno il letto ortopedico regolabile in altezza a due snodi, il materasso antidecubito ad aria, l’aspiratore e la pompa per nutrizione parenterale (fornito fin d’ora dal servizio infermieristico) e ancora il sollevatore elettrico con attacco a parete. Inoltre, nei tempi immediatamente successivi al rientro a domicilio, occorrerà procurare una carrozzina posturale con adeguato cuscino antidecubito.
Anno di pubblicazione: 2004
Tipo di documento: Tesi
Data ultima modifica: dicembre 2004
Manfredi C
Gli ausili per la prevenzione delle lesioni da pressione in posizione sdraiata
Dati editoriali: Tesi Corso di Perfezionamento "Tecnologie per l'Autonomia". Università Cattolica e Fondazione Don Gnocchi, a.a. 2006-2007
Abstract: L’intento di questo elaborato è quello di affrontare un argomento molto conosciuto, come quello delle lesioni da pressione, accennando in modo sintetico gli aspetti anatomo-fisiologici e soffermandosi sui meccanismi che possono intervenire in un programma di prevenzione. Tale programma deve prevedere l’utilizzo di una superficie antidecubito associata a un posizionamento personalizzato, da ottenere e mantenere nel tempo con l’utilizzo di cuscini e supporti che consentano una migliore distribuzione delle pressioni. Per arrivare ad un’analisi più approfondita di cosa sono gli ausili antidecubito, intesi come tutte quelle superfici in grado di annullare o ridurre la pressione della persona che vi è posta sopra, e che a seconda delle loro caratteristiche riducono le forze di taglio, di attrito e la macerazione. Una classificazione delle superfici antidecubito sarà fatta in base alla loro efficacia di prevenzione, utilizzando la scala Braden per la valutazione del rischio, proponendo 3 livelli di intensità: bassa, media e elevata, in modo da facilitare l’utilizzo dell’ausilio più adeguato a seconda dei fattori di rischio e della presenza o meno di una lesione da pressione, della zona in cui è presente e delle condizioni generali dell’utente. Target. La presente unità didattica è rivolta agli operatori sanitari, infermieri, fisioterapisti, operatori socio sanitari,ecc., che intervengono nel programma di prevenzione di una persona a rischio di sviluppare una lesione da pressione. Obiettivi didattici. Al termine di questa lezione gli allievi dovranno avere acquisito la capacità di saper valutare i fattori di rischio di sviluppare una lesione da pressione, utilizzando la compilazione della scheda Braden, per poter mettere in atto un programma di posizionamento, associato alla scelta della superficie antidecubito più adeguata.
Anno di pubblicazione: 2008
Tipo di documento: Tesi
Data ultima modifica: gennaio 2008
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