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Morbo di Parkinson: informazione sugli ausili
Scheda n°: 307
Data ultima modifica: dicembre 2010
Tipo di documento: Tesi
Data ultima modifica: dicembre 2010
Tipo di documento: Tesi
Autore: Calabretta P
Dati editoriali: Tesi Corso di Perfezionamento "Tecnologie per l'Autonomia", Università Cattolica e Fondazione Don Gnocchi, a, a, 2009-2010
Anno di pubblicazione: 2010
Abstract:
La malattia di Parkinson è un disturbo del sistema nervoso centrale caratterizzato principalmente da degenerazione di neuroni situati in una zona profonda del cervello denominata sostanza nera. Queste cellule nervose producono un neurotrasmettitore, la dopamina, una sostanza chimica che trasmette messaggi a neuroni in altre zone del cervello ed è responsabile dell’attivazione di un circuito che controlla il movimento. La riduzione di dopamina determina l’insorgenza di tremore, rigidità muscolare, bradicinesia, disturbo dell’andatura, disturbi della parola e della scrittura. Le strategie messe in atto dal terapista occupazionale possono permettere ai pazienti di essere il più possibile autosufficienti attraverso l’utilizzo del giusto ausilio, cercando di adattare l’ambiente in cui vivono al progredire della malattia. Alle diverse attività della vita quotidiana saranno affiancati, quindi, una serie di ausili opportunamente adattati per rendere il paziente il più autonomo possibile. Tali ausili includono strumenti per la cura personale, per la mobilità, per l’alimentazione e per la comunicazione.
La malattia di Parkinson è un disturbo del sistema nervoso centrale caratterizzato principalmente da degenerazione di neuroni situati in una zona profonda del cervello denominata sostanza nera. Queste cellule nervose producono un neurotrasmettitore, la dopamina, una sostanza chimica che trasmette messaggi a neuroni in altre zone del cervello ed è responsabile dell’attivazione di un circuito che controlla il movimento. La riduzione di dopamina determina l’insorgenza di tremore, rigidità muscolare, bradicinesia, disturbo dell’andatura, disturbi della parola e della scrittura. Le strategie messe in atto dal terapista occupazionale possono permettere ai pazienti di essere il più possibile autosufficienti attraverso l’utilizzo del giusto ausilio, cercando di adattare l’ambiente in cui vivono al progredire della malattia. Alle diverse attività della vita quotidiana saranno affiancati, quindi, una serie di ausili opportunamente adattati per rendere il paziente il più autonomo possibile. Tali ausili includono strumenti per la cura personale, per la mobilità, per l’alimentazione e per la comunicazione.
Documenti scaricabili:
- Tesi Calabretta Paolo - Corso Perfezionamento "Tecnologie per l'Autonomia" aa 2009/2010 Tipo di file: pdf (94 KB)