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Pigini L, Liverani G
Clara, 25 anni. Riadattamento del posto di lavoro per una persona impiegata in banca, con ipotonia degli arti inferiori
Dati editoriali: Portale SIVA Fondazione Don Carlo Gnocchi
Abstract: Clara è una ragazza di 25 anni affetta da una grave ipotonia degli arti inferiori con invalidità riconosciuta del 100%. Per la mobilità personale ha sempre bisogno di un supporto e non riesce a spostarsi se non per brevi tratte. Avvalendosi del servizio di collocamento mirato offerto dall’ente Provinciale in cui risiede, ha iniziato a lavorare presso un importante istituto di credito italiano. Oggi ricopre, per l’azienda, il ruolo di operatrice help-desk con compito di assistenza procedurale alle agenzie e agli uffici della banca. In questa breve presentazione vengono messi in luce i potenziali rischi derivanti dallo svolgimento della particolare attività lavorativa e viene presentata la soluzione progettuale atta alla resa del luogo di lavoro in esame più sicuro e tutelativo.
Anno di pubblicazione: 2009
Tipo di documento: Casi di studio/esperienze
Data ultima modifica: maggio 2013
Giorgetti L.
Ridare luce in un mondo che sta diventando buio: Elisabetta
Dati editoriali: Tesi Corso di Perfezionamento "Tecnologie per l'Autonomia". Università Cattolica e Fondazione Don Gnocchi, a.a. 2010-2011
Abstract: La visione, dei nostri cinque sensi, è senza dubbio quello più importante; infatti circa il 75% delle informazioni provenienti dal mondo esterno giunge al nostro cervello tramite il sistema visivo. Spetta all’occhio il compito di formare un’immagine nitida dell’oggetto che stiamo osservando sulla sua parte posteriore, interagendo con uno strato nervoso che prende il nome di retina. I fotorecettori quindi sono la prima stazione di elaborazione della risposta visiva mentre la funzione del resto della retina, delle vie ottiche e del cervello è quella di dare un senso a tali segnali. Questa forma di elaborazione ci consente di svolgere delle attività all’apparenza elementari come quella di distinguere la presenza di luce o buio e discriminare i colori, individuare i contrasti e quindi elaborare la presenza di oggetti con le relative forme; a queste abilità se ne aggiungono poi altre più complesse come ad esempio la lettura, l’orientamento o l’elaborazione cognitiva. Purtroppo quando un danno, lesione, malattia o malfunzionamento colpisce in una o più parti il nostro sistema visivo la persona viene proiettata suo malgrado in un nuovo mondo, sconosciuto, buio, ristretto, comunque differente da quello abituale. Tale cambiamento del sistema visivo può determinare radicali trasformazioni nella vita delle persone, andando a intaccare sia la sfera privata che quella relazionale.
Anno di pubblicazione: 2011
Tipo di documento: Tesi
Data ultima modifica: dicembre 2011
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