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Co-progettare l'integrazione dell'IA conversazionale basata sulla voce e l'incremento del web per amplificare l'inclusività del web
Scheda n°: 544
Data ultima modifica: ottobre 2024
Tipo di documento: Lezioni
Data ultima modifica: ottobre 2024
Tipo di documento: Lezioni
Autore: Emanuela Pucci et al.
Dati editoriali: Nature- scientific reports
Anno di pubblicazione: 2024
Abstract:
Il Web è diventato una risorsa essenziale, ma non è ancora accessibile a tutti. Le tecnologie assistive e i framework innovativi e intelligenti, ad esempio quelli che utilizzano l'intelligenza artificiale conversazionale, aiutano a superare alcune esclusioni. Tuttavia, alcuni utenti incontrano ancora delle barriere. Questo documento mostra come un approccio incentrato sull'uomo possa far luce sui limiti e le lacune della tecnologia. Riferisce di un processo in tre fasi (focus group, co-progettazione e validazione preliminare) che abbiamo adottato per studiare come le persone con disturbi del linguaggio, ad esempio la disartria, navigano sul Web e come si possono ridurre le barriere. La metodologia ci ha aiutato a identificare le sfide e a creare nuove soluzioni, cioè modelli per la navigazione sul Web, combinando l'IA conversazionale basata sulla voce, personalizzata per i disturbi del linguaggio, con tecniche per l'aumento visivo delle pagine Web. Mentre le attuali tendenze della ricerca sull'IA si concentrano su modelli sempre più potenti e di grandi dimensioni, i partecipanti hanno sottolineato come gli attuali sistemi conversazionali non soddisfino le loro esigenze e come sia importante considerare le specificità di ciascuno perché una tecnologia possa essere definita inclusiva.
Il Web è diventato una risorsa essenziale, ma non è ancora accessibile a tutti. Le tecnologie assistive e i framework innovativi e intelligenti, ad esempio quelli che utilizzano l'intelligenza artificiale conversazionale, aiutano a superare alcune esclusioni. Tuttavia, alcuni utenti incontrano ancora delle barriere. Questo documento mostra come un approccio incentrato sull'uomo possa far luce sui limiti e le lacune della tecnologia. Riferisce di un processo in tre fasi (focus group, co-progettazione e validazione preliminare) che abbiamo adottato per studiare come le persone con disturbi del linguaggio, ad esempio la disartria, navigano sul Web e come si possono ridurre le barriere. La metodologia ci ha aiutato a identificare le sfide e a creare nuove soluzioni, cioè modelli per la navigazione sul Web, combinando l'IA conversazionale basata sulla voce, personalizzata per i disturbi del linguaggio, con tecniche per l'aumento visivo delle pagine Web. Mentre le attuali tendenze della ricerca sull'IA si concentrano su modelli sempre più potenti e di grandi dimensioni, i partecipanti hanno sottolineato come gli attuali sistemi conversazionali non soddisfino le loro esigenze e come sia importante considerare le specificità di ciascuno perché una tecnologia possa essere definita inclusiva.
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