Stampa lista - Biblioteca

Martini De Lima C
Proposte per la mobilità nelle persone con mielomeningocele
Dati editoriali: Tesi Corso di Perfezionamento "Tecnologie per l'Autonomia". Università Cattolica Milano e Fondazione Don Gnocchi, a.a. 2011-2012
Abstract: Il mielomeningocele è il difetto del tubo neurale più frequente e rappresenta una malattia molto complessa che coinvolge diversi sistemi. La letteratura dimostra come gli individui con mielomeningocele siano ipomobili, presentino difficoltà di movimento e quindi in molti casi conducano una vita sedentaria rispetto alle persone senza disabilità. Il conseguimento dell'autonomia personale deve rappresentare l'obiettivo prioritario di un progetto riabilitativo o assistenziale. Gli ausili sono quindi intesi come uno strumento per l'autonomia e per la promozione delle interazioni sociali. Il tipo di ortesi prescritta ad un paziente con mielomeningocele è influenzato dal livello della lesione e dal suo livello di funzionalità motoria. Le informazioni qui di seguito forniscono una guida generale, attraverso un ragionamento clinico, per la scelta delle ortesi, tra cui: ortesi per il piede (FO), ortesi sopramalleolari (SMO), ortesi per caviglia e piede (AFO), ortesi articolate di caviglia, ortesi per ginocchio, caviglia e piede (KAFO), ortesi per anca, ginocchio, caviglia e piede (HKAFO), Parapodium, Swivel Walker, Reciprocating Gait Orthosis (RGO), deambulatori senza ruote, deambulatori con ruote, girello, carrozzina manuale e carrozzine elettriche.
Anno di pubblicazione: 2012
Tipo di documento: Tesi
Data ultima modifica: dicembre 2012
Pirri F.
La prevenzione delle cadute degli anziani al domicilio
Dati editoriali: Tesi Corso di Perfezionamento "Tecnologie per l'Autonomia". Università Cattolica e Fondazione Don Gnocchi, a.a. 2010-2011
Abstract: L'OMS nel 2007 ha documentato che approssimativamente il 28-35% della intera popolazione ultrasessantacinquenne cade in ambiente domestico e che il rischio dell'evento caduta aumenta con l'aumentare dell'età. Secondo i dati Istat nel comune di Milano gli anziani con un'età maggiore di 65 anni erano al 1/1/10 312657 rappresentando circa il 24 % della popolazione. Le cadute a terra rappresentano un evento clinico rilevante per gli anziani perchè possono essere complicate da fratture, paura di cadere, perdita dell'autosufficienza. Dai dati della letteratura si evince che il 5% degli anziani che cade viene ospedalizzato e che il 40% delle istituzionalizzazioni presso le RSA è successivo a frattura, spesso di femore. Gli anziani sono a rischio di caduta in virtù di fattori intrinseci generalmente poco modificabili rappresentati dalle modificazioni fisiologicamente correlate all'invecchiamento, dalle malattie croniche, dagli effetti collaterali dei farmaci. L'anziano fragile è suscettibile di perdere l'autosufficienza una volta posto di fronte agli stress dell'ambiente di vita rappresentati ad esempio dalle barriere architettoniche e dall'isolamento sociale. Il rischio di caduta riconosce pertanto una patogenesi multifattoriale e può essere contenuto attraverso un approccio multidimensionale che si avvalga di interventi sulla persona e sull' ambiente di vita. L'unità didattica intende quindi esaminare i possibili interventi per ridurre il rischio di caduta dell'anziano come gli ausili per la locomozione, l'adeguamento dello spazio abitativo e i moderni ausili ad alta tecnologia come i sistemi indossabili per l'ambient assisted living o la suola elettronica.
Anno di pubblicazione: 2011
Tipo di documento: Tesi
Data ultima modifica: dicembre 2011
Informazioni aggiornate al 01/05/2024 | Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus - P.IVA 12520870150 | E-mail: portale@siva.it